Famiglia tuttofare in viaggio

Locana e la sua Big Bench

Oggi voglio condividere con voi una stupenda passeggiata nel mio Piemonte in una località montana poco conosciuta, Locana, e darvi dei suggerimenti per scoprire una panchina gigante con una vista superlativa sulle montagne e sulla valle. Per la precisione la Big Bench gialla n° 174 presso la Croce del Faggio in frazione Piandemma a Locana, provincia di Torino, a circa un’ora e mezza dal capoluogo piemontese, in Valle d’Orco.

L’abitato di Locana è situato su un ampio fondovalle ed è attraversato dalla SP 460 che porta fino a Ceresole Reale, un’alta meta montana, assolutamente da conoscere, di cui vi avevamo già parlato in questo articolo.


Come raggiungere la Big Bench di Locana?

Occorre arrivare a Locana, risalendo la Valle Orco tramite SP 460, giunti nel paesino, all’altezza circa del parco avventura (vi sono i cartelli), occorre girare a sinistra, passare il ponte sull’Orco e continuare la strada verso Piandemma. Vi sono tanti cartelli con l’indicazione per la panchina che rendono il tragitto semplice da seguire. La strada è quella tipica di montagna, strettina, con curve, dove bisogna fare attenzione e andare piano. Salendo si inizia a vivere la montagna: verdi pascoli, boschi centenari, un cielo sempre più azzurro, vette sempre più vicine, piccole borgate rurali e, se avete fortuna come noi, la possibilità di incrociare anche una famigliola di caprioli.

Arrivati a Piandemma occorre parcheggiare l’auto e incamminarsi a piedi, seguendo la strada segnalata.

La passeggiata per raggiungere la Big Bench è un pochino impegnativa, è prevalentemente in salita, con un paio di salite ripidine, calcolate che partiamo da una altitudine di 1103 mt ed arriviamo a 1400 mt circa. Il tempo indicato dal cartello, di circa 50 minuti per raggiungerla, è abbastanza corretto per tutti, grandi e piccini, con un minimo allenamento. Noi con due bimbi di 9 e 11 anni abbiamo impiegato 55 minuti fermandoci alcuni minuti lungo il percorso.
La strada è in parte asfaltata e in parte sterrata, ampia e fattibile anche in mountain bike.
Troverete la panchina sulla destra con vicino la Croce del Faggio. La panchina è collocata in una posizione veramente stupenda, il panorama che si ha, sedendosi sopra, è come dice mio figlio fighissimo. Si gode di tutta la bellezza della vallata e delle sue montagne in un silenzio rigenerante. Credo sia una delle più belle collocazioni di Big Bench vista da noi.Locana

 

 

 

Consigli utili per una visita a Locana e dintorni

Siamo in montagna perciò abbigliamento consono al contesto. Portatevi acqua, nel tragitto a piedi non ci sono punti ristoro.
A Locana e nei vari paesi a salire troverete diverse trattorie rustiche che servono il tipico cibo piemontese di montagna, da provare la polenta concia o con selvaggina.
È fattibile salire in mattinata alla Big Bench e proseguire successivamente la giornata a Ceresole Reale, farete il pieno di bellezza e relax in una giornata. Da Locana si arriva a Ceresole in circa una quarantina di minuti di auto.

Vi suggerisco anche una chicca poco lontana da Locana. Credo che un po’ nell’immaginario di tutti nell’infanzia ci sia stata la voglia di entrare dentro una cascata. Questa cosa è possibile a Noasca, a circa 10 minuti di auto da Locana.

La cascata di Noasca, ben visibile percorrendo la SP460 che porta a Ceresole Reale, fa un salto di ben 32metri ed è una delle cascate più alte del Piemonte. Ma come fare a entrare dietro la cascata? Partendo dalla piazza di Noasca, passando dietro la chiesetta, vi è un ripido ma ben tenuto sentiero che porta proprio dietro alla cascata, entrando in una sorta di caverna naturale.

Il percorso a piedi dura circa 10 minuti in salita, occorre un po’ di attenzione per l’umidità che rende il terreno scivolo, perciò mi raccomando scarpe chiuse e bimbi per mano (non vi sono protezioni). La sensazione provata nel stare dietro, dentro, una cascata è veramente particolare.

Ultima considerazione si potrebbe unire alla panchina di Locana quella di Valprato Soana (qui la nostra visita) o un’altra nel Canavese, ma a mio parere sarebbe un po’ una sfacchinata, meglio viversi la vallata e tornare in un altro momento.

Francesca

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