Nella nostra settimana in Val di Fiemme abbiamo visitato un luogo, Stava, di cui non conoscevo la tragedia avvenuta il 19 luglio 1985.
286 innocenti muoiono.
286 persone INNOCENTI: bambini, donne e uomini innocenti muoiono per l’atteggiamento dell’uomo, per la non curanza, l’imperizia, l’incuria, lo scarso rispetto dell’uomo per la natura e per le regole.
Una catastrofe che si poteva e si doveva evitare. Come Genova ma qui sono morte 6 volte il numero di persone che è morto a Genova ma mentre tutti conoscono il Ponte Morandi dubito che tutti abbiano sentito parlare di questa catastrofe causata dall’avidità dell’uomo.
Voglio scrivere di Stava 1985 perché non se ne parla molto ma la storia è sempre la stessa. Ho visto un video alla Fondazione di Stava 1985 che mi ha commosso, le lacrime scendevano e pensavo che questo può ancora capitare perché la colpa è dell’uomo. Ho provato a cercare in rete il video visto ma non l’ho trovato. Ne ho trovati alcuni comunque molto interessanti che possono aiutare a capire meglio e a ricordare la tragedia. Durante il video ho annotato questa frase:
E’ meglio ricordare il passato così rimane l’esperienza di quello che la vita ci ha insegnato.
E’ una frase giusta ma quando si ha a che fare con l’uomo non è sempre vera. Di tragedie che si potevano evitare ce ne sono state molte, non ultima quella di Genova appunto.
Ho trovato e la condivido con voi l’intervista al Presidente della fondazione Graziano Lucchi che all’epoca perse entrambi i genitori, in rete non c’è molto e per assurdo il video che ho visto alla fondazione Stava è presente solo in Polacco ed ha quasi un milione di visualizzazioni mentre i video in italiano poche migliaia, questo a supporto di quello che dicevo all’inizio, in Italia non se ne parla molto e non ha avuto la giusta cassa di risonanza.
La tragedia di Stava avvenne il 19 luglio 1985 quando due bacini pieni di fango, pietre, detriti e acqua di scarico della miniera presente a Stava, che dovevano essere alti massimo 9mt , misuravano oltre 50mt e indovinate? Sono collassati, sono crollati, portando con loro morte e distruzione.
Il paese, le case, la gente che vi abitava o che era in vacanza non ha potuto far nulla… è stata inghiottita da una furia omicida di detriti. Ovviamente le case esistevano prima dei bacini, i bacini sono stati costruiti dopo e non sono stati costruiti seguendo né il buon senso né rispettando i limiti imposti per tali bacini.
La tragedia poteva essere evitata, ci sono stati segnali di pericolo, un esperto incaricato di fare una perizia anni prima della tragedia si era stupito di come i bacini fossero ancora integri, ma nonostante tutto la società proprietaria della miniera ha continuato ad estrarre e a mettere in pericolo una valle intera.
E’ stata detta un’altra frase durante il video che mi ha toccata molto “gli ordini del capo non si discutono” in Italia è ancora così ma spesso anche se si denuncia o si avvisa non viene fatto nulla per cambiare.
Se siete in Val di Fiemme vi invito a visitare l’archivio di Stava e a vedere il video trasmesso, in alternativa cercate materiale in rete che è storia ed “E’ meglio ricordare il passato così rimane l’esperienza di quello che la vita ci ha insegnato”. Impariamo dal passato.
Per saperne di più su questa tragedia potete consultare questo SITO
Monia
Video credit Giornaleladige (YouTube)
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