Famiglia tuttofare in viaggio

Sicilia: week end a Piazza Armerina

Oggi entra nel nostro blog una nuova amica, Francesca, mamma siciliana amante della sua bellissima Terra!

Ecco il suo racconto di un week end nella stupenda Sicilia, partiamo verso Piazza Armerina (EN). Piazza Armerina Sicilia Villa Romana

 

Premessa

 

Mamma a tempo pieno di due meravigliosi bambini la fata di 7 anni e il nano di 2 anni e mezzo. Da quando sono diventata mamma adoro fare 3 cose con loro leggere albi illustrati, fare tanti lavoretti creativi e quando si può fare dei piccoli viaggetti alla scoperta della nostra meravigliosa Sicilia.

Proprio in questo ultimo fine settimana abbiamo deciso di prendere il piccolo trolley azzurro della fata, messo lo stretto necessario, i libri preferiti, qualche giochino per i momenti vuoti e via alla scoperta di Piazza Armerina in provincia di Enna.

Cenni Storici

 

Piazza Armerina è una splendida cittadina in provincia di Enna, posta  in una collina di circa 700 metri di altezza; ricca di fascino non solo per la magnifica Villa Romana del Casale, coi suoi splendidi mosaici divenuta nel 1997 “Patrimonio dell’Unesco”, ma anche per i suoi monumenti, per le meravigliose chiesette, per lo più barocche, ed i suoi boschi dove fare facilmente delle escursioni.

Piazza Armerina visse il suo massimo splendore durante la dominazione normanna, in quel periodo arrivarono i coloni lombardi, infatti ancora oggi la parlata locale risente tracce del dialetto gallo-italico. Fu distrutta nel 1161 da Guglielmo I per aver ospitato elementi contrari al Re normanno, ricostruita da Guglielmo II nel 1163, da quel momento, la città, diventò uno splendido centro e si espande. Nel 1296 fu convocato un Parlamento Siciliano, durante il quale fu eletto il Re di Sicilia Federico II d’Aragona, il quale approvò le “consuetudini” della città, conservate nella biblioteca comunale.  Lo splendore e il prestito della città aumentò con l’arrivo di nuovi ordini religiosi e militari, come i Cavalieri del Santo Sepolcro, i Templari e gli Ospedalieri. La peste nel 1348 decimò la popolazione. Nei secoli successivi si alternarono periodi di regressione a periodi di espansione.

Piazza Armerina Sicilia Etna

Villa Romana del Casale, ingresso

Abbiamo prenotato in un delizioso e nuovissimo B&b, Casa del Jazz, a Piazza Armerina, ci ha accolto una gentilissima e premurosa proprietaria che ci ha consigliato la pizzeria vicina. Appena arrivati, abbiamo percorso a piedi le vie principali della cittadina, delle graziose chiesette e vicoletti caratteristici ci hanno piacevolmente sorpreso. Arrivati nella Piazza Duomo non si può non notare l’imponente cupola, la deliziosa chiesa e il Palazzo Trigona dalla facciata barocca. Purtroppo la maggior parte delle chiese erano chiuse al pubblico e sconsacrate quindi non in attività. Attraversando le suggestive stradine si possono notare dei palazzi dai balconi barocchi sostenuti dai tipici mensoloni. Dopo la passeggiata siamo andati a mangiare una pizza in un ristorantino Pizzeria da Totò, pizza deliziosa e un ambiente caldo e accogliente e un servizio rapido e efficiente, hanno  fatto la differenza. I bambini hanno fatto i bravi e nei momenti di vuoto e si sono goduti le meritate patatine.

 

Villa Romana del Casale

Il giorno dopo una tiepida giornata d’autunno ci ha regalato un cielo azzurro e un piacevole sole, ci siamo recati di buon mattino nel sito della Villa Romana del Casale, insignita nel 1997 dall’Unesco del Titolo Patrimonio dell’Umanità. Appena pagato il biglietti di ingresso, 10 euro a persona, per i bambini l’ingresso è gratuito, abbiamo subito respirato il fascino dell’epoca romana imperiale del sito, rimaniamo colpiti da quello che era il Calidarium (la stanza dei bagni caldi) e il praefurnium, un complesso di tre forni che riscaldavano l’acqua che andava a finire nel Calidarium. Appena entrati nella Villa c’è un magnifico porticato quadrato attorniato da un colonnato al cui centro presenta un giardino e una grande fontana. Percorrere dall’alto le stanze della Villa, grazie al soppalco creato, ha subito entusiasmato la mia fata, i vari mosaici che ricoprivano la pavimentazione, alcuni dei quali perfettamente conservati hanno affascinato la bambina che mi ha subito chiesto di poter fare delle foto. A casa mi ha poi dato il suo punto di vista, i mosaici che l’hanno maggiormente colpita sono due quello della Palestrate (stanza destinata alla palestra delle figlie del Dominus) e del vestibolo di Ulisse e Polifemo.

La sala della Palestrate mostra un doppio pavimento, ciò indica che inizialmente la stanza doveva ospitare altro, destinata infine a diventare la palestra delle figlie del Dominus. La scena chiamata Ragazze in bikini, raffigura delle ragazze impegnate in varie discipline sportive in onore della dea del mare Teti.Piazza Armerina Sicilia

L’altro mosaico che ha colpito particolarmente la fatina si trova nell’area nord nelle stanze private della Villa. La scena ritrae Ulisse pronto a porgere il vino a Polifemo con l’intento di ubriacarlo. Rivedere Ulisse in un reperto tanto antico ha proprio meravigliato la mia bambina, da anni ne parliamo e raccontiamo di Ulisse, particolarmente legato alla nostra Terra di Sicilia.

A me ha particolarmente colpito invece il lungo corridoio che percorre e collega tutta la villa, che raffigura la caccia di animali esotici, tra cui l’elefante, simbolo della nostra città d’origine Catania.

Dopo la visita alla Villa Romana del Casale, l’idea era di andare nel famoso Parco Ronza, purtroppo attualmente è chiuso per restauro, ci siamo accontentati dell’area picnic adiacente al parco. Li il più piccolo si è veramente divertito a raccogliere rametti e foglie, abbiamo pranzato con dei panini imbottiti con salumi locali buonissimi e fatto una passeggiata dentro la pineta.

Tornati a casa la fata e il cucciolo avevano tanto da raccontare ad amici e parenti e per la mamma, la missione “vicini vicini” ha funzionato perfettamente. Perché in fondo si parte per questo, per essere più famiglia e condividere ricordi speciali.

Per maggiori informazioni sulla Villa Romana visitate il SITO

Francesca

Testi e foto di Francesca

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