Famiglia tuttofare in viaggio

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Visitare le Langhe in un giorno. Fra chiese, cantine e panchine giganti

Le Langhe si trovano in Piemonte in una zona famosa per la produzione di ottimo vino, a cavallo fra le province di Cuneo e Asti. I paesaggi viticoli di Langhe, Roero e Monferrato sono stati riconosciuti come patrimonio mondiale dall’UNESCO e si capisce subito il perché visitandoli. Qui troverete dolci colline coperte da estesi vigneti, noccioleti, piccoli villaggi d’altura con grandi chiese e castelli e graziosi borghi, cantine visitabili dove degustare il vino locale.

Complice il fatto che per noi le Langhe sono veramente vicine, circa un’oretta abbondante di auto da Torino, abbiamo deciso di improvvisare una gita con i nostri bimbi di 6 e 8 anni.

Cosa fare nelle Langhe in un giorno?

Noi abbiamo deciso di dedicarci ad una piccola zona circoscritta delle Langhe cuneesi, toccando La Morra (CN), Monforte d’Alba (CN) e Dogliani (CN).

In mattinata abbiamo visitato a La Morra la cappella della Madonna delle Grazie detta anche la Cappella del Barolo, per celebrare il prestigioso vino che nasce in questa terra. La cappella fu costruita nel 1914 e dopo anni di decadenza, nel 1999, venne ristrutturata, grazie alla famiglia Ceretto, e reinterpretata da due artisti, Sol LeWitt e David Tremlett, in chiave contemporanea.

La Cappella è una piccola chiesetta sconsacrata in mezzo alle vigne, colpisce per i suoi accesi e sgargianti colori che fanno da contrasto con i colori tenui e sobri delle colline.

La cappella è visitabile anche all’interno, seppur l’interno sia completamente spoglio. Si trova in Borgata Cerequio a La Morra, per arrivarci occorre prendere una strada sterrata percorribile sia in auto sia a piedi, vicino alla cappella sulla destra vi è un comodo parcheggio.

Finita la visita alla Cappella potete dirigervi verso la panchina gigante rossa “La Panca della serenità” a circa 4 km di distanza, in Borgata Roggeri. La zona è infatti famosa per la collocazione di maxi panchine.

La panchina della serenità si trova immersa nei vigneti ed è adiacente alla statale, è grande e rossa, non si può non vederla! Dalla panchina si può godere di un’ottima visuale sulla collina sottostante, l’unica pecca, non c’è nessun rialzo per salirci sopra, per una nanerottola come me risulta abbastanza complicata la salita. La panchina rossa di La Morra non fa parte del progetto Big Bench Community Projet.

Ma facciamo un piccolo preambolo, la prima panchina gigante nella zona nasce a Clavesana dall’idea di Chris Bangle nel 2010 come installazione affacciata al paesaggio visitabile da chiunque. Dalla grande panchina di Chris Bangle nasce l’iniziativa Big Bench Community Projet che sostiene le comunità locali e il turismo nelle zone in cui si installano le maxi panchine.

Nel corso degli anni, altre panchine ufficiali sorgono in Piemonte e fuori con l’idea di essere situate in punti panoramici, su terreni accessibili a tutti. Le panchine devono attenersi a determinati requisiti ed essere approvate per far parte del progetto.

La grandezza della panchina oltre ad essere originale e divertente permette di fa tornare chi si siede sopra di nuovo bambino, cambiando le varie prospettive. Avete presente quando da bambini non si toccava con i piedi il terreno sottostante e si vedeva tutto grande? Ecco è questa la sensazione.

Le panchine giganti sono tutte posizionate in luoghi suggestivi e strategici dove poter ammirare il paesaggio circostante.

Il nostro giro è continuato verso il paesino di Monforte d’Alba dove abbiamo pranzato e cercato una nuova panchina gigante. Questa volta siamo saliti su una panchina viola localizzata sopra il paese nella strada che va verso via ospedale. La vista è sul paesino e risulta meno suggestiva rispetta alla precedente. A Monforte d’Alba abbiamo pranzato in un’enoteca in piazza Umberto I, cucina piemontese, porzioni nella norma, personale gentile e prezzi un pochino sopra il nostro standard.

La nostra gita è terminata con la visita del piccolo centro storico di Dogliani e della panchina bicolore gigante azzurra e rossa che si trova vicino alla torre dell’orologio del paese. Bella la vista sul paese sottostante e sulle vigne di dolcetto prodotto in questa terra.

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Suggerimenti per una visita nelle Langhe

La zona è ricchissima di cantine aperte nelle quali degustare i vini locali, scegliete quella con la vista più suggestiva e assaporate il barolo, nebbiolo o dolcetto prodotto in queste terre.

La questione cibo è stata una virgola della nostra giornata particolare, convinti di trovare abbondanti agriturismi in giro ci siamo invece trovati a girare per un’ora alla ricerca di qualcosa aperto o che offrisse non solo degustazioni di vino ma anche cibo. Il nostro consiglio è di cercare da casa un agriturismo o ristorante nella zona che intendete visitare e di chiamare per verificare che sia aperto.

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Le Big Bench sono veramente molte, 59. Scelta la zona che intendete visitare createvi un percorso per vederne alcune. Le panchine sono sparse sul territorio, anche a parecchi km di distanza, occorre una vettura o una bici elettrica per raggiungerne più di una.

E’ possibile ritirare il passaporto delle panchine giganti dove apportare i timbri delle panchine visitate. Per maggiori info sul passaporto e sulle panchine consultate il sito del progetto Big Bench Community Project.

La zona delle Langhe è perfetta da visitare in ogni stagione, sono possibili vari attività all’aria aperta fra le vigne e la possibilità di fare un tuffo nella storia, grazie ai castelli e alle fortezze medievali visitabili.

Qui i paesaggi regalano forti emozioni, il cibo e il vino fanno da cornice ad un luogo ricco di storia e di vita genuina…e mi raccomando, da buona piemontese doc, vi consiglio di degustare la tipica Merenda Sinoira e di sorseggiare un ottimo vino, guardando i vigneti al tramonto!

Francesca

Gli Amish della Contea di Lancaster

Quando abbiamo organizzato il nostro otr negli Stati Uniti orientali, una zona che assolutamente volevamo includere nel nostro tour era la Contea di Lancaster e in particolare conoscere la comunità Amish che vive in quella zona.

amish

Nei dintorni di Lancaster in Pennsylvania vive infatti la seconda più grande congregazione Amish al Mondo, seconda solo alla comunità che vive nell’Ohio.

Per le strade è facile incontrare queste comunità, vedere giovani contadini che arano il terreno con i cavalli e con i tipici cappellini di paglia in testa, incrociare per le strade buggies neri e particolari biciclette senza pedali, vedere le donne stendere in cortile i loro semplici vestiti colorati e neri.

Sembra proprio di fare un tuffo nel passato, se non fosse che tutto è perfettamente mescolato con la modernità di una odierna cittadina americana.

Non è facile descrivere ciò che non si conosce appieno, quindi qui di seguito vi daremo una breve descrizione di quello che abbiamo visto e di quello sentito nelle nostre visite in questa comunità, niente di esaustivo ma uno spunto per invogliarvi a conoscere voi stessi questo particolare pezzo di America.

Nella Dutch Country gli Amish colpiscono per il loro modo di vivere con ritmi lenti, senza fronzoli, per un senso di comunità molto forte. Qui si sente vivo un ritorno alla vita contadina dove le persone si spostano in calesse e arano a mano i lori campi e le fattorie e gli animali al pascolo sono gli ingredienti di questo luogo.

Chi sono gli Amish?

Gli Amish sono una comunità religiosa anabattista nata in Svizzera nel ‘500 e trasferitasi negli Stati Uniti intorno al ‘700. Sono gruppi che seguono uno stile di vita molto semplice, seguono fedelmente i precetti della loro religione, rifiutando il progresso e l’evoluzione tecnologica, sono molti riluttanti infatti ad utilizzare le comodità della vita moderna, parlano un vecchio dialetto tedesco, il Pennsylvania German.

Costituiti dopo una riforma protestante, al loro interno gli Amish si suddividono in diversi gruppi. Uno più rigido e contrario ad ogni modernità (no elettricità, vestiti semplici senza cerniere) ed un altro più moderato.

Gli Amish sono principalmente coltivatori e artigiani, le loro campagne sono rigorosamente prive di elementi di modernità che potrebbero intaccare il loro credo.

L’elettricità non è ammessa, in quanto deturpatrice del territorio, mentre fonti alternative tipo vento ed acqua son ben accette. Lavatrice, riscaldamento o frigorifero vengono fatte funzionare a gas. La televisione in quanto portatrice di principi morali non idonei è assolutamente bandita, così come pc e cellulare, amano invece leggere libri e riviste. Si muovono su carrozze e calessi trainate da cavalli e su particolari bici senza pedali o monopattini.

 

Gli uomini una volta sposati portano la barba lunga, priva di baffi. Indossano abiti semplici solitamente neri,nei loro vestiti non esistono cerniere o cinture e a volte neanche bottoni. Le donne indossano delle cuffie sopra i capelli, che non vengono mai tagliati, nere per le donne nubili, bianche se sposate. La lunghezza degli abiti è disciplinata dal loro credo.

Ogni comunità ha un proprio vescovo e le messe vengono celebrate a turno nelle case dei membri.

Esiste nella comunità un fondo comune al quale si attinge indistintamente ogni qualvolta un membro della comunità non riesca a far fronte da solo.

C’è una sorta di periodo sabbatico nel quale un membro della comunità giovane, che non ha ancora fatto professione di fede, può decidere di vivere esperienze nel mondo esterno. Alla fine di tale periodo deve però decidere se continuare a fare parte della sua comunità o andarsene per sempre. Se ad andarsene è invece un membro adulto battezzato, se non decide il suo rientro entro breve tempo, perderà tutto: non verrà più riconosciuto dalla propria famiglia e ogni legame parentale sarà perso, per sempre. Malgrado ciò che si possa pensare, statisticamente gli Amish che decidono di abbandonare il gruppo sono molto pochi.

Dove conoscere e incontrare la comunità Amish?

Il nostro approccio a questa comunità incomincia con la visita del The Amish Villagequesto il sito, una riproduzione di un tipico villaggio Amish. La visita comprende un tour guidato, in inglese o francese, di una tipica abitazione. Il tour comprende la visita della cucina, del salotto, della cantina passando attraverso le camere da letto.

In cucina si possono vedere quelli che erano i cibi tipici, che vengono tutt’ora preparati, i vestiti (fatti a mano in casa) degli uomini e delle donne, sempre molto spartani e privi di “fronzoli”.

La visita poi prosegue in modo autonomo potendo visitare la scuola, il laboratorio di un fabbro, la fattoria e i suoi molti animali, dai cavalli (usati per fare un po’ tutto, dal trasporto con le carrozze ai lavori agricoli) alle galline, ai maiali ecc..

Gli Amish vendono i loro prodotti culinari o artigianali nei mercati locali, è facile trovare le loro marmellate, composte, antipasti o biscotti o coperte. Noi abbiamo acquistato dei loro prodotti al mercato coperto Bird in Hand Farmer’s Market. Vi sono poi anche tour organizzati nelle campagne e farm gestite da Amish.

Li abbiamo incrociati sia sulle loro carrozze lungo la strada sia li abbiamo visti lavorare nei campi nella zona di Ronks. Sono un gruppo schivo, ma sempre gentile e sorridente. Certo bisogna sempre essere rispettosi.

 

 

 

 

Per avere altre info sullo stato della Pennsylvania non perdetevi il nostro articolo su Tour fra fattorie, treni d’epoca e pretzel in Pennsylvania.

Francesca&Paolo

Latemar con bambini. MontagnAnimata

Torniamo a parlarvi del Trentino, in particolare del Latemar e della MontagnAnimata.

Sul Latemar si può salire con una telecabina partendo da Predazzo dove, alla prima fermata al Gardonè, è possibile vivere un’esperienza unica ed avventurosa. Con gli impianti di risalita da Predazzo, si viaggia gratis con la Trentino card, si raggiunge infatti  “La MontagnAnimata del Latemar”.

Su questa montagna magica potrete trascorrere una giornata tornando bambini, giocando con i vostri figli. Tutto è studiato davvero molto bene nei minimi particolari. Un ambiente unico, protetto e veramente incredibile cosa si è creato: un’intera montagna a misura di bambino!

Dall’ampia terrazza naturale che si trova alla prima fermata si può godere di un panorama sulla Catena del Lagorai che appare come un mare di montagne. E proprio qui trovate un parco giochi a pagamento, due euro, dove i bambini possono giocare in totale sicurezza (tutto cintato). E non che l’inizio di questa avventura!

Le famiglie possono esplorare tre sentieri tematici: la Foresta dei Draghi, il Pastore Distratto e il sentiero geologico Dos Capel. Questi 3 sentieri sono tutti facili da fare insieme ai bambini, anche coi passeggini per i più piccoli. Si cammina in mezzo ai boschi, si cerca di cogliere gli indizi e riconoscere le rocce, insomma un’avventura unica!

I sentieri sono degli anelli pianeggianti, si parte e si arriva nello stesso punto e si fanno in circa un’ora. Consigliamo di prendere i GIOCOLIBRI (5 euro l’uno, diversificati in base all’età) con cui affrontare con i vostri bimbi i sentieri. Indizi da seguire, indovinelli da risolvere e piccole storie che nutriranno la loro e la vostra fantasia, in un crescendo di gioco all’interno della natura e dei percorsi ingegnosamente creati per ritrovare le tracce dei draghi! E magari proprio un drago vero, perché no?! Con le avventure presenti nei GIOCOLIBRI i bambini giocano e si divertono. Consiglio l’acquisto di questi libri perché ne vale la pena, spesa minima ma risultato ottimo! Ma si può anche solo passeggiare liberamente lungo il sentiero, allenando lo sguardo a trovare tracce dei draghi o dei folletti coi bambini.

Noi abbiamo anche provato la Caccia al Tesoro, dove i genitori e i bambini fanno parte della stessa squadra e devono risolvere indovinelli, enigmi per arrivare a completare il libro che viene affidato all’inizio della caccia (anche questo a pagamento, costo 10€, ma veramente consigliato perché è molto divertente ed è piaciuto molto).

Una borsa speciale che verrà data dall’esperta “dragologa” farà attivare diverse postazioni lungo il percorso, che daranno vita ad altrettante prove da superare con intuito e intelligenza per portare a termine la missione assegnata. Al termine, l’esperta “dragologa” controllerà le soluzioni scritte sul libretto e vi consegnerà un simpatico omaggio. 

Risolvendo un mistero dietro l’altro siamo arrivati al nido del drago, è stato un crescendo di entusiasmo per i bimbi, super contenti di ritirate il loro premio allo stand una volta portata a termine la missione!

Laterman Montagnanimata

Ovviamente noi abbiamo preso anche in questa giornata la pioggia ma con un abbigliamento adatto abbiamo completato la caccia al tesoro e riscosso il nostro premio alla fine.

 

 

Per finire, abbiamo anche provato il bob su rotaia di ferro “Alpine Coaster“, un’attrazione super gettonata da grandi e piccini. Piccolo consiglio, per evitare pianti come è successo al mio piccolo, l’altezza deve essere 105 cm neppure un centimetro di meno (Fede era 103 cm e non l’ha potuto fare). Il percorso è inizialmente in salita, il trenino sale su, passando in mezzo ai boschi e in luoghi fatati, profumi incredibili e viste mozzafiato. Raggiunta la cima sarete voi a decidere la velocità del vostro bob, la pista è lunga circa 1 km e alla fine c’è la foto ricordo. I bob sono a due posti, puoi andare da solo o in coppia. I bob si muovono su rotaia e come già detto la velocità la regoli tu, punto molto importante con bimbi che si spaventano delle velocità. Il circuito si snoda nel bosco, a tratti è soleggiato, panoramico. Non so dire se mi sia divertito più io o i miei bimbi!

Bellissima esperienza!

Oltre al bob c’è anche la pista delle ciambelle gonfiabili, dove è possibile, per i più piccolini, fare una percorso montando sui gommoni.

Ma non è finita qui, si può prendere la seggiovia che porta al Rifugio Passo Feudo (quota 2.175) dove il panorama abbraccia le Alpi, la Marmolada, le Pale di San Martino, la Catena del Lagorai, l’Adamello, il Brenta e le Alpi austriache.

Si gode di una vista unica… e si capisce perché le Dolomiti siano patrimonio dell’UNESCO.

Noi abbiamo approfittato per fare pranzo al rifugio Passo Feudo, dove abbiamo mangiato tra le altre cose ottime linguine di farro bio con porcini freschi e speck su letto di burrata…il tutto a 2.175 mt, sulla terrazza del rifugio.Latemar

Concludendo abbiamo amato l’idea che sta per noi alla base di questo super parco giochi estivo: imparare ad amare e rispettare la montagna! Qui in mezzo al bosco, ci si diverte, si cammina, si respira aria pulita, si sta in compagnia e si impara a conoscere e rispettare la natura. Da vivere!

Monia&Stefano

#collaborazione

Val di Fiemme con bambini. Cosa fare in una settimana

Vi raccontiamo i nostri 6 giorni di vacanza in Val di Fiemme con bambini, giorno per giorno, per darvi qualche idea per organizzare una vostra settimana. Abbiamo soggiornato a Tesero con i nostri bimbi di 5 e 3 anni ad inizio settembre.

Domenica quando siamo arrivati nel primo pomeriggio a Tesero il tempo non era bellissimo e noi eravamo parecchio stanchi. Siamo andati a fare una tappa subito nella Pasticceria Elisiana (Via IV Novembre 4 – 38038 – Tesero (TN) – Tel. 0462.81.40.50 – Cell. 389.18.10.297) dove potrete acquistare torte, pasticcini e biscotti davvero molto buoni. Vi consiglio un cannolo e un bignè  alla crema, davvero super!

Usciti dalla pasticceria abbiamo passeggiato per Tesero (piccina, città di altri tempi ma tutto ordinato e pulitissimo) dopo siamo scesi sino a Cavalese dove, visto il brutto tempo, abbiamo solo preso la cabinovia del Cermis e abbiamo ammirato dall’alto la Valle.

Lunedì visto il bel Tempo siamo saliti sino in cima Paion sul Cermis dove c’è l’omonimo il rifugio Paion che merita una sosta (piatti molto buoni a prezzi modici per essere un rifugio Tel 0462.341616).

Si può salire da Cavalese 1000 mt, (via Cermis 2 – tel. 0462 340490) oppure dalla stazione di Fondovalle 850 mt (loc. Masi di Cavalese).
Qui parte la cabinovia Cavalese – Fondovalle che in pochi minuti arriva a Doss dei Laresi 1280 mt dove c’è il primo rifugio Baita Dosso Larici e dove si trova Cermislandia, un parco giochi dove fare tappa.

Da Doss dei Laresi parte la seconda cabinovia che porta al Cermis 2000 mt e dove trovate il secondo rifugio Eurotel. 

Da lì parte la seggiovia Lagorai (4 posti e i cani possono salire) che porta fino alla cima Paion del Cermis 2250 mt.

Al rifugio Paion noi abbiamo pranzato al ritorno della nostra passeggiata ai laghi. Qui si trova anche un piccolo zoo/fattoria con alcuni animali che i bimbi possono ammirare.
Dal rifugio abbiamo camminato sino ai primi laghi di Bombasel (ne abbiamo visti 3) è stata davvero una passeggiata molto bella, con viste mozzafiato. Non vi nascondo la difficoltà soprattutto nella parte iniziale (c’è una salita molto ripida che fatta al ritorno davvero uccide le gambe e il fiato, soprattutto se incontrate pioggia come è capitato a noi) ma i bambini, hanno camminato per tutto il tragitto sono stati bravissimi.
Noi ci abbiamo impiegato circa 4 ore tra andare e tornare con qualche piccola sosta. E’ una passeggiata abbastanza impegnativa, portatevi acqua e cibo. Ricordatevi che in montagna il tempo cambia velocemente per cui i keeway dovete sempre averli dietro e scarpe adatte per voi e i bambini, meglio se impermeabili (ho sentito mamme per tutto il tragitto sgridare i bambini perché saltavano nell’acqua… siete in montagna e c’è molta acqua sul sentiero… prendete scarpe adatte e impermeabili da Decathlon ne trovate a partire dai 12€).

Martedì ci siamo arrampicati all’interno del Parco Panaveggio sino al Forte Dossaccio e poi siamo scesi per una visita a Bolzano e al Castel Roncolo.

Il Forte del Dossaccio si raggiunge con una camminata non semplice (oltre 2 ore con bambini), in mezzo ai boschi e piuttosto ripida. Insomma Forte Dossaccio era una tappa che volevamo fare, legata alla storia, alla grande Guerra, ai ricordi. L’abbiamo raggiunto con l’aiuto di una guida molto brava e preparata che durante tutto il viaggio ci ha dato informazioni sulla flora e fauna, fornendo informazioni che catturavano la curiosità dei bambini. L’unico modo per entrare al Forte Dossaccio è prenotando la visita e la guida, altrimenti non c’è modo di visitarlo. Onestamente per quanto sia stata bella la passeggiata e i luoghi visitati ci abbiamo lasciato la sensazione che cercavamo, la storia ha riempito le nostre menti aiutata dalle foto che la guida alpina ci ha mostrato non credo che consiglierei questo tipo di gita a famiglie con bambini sotto i 7/8 anni. E’ davvero una meta impegnativa.

Castel Roncolo è a Bolzano c’è un parcheggio sotto la rocca e poi con una passeggiata di circa 500mt (difficile con passeggini) si raggiunge questo luogo dove il tempo si è fermato.

Il castello si raggiunge camminando sul vecchio ponte levatoio (unica via di accesso al castello), vi consigliamo di prenotare la visita, noi abbiamo trovato una bravissima guida che è riuscita a raccontare storie avvincenti descrivendo semplicemente gli affreschi sui muri che hanno rapito i nostri bambini per oltre 1 ora di visita. Abbiamo visitato il castello e immaginato la vita lì oltre 600 anni fa, la cucina con le mura ancora nere, gli affreschi sul ballatoio che rendono bellissimo questo castello. Se passate da Bolzano dovete andare a visitarlo, merita davvero. La guida ci ha spiegato che il Castello è stato donato alla città di Bolzano ed essendo lei una bolzanese il castello era anche suo. L’amore che trasmetteva la nostra guida nelle descrizioni ha reso questa visita indimenticabile. Bellissimo davvero!

Mercoledì mattina viste le previsioni (bello mattino, brutto pomeriggio) e considerato che i bambini avevano già camminato parecchio nei giorni precedenti abbiamo deciso di salire al Latemar dove alla prima fermata al Gardonè è possibile far giocare i bambini con i propri genitori alla MontagnAnimata.

Giovedì, al mattina il tempo è bello mentre nel pomeriggio c’è la solita pioggia. Un po’ scettici affittiamo delle e-bike consigliati dal nostro Family Hotel Shandranj.

Devo dire che ho vissuto la giornata più incredibile ed intensa degli ultimi mesi (o forse anni). La pista Ciclabile Dolomiti di Fiemme e Fassa è circa 50km da Molina di Fiemme ad Alba di Canazei ed è fattibile per ogni livello di ciclista. Noi abbiamo preso le E-bike che vi consiglio, alcuni tratti sono in salita ed è fattibilissimo ma con un piccolo aiuto tutto diventa meno faticoso e più divertente. Noi abbiamo affittato le E-Bike a Predazzo  https://www.localmotionrent.it/bicigrill/  dove potrete parcheggiare l’auto, l’affitta bici è sulla pista ciclabile quindi molto comodo.             Vi consigliamo di chiedere al vostro Hotel dove affittare le bici e di chiamare prima per prenotare la vostra Bici.

Noi siamo partiti da Predazzo e siamo arrivati poco dopo Pozza di Fassa (circa 15 km). Abbiamo attraversato luoghi magici, la pista ciclabile si sviluppa lungo torrenti, laghi, costeggia parchi gioco meravigliosi e ci sono punti dove semplicemente è giusto fermarsi ad ammirare i panorami o bar dove riposarsi e gustare qualche dolce particolare come il Bar Pasticceria Reinhard (stra consigliata e merita la sosta) http://www.pasticceriareinhard.it/.

Nell’ultimo tratto abbiamo preso pioggia e ha fatto fresco ma vi assicuro che ne è valsa la pena. Abbiamo pedalato per più di 4 ore e ci siamo fermati quando volevamo ammirare uno scorcio, far giocare i bimbi, abbiamo acquistato le fragole e i lamponi dai contadini e mangiati seduti a terra, passeggiato per Moena e ancora preso un caffè lungo la pista ciclabile. E’ stata una giornata magica. Posate la bici siamo andati al Lago di Carezza (qui l’articolo dedicato al lago).

 

Venerdì abbiamo fatto la prima nostra passeggiata a Cavalese, più precisamente ci siamo soffermati al Parco della Pieve, una zona verdeggiante di Cavalese, arricchita da alberi di tiglio secolari, ed è sempre stata il fulcro sociale, economico e religioso della val di Fiemme. All’interno di questo Parco si trova la pieve di Santa Maria Assunta, il santuario dei Sette Dolori della Beata Vergine Maria e il vecchio cimitero.

La Pieve di Santa Maria Assunta, come recita la scritta in latino sulla parete destra, fu consacrata nel 1134, ma probabilmente fu edificata qualche secolo prima. Edificio che conserva il suo fascino. Presente anche una torre campanaria. Affianco trovate il santuario dei Sette Dolori della Beata Vergine Maria che fu edificato nel 1829 in stile neo-classico. Alla sua realizzazione contribuì la popolazione locale, che offrì manodopera gratuita. La chiesa fu consacrata il 15 agosto 1830.

Al santuario si accede attraverso un’ampia gradinata, dopo la quale troverete il colonnato dell’atrio. Consiglio una visita ad entrambe, molto carine e fattibili anche con bimbi.

Il Parco della Pieve è situato a pochi metri dal centro di Cavalese, è perfetto per passeggiate e con spazio giochi per bambini ben attrezzato; ci sono anche panchine per riposare ed aree picnic. Molto curato. Inoltre, è presente una vasta terrazza che si affaccia sulla valle dell’Avisio con bella vista sul Cermis.

Ottimo spazio nel quale godersi la natura, le numerose panchine rendono più comodo il soggiorno e sono l’ideale per immergersi in una buona lettura mentre i bimbi sono liberi di giocare completamente al sicuro.

Per terminare la vacanza, al pomeriggio non abbiamo potuto far altro che fare scorta di prodotti tipici locali:

  • Speck
  • Formaggi
  • Vini

In particolare, vi consiglio di andare al Caseificio Sociale di Predazzo e Moena per potervi portare uno dei prodotti tipici di queste valli trentine (il “Puzzone di Moena”). Vicino al caseificio Sociale c’è uno spaccio Bosin Speck, sul quale invece abbiamo puntato per I salumi.

In questa vacanza, ci siamo preparati prima di partire per l’opzione pioggia ed infatti, come da previsioni, quasi ogni giorno è piovuto. Abbiamo svaligiato Decathlon e posso consigliarvi per la pioggia (ma anche per il bel tempo) i pantaloni tecnici che si asciugano subito, non sono idrorepellenti ma si asciugano in un minuto. Molto utili perché la sera bastava sciacquarli e dopo poco erano nuovamente asciutti e puliti, inoltre quelle che abbiamo scelto per noi e per i bimbi si possono dividere e diventare short aprendo una cerniera.

Che dire? Una vacanza perfetta, al cui centro c’è stata la natura, un’ospitalità genuina e dei posti favolosi.

Stefano&Monia

Per organizzare una vacanza in Val di Fiemme con bambini, leggete anche il nostro articolo sul Trentino in family hotel

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New York. Come risparmiare, dove dormire e suggerimenti

New York è le sue mille luci, New York e la multietnicità, New York e i suoi variegati musei, New York e i suoi polmoni verdi, New York da guardare con il naso all’insù, New York e i set di tanti film, New York e i suoi rumori…New York, ma quanto mi costi?!

New York non è infatti una città economica, ma con un po’ di attenzioni si può cercare di risparmiare qualcosa.

Ad ottobre abbiamo potuto fare il nostro terzo viaggio nella Grande Mela, il secondo per i nostri bimbi di 6 e 8 anni, e ci sentiamo di darvi alcuni suggerimenti per organizzare un viaggio a New York cercando di limitare il più possibile i costi.

New York, come risparmiare

 

  • Volo

Voli su New York si trovano ormai a prezzi parecchio interessanti, con le tariffe light con solo bagaglio a mano, si riescono a trovare anche cifre sotto i 300 euro a testa a/r. Vale sempre il messaggio, monitorate i voli, fate attenzione alle offerte e prima si acquistata meno si paga. Sull’acquisto più dettagliato dei voli vi rimando al nostro articolo come organizzare un viaggio negli Stati Uniti, troverete tutti i nostri suggerimenti.

  • Dove dormire, senza spendere un patrimonio.

Dormire a New York non è per niente economico, se non si vuole spendere uno sproposito, ma avere comunque hotel decenti e soprattutto puliti, noi vi consigliamo di uscire dalla zona di Manhattan.

Noi, in tutti i viaggi con tappa a New York, abbiamo soggiornato in New Jersey a Jersey City all’Holland Hotel. Un hotel pulito, semplice, con colazione basica, caffè, the, brioche, muffin, frutta e yogurt, compresa nel prezzo e parcheggio gratuito.
Vicinissimo all’Holland Tunnel, a pochi passi dalla comodissima Path che offre collegamenti verso New York, con fermate al World Trade Center o sulle principali Street (9-14-23-33), o verso il New Jersey,  Haboken o Newark. La Path impiega dai 10 minuti per avvivare al Wtc, ai 20 min per raggiungere la 33 street (zona Empire). Al costo di una normale corsa di Metro

Il prezzo a notte per 4, monitorando la prenotazione, si trova anche sotto le 100 euro con tasse. L’unica pecca dell’hotel per noi è solo quella di non avere una sala colazione e di dover pertanto consumare la colazione in camera o nel dehor aperto usufruibile però solo con la bella stagione.

Noi vi suggeriamo di cercare un hotel con colazione inclusa, vi farà già notevolmente risparmiare, soprattutto se siete in 4 come noi.

Nella zona di Manhattan non è consentito affittare alloggi interi per meno di 30 gg, perciò se cercate appartamenti tenete a mente che dovete cercare affitti solo per porzioni dell’abitazione condivise con i residenti della casa, se no è illegale.

Modi per risparmiare con le maggiori aziende di e-commerce di hotel o appartamenti:

  • con booking con 5 prenotazioni sul portale sarete clienti Genius e godrete così di particolari sconti dedicati. Potete anche utilizzare un coupon sconto, con il nostro sconto  (prenotando dal link) sia io sia voi avrete dopo il soggiorno 15 euro di accredito, oppure provate a vedere il prezzo dal sito o dall’app, a volte dall’app si hanno prezzi migliori
  • con hotels.com, ogni 10 soggiorni avrete una notte gratis iscrivendovi al loro programma fedeltà. Se recensite le loro strutture, dopo il soggiorno, spesso mandano un coupon da inserire durante una nuova prenotazione che vi darà 2 accrediti nel programma fedeltà invece che uno. In rete poi  spesso ci sono coupon di sconto, 8%,10% o anche 12% sul totale, basta digitare su google codice sconto hotels e ne troverete uno 😉
  • se non avete mai prenotato con airbnb, anche qui passando da un link di un amico, tipo questo, potrete avere 25 euro di sconto sul primo soggiorno.

Attrattive gratuite o a basso costo

Se sognate New York e avete bisogno di contenere al max i costi, ci sono delle strategie utili per risparmiare sulle attrattive che offre la città.

Nel vostro piano visita iniziate ad inserire le attrazioni gratis sempre:

  • Central park è un parco stupendo nel cuore di New York, passeggiare e vivere il set di moltissimi film è già di per se veramente emozionante.
  • Staten Island Ferry. Se non volete prenotare il classico giro alla Statua della Libertà potrete scegliere un’opzione alternativa e gratuita, soprattutto se il tempo di visita è poco e non amate fare lunghe code alle attrazioni. Vicino a Battery Park si trova il Staten Island Ferry dal quale partono traghetti ogni trenta minuti circa per Staten Island. La tratta passa proprio di fianco alla Statua della Libertà e permette di godere di una bella vista sul Skyline e sul Financial Distrect, a costo zero! Il traghetto gratuito viaggia tutti i giorni, 24 ore su 24, fra Manhattan e Staten Island.
  • Brooklyn Bridge, tappa obbligatoria in un viaggio a New York è una passeggiata su uno dei simboli della città.
  • New York public Library, la celebre biblioteca sulla 5th, teatro di molti film. Nella sezione children troverete anche i peluche che hanno dato vita a Winnie the Pooh. Superati i controlli di sicurezza si può accedere a quasi tutte le sale dell’edificio.
  • La stazione Grand Central e il suo tour gratuito ogni venerdì alle 12.30 ritrovo nell’atrio a Park Avenue 120, non occorre la prenotazione.

Attrazioni a basso costo o ad offerta libera:

New York

  • Tramway Roosveel Island. Roosvelt Island è una piccola isola nell’East River di New York, per raggiungerla si può utilizzare un comodo e scenografico Tramway, avete presente quello rosso nel film di Spiderman?! Ecco quello. Si prende alla fine della East 59 Street quando incrocia la Second Avenue, costa una normale corsa di metro, sull’isola potrete fare una bella passeggiata sul lungo fiume.
  • Assistere ad una messa Gospel ad Harlem. Partecipare alla messa è assolutamente gratuito, se volete potrete lasciare un’offerta libera a fine funzione.
  • Il Museo di Scienze Naturali è pay as you wish, il prezzo è perciò suggerito, ma poi puoi dare quanto credi corretto, lo stesso vale per lo zoo del Broonx.
Musei gratuiti in alcuni giorni o orarinew york

Consultate sempre i siti dei maggiori musei per sapere se e quando sono gratuiti.

  • Il memorial 9/11 ha ingresso gratuito il martedì pomeriggio dalle 17 in poi
  • Il Moma il venerdì dalle 16 alle 20, per bimbi < di 16 sempre free
  • Guggenheim museum ingresso ad offerta libera dalle 17 alle 20 di sabato. Sempre free <12

Gli ingressi gratuiti non possono essere prenotati, occorre mettersi in coda ed aspettare.

Come raggiungere Manhattan dal JfK

Il modo più economico è sicuramente prendere l’Air Train che trovate all’uscita dell’aeroporto, scendere a Jamaica Station o Howard Beach e da lì prendere la linea metro che ti occorre, all’incirca siete sugli 8 $ a testa, con i bagagli però non è certo l’opzione più comoda.

Se preferite un mezzo diretto stando comodamente seduti optate per un taxi, una corsa su Manhattan è di circa una 60ina di dollari. Basta uscire dall’aeroporto e mettersi in coda nelle apposite file.

Se affittate invece la macchina al Jfk dovete uscire dagli arrivi, attraversare la strada e prendere sulla destra l’ascensore che porta a prendere l’Air Train verso Jamaica Station, e scendere a rental car.

 Suggerimenti vari

  • New York per noi è da visitare a piedi, ma per non far stancare troppo i bimbi più piccini consiglio l’uso di un passeggino super leggero, per gli spostamenti invece più lontani utilissima la Metro. Per muovervi in metro vi suggeriamo di comprare la Metro Card e caricarla in base alla vostra necessità, è acquistabile direttamente in molte fermate. I bimbi sotto i 6 anni non pagano.
  • Una delle spese più sostanziose del viaggio è sicuramente quella dell’ingresso ai musei o ai vari luoghi turistici. Ci sono però diverse tessere turistiche che è possibile acquistare per risparmiare sulle attrazioni della città, fra quelle più conosciute NYCityPass e New York Pass, valutate quella più utile per voi a seconda di cosa avete intenzione di vedere.
  • Mangiare può essere un’altra spesa sostanziosa. In estate panini, hot dog, insalate da consumare all’aperto possono essere un modo per risparmiare. Anche acquistare l’acqua nei Cvs/pharmacy/ Duane Reade può far risparmiare qualcosa, potete anche scegliere bottiglioni e travasare l’acqua in borracce o bottigliette da portarvi in giro tutti i giorni. Se poi soggiornate fuori Manhattan potrete trovare supermercati più forniti che spesso hanno  il bancone gastronomia e rosticceria, reparti di cibi già pronti all’uso, compresa frutta e verdure fresche già pronte all’uso. Quando consumate nei ristoranti ricordate invece sempre la gratuity che non è compresa nel prezzo, un 15%, 20% del totale.

Per qualsiasi consiglio e necessità contattateci, vi aiuteremo con piacere :).

Ricordate che da aggiungere nelle spese generali c’è l’assicurazione sanitaria, ve ne abbiamo già parlato QUI

Francesca&Paolo

Valencia con bambini

Valencia sorge sulla costa sud orientale della Spagna, è la città perfetta per una breve vacanza in famiglia.

Componenti                                     – > due adulti e due bimbi di 2 e 3 anni

Destinazione Viaggio                      -> Valencia (Spagna)
Durata                                               -> 7 giorni
Mezzi per raggiungere la meta       -> Aereo, compagnia Ryanair
Accomodation                                  -> Hotel (pernottamento senza colazione)

Periodo                                              -> seconda metà di Aprile

valencia

Perché abbiamo scelto Valencia?

 

  1. E’ la terza città della Spagna, ma non è troppo caotica, circa 800mila abitanti. E’ pianeggiante, visitabile con passeggini, mezzi pubblici e a piedi. Il centro conserva ancora molti monumenti storici, è stata fondata dai romani nel 138 ac, e si trova sul mare, perfetta per i bambini.
  2. Il clima, le temperature ad aprile sono intorno ai 20°/27°.
  3. Offre molte attrazioni che possono andare bene anche per i più piccoli:
  4. Bioparc, un grande zoo (simile a Zoom per chi è stato a Torino) visitabile in 4 ore
  5. Parco oceanografico, visitabile in 4h
  6. Mare con grandi ed incantevoli spiagge
  7. Giardini della Turia, un incantevole parco che divide a metà la città. Nel 1986 è stato creato un immenso parco con giochi per bimbi e mezzi per il fitness ed è possibile passeggiare all’ombra di grandi alberi.

 

Il nostro viaggio

Si parte, 4.45 suona la sveglia alle 8.30 il volo da Caselle per la nostra nuova meta, ore 10.20 arrivo a Valencia.

Volo spettacolare e bambini da manuale. Pietro ha giocato tutto il tempo, avevo portato un libro con degli stickers che lui ha attaccato OVUNQUE e poi l’immancabile tablet. Federico invece ha dormito tutto il tempo.

Prendiamo un taxi che ci porta al nostro hotel, qui purtroppo capiamo che Fede ha 39,2 di febbre. Abbiamo pertanto per prima cosa visitato l’ospedale valenciano e per 5 giorni rivisto tutti i nostri piani di viaggio.

Molti al nostro posto sarebbero forse tornati a casa ma, dopo aver parlato con la pediatra italiana e quella spagnola, abbiamo deciso di rimanere ed aspettare che la febbre scendesse.

Itinerario di 7 giorni

Giorno 1: I piani vista la febbre del piccolo si sono un po’ ridimensionati. Io e Federico siamo rimasti in Hotel, mentre papà e Pietro hanno girato per la città.

Giorno 2: Papà e Pietro hanno trascorso una bellissima giornata in spiaggia; io e Federico abbiamo aspettato sempre in hotel che la febbre scendesse

Giorno 3: Viste le previsioni, coperto ma senza pioggia e vento, abbiamo optato per una passeggiata, tutti e quattro, al Bioparc.

Il Bioparc, aperto nel 2008, vuole portare noi umani più vicini all’habitat degli animali. I bambini si divertono perché possono camminare liberi e vedere molte cose nuove. La loro curiosità viene sollecitata continuamente.

E’ vietato portare all’interno del cibo quindi, se i vostri bimbi hanno esigenze particolari per pranzo, vi consiglio di pensare ad un orario diverso. Il parco è visitabile col passeggino.

Pietro ha fatto mille domande sulle tigri, sugli ippopotami e finalmente abbiamo visto le giraffe da vicino! Che emozione!

Giorno 4: Abbiamo trascorso una giornata al parco oceanografico (acquario di Valencia), il più grande d’Europa.

L’acquario si trova nel parco del Turia all’interno del complesso Ciutat de les Arts “Città delle arti”.

Pietro ha apprezzato molto lo spettacolo dei delfini, le vasche dei leoni marini e le gallerie sott’acqua. Abbiamo pranzato all’interno del parco, c’è una pizzeria dove si può pranzare con circa 10 euro.

Giorno 5: Abbiamo trascorso un giorno intero nei giardini del Turia, dove si trova anche “Gulliver”, una costruzione lunga 70mt,  dalla quale è possibile scendere da scivoli che spuntano da tutto il corpo di Gulliver “spiaggiato” dai Lilliput.

Fa molto caldo anche ad Aprile vi consiglio, quindi, di portare creme solari con fattore di protezione molto alto per i bimbi.

Abbiamo passeggiato lungo i giardini e, tra un’altalena ed uno scivolo, ci siamo fermati a vedere frammenti di varie partite, calcio, baseball, rugby e pallacanestro. Inutile dirvi quanto fossero felici i bambini, tutto nuovo ed entusiasmante.

Giorno 6: Finalmente con Federico sfebbrato e pieno di voglia di fare abbiamo trascorso una mattinata al mare. Vicino al porto c’è la spiaggia Mariposa con subito annessa la passeggiata Nettuno, una via piena di ristorantini carini dove pranzare/cenare. Anche ad aprile le spiagge hanno ombrelloni e sdraio. Le docce e le fontanelle per sciacquarsi funzionano. Non dimenticatevi un cambio perché immancabilmente i bimbi finiscono per bagnarsi!valencia

Abbiamo pranzato fuori proprio sulla passeggiata Nettuno e siamo stati in un ristorante dove abbiamo festeggiato la guarigione di Federico e la fine delle vacanze. Ristorante Marcellino, abbiamo mangiato del polpo fritto che mi ricorderò per tutta la vita, davvero consigliato.

Giorno 7: shopping, passeggiata per il centro e visita del Mercado Central “Mercato Centrale”.

Situato nel centro al coperto in un edificio molto bello e moderno, si vendono tutti i tipi di alimenti, come pesce, carne, frutta, verdura e affettati, si può tranquillamente fare pranzo o comunque fare una merenda. Imperdibili i frullati freschi di frutta fatti sul momento! Noi abbiamo comprato tutto il necessario per replicare la paella a casa! Ossia condimento e spezie (paprika e zafferano), ma soprattutto la padella con cui abbiamo ricevuto in omaggio la ricetta originale della paella valenciana.

Nella notte abbiamo ripreso il volo per tornare a casa.

Dove dormire a Valencia?

Abbiamo soggiornato all’ Hotel Kramer, l’hotel è pulito e con un servizio sempre disponibile,non è situato in centro città, ma si trova vicino al Bioparc e ai giardini della Turia. Il centro è raggiungibile con una camminata di 20 minuti o con i mezzi pubblici.

Costo a notte di circa 80 euro

Luoghi suggeriti per mangiare

 

Kram Bar: piccolo bar collegato al nostro hotel. Menù limitato, ma tutto molto buono. Consiglio di assaggiare il formaggio di capra con la marmellata di pomodoro e le crocchette di hamon

Bodegas Gargallo: un buon posto dove fermarsi e fare pausa con tapas…prosciutto con pomodoro. Noi abbiamo provato le Boegas Gargallo all’interno del Nuevo centro (centro commerciale vicino all’hotel) che ha di fianco un’area giochi per bambini

La Cigrona Restaurant: ottimi gli antipasti mangiati, i migliori mangiati nel nostro soggiorno a Valencia, calamari grigliati con maionese nera e millefoglie di carne con fichi.

La Marcelina: menu alla carta, abbiamo assaggiato polpo fritto, seppia alla griglia e fritto misto, deliziosi ed ottimo servizio.

Monia&Stefano

 

Francia. Colmar, la perla dell’Alsazia

Amo le tradizionali case a graticcio tutte colorate tipiche dell’Alsazia, riescono ad esprimere un’atmosfera magica, romantica, di tempi passati.

Quando perciò si è presentata la possibilità di qualche giorno di ferie a dicembre abbiamo subito pensato di organizzare un tour in Alsazia. La regione francese è facile da scoprire in macchina, i paesini sono tutti abbastanza vicini e le attrattive presenti sono perfette in tutte le stagioni.

Tappa d’obbligo nel nostro tour è stata Colmar, avevamo letto solo bellissime cose su questo paesino nel periodo natalizio.

 

I centri storici dei villaggi alsaziani sono fiabeschi ed incantevoli, con il Natale diventano un tripudio di luci e decorazioni in ogni angolo. Le facciate delle case si riempiono di oggetti appesi alle finestre, orsetti, soldatini, ghirlande di pino, le fontane vengono abbellite con fiocchi e festoni e i negozi sono uno scintillio di luci e colori.

A Colmar nel periodo di Natale respirerete un’aria di festa, la città vecchia verrà esaltata con splendide luminarie, usanze e tradizioni del luogo verranno riprodotte per i suoi visitatori. Il profumo del pan di zenzero e del vin brulé saranno la ciliegina sulla torta per rendere la vostra visita ancora più fatata.

I 6 mercatini di Natale sparsi per tutto il centro storico li potrete trovare in:

  • Place des Dominicains,
  • Place de l’Ancienne Douane
  • Petite Venise
  • Mercatino coperto Koifhus
  • Place Jeanne d’Arc
  • Place de la Cathèdrale,  con un mercato gastronomico

D’obbligo poi la classica pista di pattinaggio, in Place Rapp,  e le giostre per i bambini.

Colmar

Ph.credit Francesca Porta

Ma Colmar è una perla da scoprire non solo a Natale, ma anche nelle altre stagioni.

Nel periodo Pasquale per esempio diventa una caccia  alla ricerca dei coniglietti sparsi per le case e le fontane, uova e fiori adornano il paese e non mancano i mercatini nelle principali piazze. L’atmosfera festosa, la cura dei particolari e la capacità di esaltare le sue bellezze sono proprio caratteristiche del luogo.

Le giornate più lunghe e il sole permetteranno poi sicuramente di godere per più tempo, e a temperature più gradevoli, delle tante attrazioni all’aperto.

Cosa visitare a Colmar?

Colmar fra i paesi alsaziani è quello più grande ed il più conosciuto, le sue viuzze lastricate fiancheggiano case dai colori pastello, le mie preferite quelle azzurro acqua, con il tipico intarsio di legno. Vi sono alcune case particolarmente belle, antiche e lavorate, che meritano di essere viste: la Maison des Tetes, in Rue des Tetes 19, famosa per le numerose teste e maschere che ornano la sua facciata e la Maison Pfister, in Rue des Merchands 11.

Nei dintorni delle due vie menzionate troverete la Cattedrale di Colmar, in Place de la Cathédrale, l’edificio gotico più importante dell’Alsazia, ricco di stupende vetrate, guglie, statue, pinnacoli, un effetto visivo molto scenografico.

Scendendo verso sud passate in Place de L’Ancienne Douane, il cuore della città vecchia, dove troverete l’edificio dell’Antica Dogana, il più antico edificio pubblico di Colmar.

Imboccate la Grand Rue fino ad arrivare nella Place des six montagnes Noires, qui si trova la zona denominata Piccola Venezia, famosa per i suoi romantici canali.

 

Alla fine di Rue de la Herse, è possibile fare un giro in barca sul canale godendo così di una bella prospettiva della città dall’acqua. Il giro in barca dura circa 30 minuti, costa 6 euro a persona (bimbi <10 anni è gratuito), biglietto acquistabile sulla barca. Il barcaiolo fornisce spiegazioni sulla città e sulle case d’epoca incontrate, in inverno vengono fornite coperte per non patire il freddo.

Colmar è anche la città natia di uno scultore reso famoso per una certa statua collocata a New York. Indovinate un po’?! Eh sì, proprio la Statua della Libertà. A Colmar troverete un museo dedicato proprio al suo autore, il Museo Bartholdi, e una replica ridotta della Statua in Rue de Strasbourg, la strada che porta all’aeroporto.

Altri musei degni di nota, soprattutto se viaggiate con bimbi, il Museo del Giocattolo, in rue Vauban 40, e il Museo di storia Naturale, in rue Turenne 11.

Per un giro del centro storico e la visita di alcuni musei considerate almeno una giornata intera.  Per il solo giro a piedi delle principali vie e piazze 4 orette sono sufficienti.

Mangiare a Colmar

Noi abbiamo pranzato in un piccolo, ma romantico ristorante, La Petite Alsace, in Rue du Rempart, nella zona del teatro municipale. Qui potrete degustare i tipici piatti alsaziani, da assaggiare la tarte flamble, una sorta di pizza più sottile e croccante.

Dove dormire

Noi abbiamo deciso di soggiornare fuori Colmar, a Pulversheim, a Les Puits.

Un piccolo hotel a conduzione famigliare, semplice e pulito, con una ricca e fresca colazione. Dista a circa 20 minuti da Colmar e si trova nelle vicinanze delle principali attrazioni della zona.

Dintorni di Colmar, Parco del Piccolo Principe

 

Ph.credit Francesca Porta

In un viaggio in Alsazia vi consigliamo di inserire una visita a Strasburgo, ad alcuni dei bellissimi paesini come Riquewihr o Eguisheim, e di percorrere la Strada dei Vini , fermandovi in una cantina a degustare un vino locale.

Dei più belli paesini alsaziani vi abbiamo parlato in questo articolo, volevamo però ancora menzionarvi un luogo speciale per i bambini: il Parco del Piccolo Principe.

Il primo parco tematico dedicato al magico mondo di Saint Expery si trova a Ungersheim, fra Mulhouse e Colmar. Nel parco potrete troverete un mix fra giostre dedicate al Piccolo Principe e giostre tradizionali. Un parco adatto anche a bimbi piccini, l’unico neo molte indicazioni sono solo in lingua francese.

Francesca

Grazie a Francesca Porta per le informazioni su Colmar a Pasqua e sul Parco del Piccolo Principe 🙂

 

 

 

Spagna. Cosa fare ad Alicante con bambini

Oggi ospitiamo nuovamente nel blog Michela e il suo racconto su Alicante, una graziosa cittadina marina del sud est della Spagna. Ad Alicante vi aspettano ampie e gratuite spiagge, un colorato centro storico e una vivace movida. Alicante
Cercare un posto di mare raggiungibile in pochissime ore di volo, dove portare due famiglie e 3 bambini -e quindi far coincidere per 4 periodi di ferie- sembrava un’impresa titanica. L’unica certezza era quella di uscire dall’Italia, di salire su un aereo, e di cercare mare, cibo, bevute e relax!
Leggo sempre tanto online, racconti di viaggio, consigli, per poi scegliere, in genere, il posto più lontano dall’idea iniziale. Le opzioni finali erano le Baleari, la Grecia, o la Spagna… Ryanair ha scelto per noi, con dei biglietti a un prezzo -DECENTE- da Bologna per Alicante.
Ne avevo sentito parlare nei vari gruppi di viaggio, località famosa per chi vi aveva fatto l’Erasmus, nulla di più. E invece per noi Alicante si è rivelata una bella sorpresa!
L’hotel -centrale, ma abbastanza asettico- era davanti al Mercado Central: un mercato coperto di carne, pesce, verdura, caratteristico e carino da girare. Poco dopo il Mercado, dall’altro lato della strada, c’è una pasticceria biologica favolosa, che ci ha insegnato l’arte della colazione a base di Tostadas (pane, olio e sale) e dolcetti alle mele: cercatela, si chiama “Tres Semillas”.
Nella stessa strada, Avenida Alfonso El Sabio, si trova la fermata della metropolitana, che prendevamo ogni giorno per arrivare alla Playa de San Juan, una spiaggia enorme, con alcuni -micro- stabilimenti dove affittare ombrellone e lettini per la giornata. Per noi abituati alla riviera romagnola, tutta quella spiaggia libera ci sembrava un sogno 😀 L’acqua freddina nonostante fosse giugno, ma trasparente e pulita.
Sulla parte pedonale del lungomare si trovano un sacco di ristorantini, dove poter assaggiare l’Arroz Alicantino, una sorta di paella ripassata al forno, con carne, verdure o pesce (o tutti e tre!), … buonissimo! Provatelo al ristorantino “Casa Domingo” in av. De Niza!
Doverosa una passeggiata per la  Explanada de España, la via più famosa di Alicante, con il suo pavimento particolare e le palme ai lati, fino alla Playa del Postiguet, e una visita al Castillo de Santa Barbara, un castello costruito su un monte nel IX secolo, che permetteva di controllare l’intera baia. Si sale con un ascensore raggiungibile attraverso un tunnel all’interno del monte, a pagamento. In alternativa si può anche salire a piedi, ma è una bella scarpinata! Dall’alto il panorama è bellissimo, evitate le ore centrali perché fa davvero caldo.
Il centro di Alicante è molto carino, pieno di viuzze pedonali colme di localini, bar, ristoranti, e musica. Quasi tutti i ristoranti propongono anche un menù con tapas, con il loro favoloso jamon serrano (prosciutto crudo spagnolo) e le papas arrugadas. Deliziosa anche la salsa alioli, una sorta di maionese con aglio, che accompagna parecchi piatti tipici.
I bambini si sono goduti il mare, la spiaggia, abbiamo rivisto pisolini pomeridiani che non vedevamo dai tempi antichi, e noi grandi parallelamente ci siamo goduti sangria e dormite al sole…. 😀
Sul lungomare trovate anche un parco giochi per bambini, “El mundo de los niños”.
E’ stata una vacanza atipica per noi, poco girare e tanto relax, e Alicante ci ha dato quello che cercavamo! 
Michela
Se cercate altre mete marine in Spagna, vi suggeriamo di leggere l’articolo su Valencia.

Svizzera. Visitare Basilea in un giorno

Basilea si trova sul fiume Reno nella Svizzera nord occidentale. E’ stata una tappa nel nostro on the road di dicembre fra Svizzera, Francia e Germania, ed è stata per noi una piacevolissima sorpresa.

Basilea

Il vivace centro storico con i suoi pittoreschi vicoli, gli edifici storici, il fiume che taglia a metà Grossbasel da Kleinbasel, i particolari traghetti, la stupenda Munster, il rosso e fiammante Palazzo del Municipio, i tantissimi musei (una quarantina) e fontane (oltre 200), rendono Basilea una città di cultura, pregna di storia, assolutamente da scoprire!

Il centro storico di Basilea è poi visitabile completamente a piedi e calcolate almeno un’intera giornata per viverlo in tranquillità.

Basilea

Basilea in un giorno, l’itinerario

Partite nella vostra visita di Basilea dalla imponente porta Spalentor, una delle tre porti  medioevali ancora rimaste intatte, continuate la vostra passeggiata lungo Spalenvor std, prendete Spalenberg, una via ricca di negozi e ristorantini, compreso il famoso negozio di addobbi natalizi Johann Wanner, imboccate poi la Hutgasse arriverete nella bellissima Marktplaz.

Vivace e colorata piazza del mercato, facilmente riconoscibile dal rosso Palazzo del Municipio. E’ possibile entrare nel cortile interno del Municipio e visitare alcune sale, la torre al momento della nostra visita a dicembre non era aperta al pubblico. Nella piazza ogni giorno, fino alle 14, si tiene un piccolo mercato di prodotti freschi di produttori locali.

Dopo la visita al Palazzo del Municipio continuate il vostro giro girando a sinistra verso la Eisengasse per imboccare il Mittlere Brucke. Il ponte fu costruito nel 1226 ed è uno dei più antichi ponti costruiti sul Reno.

 

Attraversato il ponte girate a destra ed imboccate il lungo fiume, sedetevi sulle panchine e ammirate la città antica dall’altra sponda del fiume. Noi l’abbiamo trovata molto romantica, da qui si vede molto bene la stupenda cattedrale e d’obbligo una foto al Mittlere Brucke.

Continuate la vostra passeggiata sulla Oberer Rheinweg, qui potete scegliere due percorsi o prendere il classico traghetto basilese a Munster Fahre o continuare su Schaffhauser Rheinweg e prenderlo alla fermata St. Alban Fahre.

Se volete visitare il Museo della Carta e vedere la porta St.Alban-Tor prendete il secondo traghetto, se invece volete vedere la cattedrale prendete il primo citato.

I traghetti basilesi sono 4 e permettono di attraversare il Reno, in 4 differenti punti del fiume, con la sola forza della corrente, un’esperienza da provare! Costo, 1,60 a testa a tratta.

Ma continuiamo il nostro percorso. Arrivati nella zona di St. Alban visitate il romantico quartiere, caratterizzato da suggestivi scorci, canali e botteghe d’artigiani.

Visitate il Museo della Carta, qui i visitatori potranno conoscere i segreti della carta e della realizzazione di un manoscritto ed ammirare un mulino medioevale ad acqua ancora perfettamente funzionante.

Dopo la foto di rito della St Alban Tor imboccate la St. Alban Vorstadt o allungate il tragitto costeggiando il fiume (per noi tragitto più tranquillo e carino) per tornare verso il centro storico e visitare la Cattedrale.

La Rittergasse che incontrerete lungo il tragitto è una via con belle case colorate che giunge direttamente sulla Muster Platz.

La cattedrale di Basilea è veramente molto bella, d’obbligo la salita su una delle due torri. Per salire vi sono molti gradini,circa 250, la scala è strettina e una prova per chi soffre di claustrofobia o acrofobia, ma la vista dall’alto merita assolutamente la salita. Tre i diversi piani di veduta sulla città.

Scesi dalla torre vi consigliamo di imboccare la Munsterberg con le sue case a graticcio e  percorrere la Freire Strasse per una passeggiata in cerca di acquisti.

In questo percorso della città vi consigliamo di aggiungere, leggermente fuori dal giro, la visita al museo Tinguely, che ospita la più grande collezione di opere di Jean Tinguely, e al teatro di Basilea per ammirare proprio una fontana all’aperto di Tinguely.

Suggerimenti utili

 

Dormendo in un hotel di Basilea vi verrà offerta la Baselcard che permette l’utilizzo gratuito dei trasporti pubblici e del Wi-fi per gli ospiti (la connessione internet se no è a pagamento) e 50% di sconto sul biglietto di ingresso di una attrazione di Basilea (musei, zoo, tour in bus della città, crociera).

Con le belle giornate il lungo fiume si trovano le buvette, locali all’aperto perfetti per una pausa e uno spuntino.

Nel Kannenfeldpark , vicino alla porta Spalentor, si trova un grande parco con zona gioco per i bambini.

Sul Reno è possibile grazie alla Basler Personenschifffahrt fare una crociera sul fiume.

Dove dormire a Basilea

Noi abbiamo soggiornato presso l’ Hotel Bildungszentrum 21 si trova su Missionsstrasse vicino alla porta Spalentor. Camere pulite e spaziose, costo buono, gli hotel in Svizzera non sono proprio economici, e possibilità di parcheggio a pagamento. Ve lo consigliamo!

Basilea si trova a meno di un’oretta di macchina da Colmar in Francia e da Friburgo in Brisgovia in Germania.

Di Colmar ve ne abbiamo parlato già in questo articolo.

Francesca&Paolo

Cherry Crest Farm, Pennsylvania

Gli Stati Uniti sono la culla di grandi e famose metropoli, ma anche di spazi sconfinati o dediti all’agricoltura. In Pennsylvania non farete fatica a trovare fertili campi coltivati con la tipica fattoria americana.

Noi, in una fresca giornata autunnale, abbiamo visitato la Cherry Crest Farm a Rocks, in Pennsylvania, nella Contea di Lancaster. E’ una fattoria didattica ricca di tantissime attrattive all’area aperta, molte dal sapore americano, con spazi giochi originali ed educativi per bambini.

Il luogo perfetto per una giornata in famiglia!

Corn Maze

Nella Cherry Crest Farm l’attrazione che ha subito attirato la nostra attenzione è stata il Corn Maze, il vastissimo campo di mais dove sorge un autentico labirinto fra le pannocchie. Labirinto che varia e si rinnova nella forma negli anni.

  

All’ingresso vengono date le istruzioni per iniziare l’avventura, vi è la possibilità di fare il percorso completo o quello più corto, viene consegnata una mappa del labirinto sulla quale bisognerà applicare dei numeri di carta che si trovano lungo il percorso e superare piccole prove.

Lo scopo del gioco è quello di completare la mappa ed ovviamente raggiungere l’uscita nel minor tempo possibile. Impresa che sembra facile, ma in realtà non lo è, noi in un’ora e mezza non siamo riusciti a completarla >.<

E’ un’avventura molto carina per le famiglie, dona un gran senso di squadra, ma anche di competizione verso le altre famiglie partite con te. Un’esperienza divertente e avvincente.

Il percorso è fattibile anche con i passeggini in quanto il fondo è di terra, ma ben battuto. A circa metà percorso è anche possibile rifocillarsi in un bar ristoro.

E’ tassativamente vietato danneggiare le pannocchie o il labirinto, pena una salata multa.

Attività sportive originali alla Cherry Crest Farm

Lasciato il labirinto ci vorrebbe un’altra giornata intera per poter fare tutte le altre attrazioni. I nostri bimbi si sono divertiti tantissimo nel lanciare delle palline da tennis con delle specie di fionde enormi con l’intento di colpire delle sagome di cartone, Giant Slinger. Impresa provata anche da me ma con scarsi risultati.

cherry crest farm

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Per chi invece volesse cimentarsi con la propria forza fisica c’è un’area dedicata. Con martelli di varie grandezze e pesi si deve fa salire una barra di legno con lo scopo di far suonare la campanella posta in cima (come al luna park), il Post Pounders.

Non poteva mancare la simulazione del gioco simbolo americano, il baseball, provate a lanciare delle palle da baseball e centrare i buchi riposti nelle sagome di legno, il Corny’s Barnyard Ball-cade, sembra facile, ma non lo è per niente.

Così come sembra anche facile, per chi come noi europei ha il calcio nel sangue, provare a centrare le sagome bucate con una palla da calcio per fare goal.

Giochi con paglia e mais

Molto carino il bunker di paglia, con annesso piccolo tunnel, lo Straw Bale Tunnel. Grande consenso nei nostri bimbi anche la piscina di mais e quella di paglia, veramente originali.

Non manca poi dentro la Cherry Creast Farm una piccola città a misura di bambino. Un luogo dove i bimbi possono svolgere i mestieri dell’adulto all’interno di diverse casette di legno che riproducono tipi di negozi.

I bambini possono giocare a fare i pasticceri nella pasticceria, curare animali nella clinica veterinaria, far finta di essere postini, imbucando e spedendo delle letterine nella casetta trasformata in ufficio postale, o vendere e comprare frutta e verdura.

 

 

Troverete scivoli lunghissimi, Straw Bale Racer, che permetteranno velocissime scivolate su tappetini di iuta. Il divertimento anche qui è assicurato e la possibilità di fare discese all’infinito non può che portare un grandissimo divertimento per i bambini.

Essendo una fattoria troverete anche l’immancabile capannone con i suoi animali, caprette, pecore e coniglietti, e il tradizionale pumpkin patch nel periodo autunnale.

Ma veramente i giochi per bimbi e adulti sono tanti e tutti molto originali, noi ve ne abbiamo citati solo alcuni. Una visita alla Cherry Crest Farm richiede almeno 5/6 ore ma anche un intero giorno non sarebbe di troppo.

Le attrazioni sono differenti a seconda delle stagioni, per questo vi consigliamo di visitare il loro sito prima di mettere in programma una visita. Nel periodo invernale la fattoria rimane chiusa.

All’interno della fattoria vi sono varie aree ristoro nelle quali acquistare dal classico hamburger, all’hot dog, al marshmallow da abbrustolire direttamente sulle braci, alla lemonade. Troverete panche e tavolini dove consumare i pasti e bellissime amache dove riposare.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Se volete saperne di più sulla Pennsylvania, leggete il nostro articolo su cosa fare e vedere In Pennsylvania.

Paolo

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