Famiglia tuttofare in viaggio

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Provenza: itinerario fra sentieri dell’ocra e campi di lavanda

La Provenza un mix di colori e profumi di rara bellezza

provenza francia viaggio con bambini lavanda

La Provenza è proprio quella che si ammira nei quadri di importanti pittori: le distese di lavanda, viottoli in pietra, villaggi arroccati con case di pietra e la valle d’ocra che offre suggestivi colori. Vi avverto, sarà un colpo di fulmine assicurato!

Il nostro viaggio

Abbiamo trascorso a fine giugno 4 gg/3 notti in Provenza, soprattutto nella zona del Luberon, e ce ne siamo letteralmente innamorati!
Siamo partiti da Torino con due bimbi di 5 e quasi 8 anni.
In auto abbiamo impiegato circa 5 ore e mezza compresa sosta pranzo passando dalla Val di Susa, continuando direzione Gap, costeggiando il lago Sainte Croix, quasi tutta la strada di statale, solo un tratto di 80 km di autostrada (6.80 di pedaggio).

Dormire in Provenza

Abbiamo soggiornato in una casa mobile per 6 persone (3 camere da letto piccoline) a Saint Saturnin d’Apt, il campeggio si chiama Domaine Les Chenes Blancs

Pulito, immerso nella natura, ottimo prezzo con piscina, campetto calcio e pallavolo, parco giochi e gonfiabile, ristorante interno, proprietari molto gentili e disponibili, 3 notti sono costate 198 euro. Tutte le maggiori attrattive che troverete nell’itinerario sono a max 30 min di auto, escludendo il 4 giorno (la Valensole è ad un’ora abbondante d’auto).

Itinerario

 

  • 1 giorno

Arrivati in campeggio nel primo pomeriggio, abbiamo preso la nostra bellissima casa mobile e siamo subito partiti alla scoperta della Provenza.

Abbiamo visitato Gordes al tramonto (consigliamo la visita a quell’ora per la calda luce riflessa sulle case beige), un delizioso villaggio arroccato su una collina, case di pietra, piccole stradine, localini tipici, botteghe.

Abbiamo poi preso un po’ di verdura e frutta a Saint Saturnin les Apt, un piccolo villaggio sempre arroccato, e ci siamo fermati a far foto ai tanti campi di lavanda, ai vigneti e agli uliveti incontrati per la strada.

  • 2 giorno:

Partenza nella prima mattinata verso l’ Abbazia Di Senanque, consiglio, prima si arriva più si evitano le ondate di turisti.

L’Abbazia si trova al fondo di una gola immersa nella natura, per arrivarci si scende da Gordes, la strada è un po’ stretta e a curve, ma, anche se vi viene il dubbio di aver sbagliato strada, è quella giusta!  Prima dell’Abbazia c’è un piazzale gratuito per parcheggiare l’automobile. Ci sono tour guidati in francese o inglese per visitare il monastero o potete visitare l’Abbazia da soli (solo la chiesa però), far foto intorno al complesso e tappa al negozio di prodotti tipici, troverete un po’ di tutto a tema lavanda, miele, sapone, sciroppi, caramelle, costi non proprio economici, ma il miele alla lavanda è veramente buono.
Roussillon è un paesino veramente delizioso, ci sono vari parcheggi prima del paese a pagamento (4 ore 3 euro). È un villaggio arroccato tutto fatto in pietra rossa e beige molto caratteristico, diversi belvederi, tante botteghe e qui si trova il Sentiero d’Ocra, costo d’entrata 2,50 solo adulti. Il sentiero è un tripudio di colori, il giallo, l’arancione, il rosso in contrasto con il verde degli alberi, ci sono due percorsi, uno da 30 minuti e uno da 60 minuti.  Noi abbiamo fatto tranquillamente il sentiero lungo, non è faticoso e per gran parte all’ombra. Colori stupendi, bimbi impazziti a giocare con la terra. Non è possibile però visitarlo con il passeggino, il sentiero è di terra con rocce e scalette per la discesa/salita, perciò munitevi di marsupio. All’inizio del percorso, 300 mt circa prima dell’ingresso, per chi vuole provare il gelato alla lavanda, c’è una gelateria artigianale che lo fa, un gusto 2,50.

  • 3 giorno

Rustrel e Colorado Provenzale, il Colorado Provenzale è veramente stupendo, un mix di colori che mi hanno fatto ricordare tanti luoghi americani visitati, Colorado Springs, la Death Valley, le Badlands. Ci sono due percorsi, noi abbiamo fatto il percorso lungo di circa 2 ore, sempre abbastanza ombreggiato, abbiamo trovato però più caratteristica la prima parte del percorso, il circuito del Sahara, che dura un’oretta, 2,1 km, perciò se avete poco tempo, il percorso corto è sufficiente per assaporare il luogo. Il costo è di 5 euro a macchina. Non è possibile usare il passeggino. Ampio parcheggio all’ingresso con bar e ristorante.

A seguire ci siamo diretti a Viens e Lagarde d’Apt, abbiamo messo in programma queste due mete sperando di vedere bellissime distese di lavanda in fiore, purtroppo quest’anno la lavanda è in ritardo, siamo a fine giugno, pertanto l’abbiamo trovata ad inizio della fioritura e sicuramente non ha reso al meglio. Abbiamo comunque visitato Viens, un piccolissimo e caratteristico villaggio arroccato e ammirato tutta la vallata sottostante.

La strada per raggiungere entrambi i luoghi citati è in salita, con relativa poi discesa, strettina e con curve, fattibile, ma se non amate il genere di strade cambiate meta.

  • 4 giorno:

Valensole, beh qui è l’ apoteosi dei campi di lavanda, campi e campi ovunque, quando credi di aver visto il più suggestivo dietro ad una curva ne incontri un altro. Distese immense di profumatissima lavanda, file ordinate in cui potrete incamminarvi, inebriavi col suo profumo e rimanere colpiti dal continuo ronzio delle tante api. Tranquilli, le api fanno il loro lavoro e non considerano assolutamente il turista rispettoso. Nella zona diversi negozi e bancarelle che vendono prodotti a base di lavanda. Carino anche il paesino, dove noi abbiamo fatto sosta pranzo nel parco giochi.

Scendendo verso la Liguria abbiamo costeggiato anche il Lago Sainte Croix, promettendoci di tornarci per fare le Gole du Verdon. Il lago sembra offrire tantissime attrattive e abbiamo visto tante persone farci il bagno.

Cibo:

Mangiare nei locali costa minimo dai 10 a 15 euro a piatto a cui si deve aggiungere il bere.
Noi abbiamo optato per il risparmio scegliendo di farci panini da mangiare quando eravamo in visita e cena nella casa mobile. Spesa fatta ad Apt, qui ci sono molti ipermercati con prezzi simili ai nostri.

Considerazioni sulla Provenza:

  • Bellissimi posti: i colori, i profumi, il rumore delle api sulla lavanda, il frinire delle cicale, il tempo che sembra essersi fermato in certi villaggi…
  • Se la vostra meta è in particolare la lavanda, la Valensole è sicuramente il luogo dove i campi sono maggiormente curati, di un viola acceso ed immensi. Se volete invece avere info sui periodi della fioritura potete consultare questo SITO.
  • Se dovete scegliere fra i due percorsi dell’ocra, noi vi consigliamo il Colorado Provenzale con il suo percorso breve, noi l’abbiamo trovato molto più scenografico rispetto a Roussillon. Ma se potete fateli entrambi!
  • Tanti sono i paesini caratteristici incontrati, gli scorci da fotografare, liberate la memoria dei vostri dispositivi elettronici.
  • Per questo tour non è adatto il passeggino, vi consigliamo un marsupio se avete bimbi piccini.
  • Le strade nel nostro tour sono state tutte di collina, poco trafficate e circondate da campi coltivati: uliveti, vigne, ciliegi e lavanda.
  • La terra ocra o rossa macchia, usate vestiti economici e mettete in conto di macchiarvi un po’. Se avete bimbi tenete in conto di vederli tutti sporchi di beige ed arancione.
  • Per i percorsi a piedi meglio un paio di scarpe chiuse da ginnastica o trekking e portatevi dietro acqua da bere.
  • A fine giugno, inizio luglio faceva bello, sempre sole, e abbastanza caldo, ma assolutamente sopportabile sui 28° 30°, più freschino la sera.

    Colorado Provenzale

Francesca&vandalini

Andalo: il Trentino a misura di famiglia

Oggi ospitiamo nel blog Mariangela che ci racconta la sua vacanza con la famiglia ad Andalo in Trentino, un luogo ricco di servizi a misura di bambini e di genitori alla ricerca di relax.Andalo viaggio con bambini trentino

Siamo tornati ieri sera dal paradiso terrestre…dove si trova?! Ad Andalo, un minuscolo paesino della provincia di Trento votato al turismo, ci sono circa 70 hotel, con un occhio di riguardo per le famiglie con bambini, ogni family hotel o non family ha il suo parco giochi attrezzato.

Ad Andalo c’è un grandissimo e apprezzatissimo parco comunale, non distante gli impianti sportivi, sempre comunali, con ampio e frequentato pala ghiaccio, dove si può pattinare anche in estate, piscina, campi da tennis, scivoli naturali con gommoni, si può raggiungere la cima della collina con scivolo mobile, gonfiabili di ogni forma, campi di minigolf, possibilità di prendere lezioni di equitazione, trenino che ti porta in giro per la città… insomma c’è da tenersi impegnati e divertirsi con bambini di ogni età!

Al palacongressi comunale (vicino al parco e agli impianti sportivi) alcune associazioni, sempre convenzionate con hotel, hanno organizzato durante il nostro soggiorno una sera spettacoli di magia, un’altra sera osservazione delle costellazioni e relativa spiegazione sul sistema solare.

Che dire molte attenzioni per i visitatori e tutto molto curato!

DOVE DORMIRE AD ANDALO

 

Il nostro hotel si chiamava Hotel Ambiez, 4 stelle, colazione internazionale, molto abbondante, pranzo e cena nazionale con antipasto a buffet, primo secondo e dolce alla carta, ah i dolci… croce e delizia.

Per i bambini c’era il baby club, un’ampia stanza colorata, attrezzatissima e fornitissima, con due ragazze e un ragazzo che si alternavano tra dentro e fuori dalle 8.30 alle 22.30, i bambini potevano pranzare con gli animatori o  con i genitori. La sera organizzavano attività per bambini,  baby dance, nutella party, trucca bimbi, giochi di società per piccoli e adulti.

Per gli adulti hanno organizzato degustazione di grappe locali una sera e di vini locali un’altra sera. Il wellness molto curato, due piscine, una piccola riscaldata, una grande più profonda e meno calda, entrambe con idromassaggio e altri giochi d’acqua. C’era poi percorso kneipp, lettino solare, 3 tipi diverse di saune, possibilità di fare massaggi, trattamenti ecc..

L’hotel PULITISSIMO e molto curato, ci ha fornito accappatoi e teli per tutti e quattro, cambiavano asciugamani 2 volte al giorno, i bambini, pur essendo in stanza con noi, erano separati da una porta scorrevole.

L’hotel fornisce ai clienti l’Andalo card, una tessera gratuita e nominativa, anche per  i bambini,  che ti dà ulteriore sconto sui servizi a pagamento, tipo autobus, funivie, rifugi ecc.. 

Nelle vicinanze di Andalo ci sono molte attrazioni, dal parco faunistico, ai vari rifugi, ai masi dove c’erano persino racconta storie per i bambini, tutto facilmente raggiungibili con autobus e seggiovie, piste per mountain bike e bici elettriche… insomma un paradiso per cuore, mente, occhi...

 Mariangela
Grazie Mariangela :-), e se cercate altre mete in montagna vi suggeriamo di leggere l’articoli di Ceresole Reale o Asiago.

Hong Kong con bambini

Michela oggi ci racconta il suo viaggio ad Hong Kong con suo marito e sua figlia Misia, grazie di aver condiviso la vostra esperienza con noi 🙂 hong kong

 

Quando si tratta di scegliere le vacanza, a casa nostra, scatta la guerra. Chi dice Est e chi Ovest, chi caldo chi freddo, chi relax chi città. Ma Misia, 8 anni, aveva un sogno: la Cina. E così abbiamo accontentato lei, prenotando un volo per …. Hong Kong.
Le nostre mete sono quasi sempre lontane anche se il tempo a disposizione è sempre troppo poco: 6 notti viaggio escluso, che comunque sono sufficienti per visitare la città senza correre, se si organizza bene la giornata.

Siamo partiti a Febbraio con KLM via Amsterdam, e atterrati in un mondo surreale, quello di Hong Kong. Dall’aeroporto, nell’isola di Lantau, un taxi spericolato ci ha portato fino al centro di Kowloon, a Tsim Sha Tsui, dove avevo prenotato l’Icon Hotel. Costoso, decisamente, ma bellissimo, con servizio impeccabile, e soprattutto camera con vista mozzafiato. Addormentarsi con la tenda spalancata, guardando lo Skyline e tutte le millemila luci di HK, è una sensazione che non dimenticheremo mai.

Mi ero studiata per filo e per segno tutta la Lonely Planet di Hong Kong, ma il primo giorno la città mi ha spiazzata. Ci siamo diretti a Central con lo Star Ferry, un vecchio battello che collega Tsim Sha Tsui a Hong Kong Island, (con una vista eccezionale e a pochissimi euro) e ci siamo completamente persi. Avevo in mente un giro nella mia testa, ma che tra strade, stradine e sopraelevate pedonali era impossibile da riconoscere. La quantità di gente, ordinata e silenziosa, che si muove per le strade è impressionante. Abbiamo gironzolato, abbiamo sperato nel navigatore satellitare, abbiamo scattato foto senza sapere neanche a cosa.

Questo è l’effetto che questa incredibile città mi ha fatto appena ci ho messo piede.
Poi si entra, pian piano, nell’ottica di questo posto dove passato e futuro convivono insieme, dove è normale trovare templi in mezzo ai palazzi, mercatini tra grattacieli e shopping center, cavallucci marini essiccati nelle farmacie, taxi scarrocciati in mezzo a macchinoni e suv, cibo in ogni dove e strade di gioiellerie un pelo pacchiane 😀 

I trasporti pubblici funzionano alla perfezione: metro, autobus, e i caratteristici Ding Ding su rotaie, che passano in continuazione e collegano la parte Nord di Hong Kong Island. Sono caratteristici e se ci si siede al piano superiore, offrono una bella vista da Central a Causeway bay passando per il vecchio quartiere di Wan Chai.

Hong Kong asia cina

 

 

 

Una delle feste più sentite della tradizione cinese è il capodanno: questo è l’anno del Cane, e la nostra settimana di Hong Kong era a cavallo proprio del capodanno. Ci siamo svegliati la mattina del nuovo anno in una città surreale, con quasi la totalità delle serrande chiuse soprattutto nella zona di Wan Chai. I negozianti chiudono dai 3 ai 7 giorni, per passare le feste in famiglia.

Abbiamo girato per Central alla ricerca di un ristorante aperto a pranzo (e con un tavolo per tre libero!) e ci siamo ritrovati in un locale molto poco turistico e pieno di famiglie cinesi che pranzavano insieme, con nipoti, nonni, e intero parentame al seguito! Il menù era solo in cinese, i camerieri masticavano poco l’inglese ed erano indaffaratissimi… abbiamo mangiato…non sappiamo neanche noi cosa ..ma è stata un’avventura!

Abbiamo approfittato per una visita al tempio taoista di Man Mo, uno dei più antichi della città, dove stavano celebrando una funzione dedicata al primo giorno del nuovo anno, con incensi di ogni dimensione e preghiere bruciate nel fuoco. Molto suggestivo, confusione a parte!

Le giornate le avevamo organizzate in modo da visitare un paio di posti e poi lasciare il tardo pomeriggio per girare tra vicoli e mercatini… ce ne sono di particolarissimi, come quello di Temple Street, il Ladies Market e tutti quelli nella zona di Wan Chai.

Siamo saliti sul Peak, una collina che si affaccia sulla città, dove la vista dello skyline è MERAVIGLIOSA. Si sale o con il taxi, o con il famoso Peak Tram, che si arrampica sulle rotaie quasi in verticale e sembra di essere in un parco divertimenti! In cima al Peak c’è, tanto per cambiare, uno shopping center! Con un ristorante carinissimo sulla cima e una vista incantevole. Non abbiamo preso il biglietto per lo sky terrace, avevo letto vari blog che non lo consigliavano visto che il panorama è stupendo anche passeggiando intorno al mall.
Una giornata l’abbiamo dedicata al Tian Tan Buddha, il “Buddha gigante”, nell’isola di Lantau. Ci si arriva tranquillamente in metro + teleferica, lunghissima, che passa sopra il mare e sopra le colline, io consiglio assolutamente le crystal cabin con fondo trasparente!

Si arriva in un piccolo paesino con qualche negozio di souvenir e ristoranti, mucche a spasso per le strade, il monastero di Po Lin (molto bello, vietato fare foto all’interno) e la scalinata che porta al Buddha. In cima la vista merita la fatica delle scale!

 

 

 

 

 

Anche il monastero femminile buddista di Chi Lin vale una visita, come l’adiacente Nan Lian Garden, curatissimo, con una passeggiata intorno al laghetto di carpe e una collezione di bonsai.

 

 

 

 

 

 

La sera del capodanno cinese abbiamo assistito alla tradizionale parata, con lo spettacolo del dragone e palloncini di ogni tipo, non so quantificare la quantità di gente presente … ma credo di non averne mai vista così tanta tutta insieme in vita mia!

La sera passeggiavamo nel lungomare o nei vicoletti di Tsmi Sha Tsui, Hong Kong è una città sicura, e questo lo si respira anche girando per le strade, a qualsiasi ora. Il mangiare è particolare, non nascondo che dopo una settimana ho messo un crocione sopra ai ravioli al vapore almeno per qualche mese!

Hong Kong è una città bizzarra, affascina grandi e piccoli…. ed è un mondo che merita di essere visitato!

Michela

Visita al Museo Carcere Le Nuove di Torino

Torino è famosa per le sue bellezze artistiche, ma è anche una città ricca di storia e di storie che vanno conosciute e scoperte. Ci teniamo allora a segnalarvi e raccontarvi la nostra visita all’ex edificio penitenziario “Le Nuove”, una visita non solo in una realtà, quella carceraria, poco conosciuta, ma soprattutto un viaggio emotivo nella vita e nella sofferenza di tante persone non note.

La nostra visita è stata fatta con i nostri bimbi di 5 e quasi 8 anni.carcere le nuove torino

Notizie pratiche

Il carcere Le Nuove si trova in corso Vittorio Emanuele II a Torino, l’entrata è in via Paolo Borsellino 3, e fu realizzato tra il 1862 e il 1870.

Le Nuove nascono con un sistema a doppia croce, una struttura centrale dalla quale partono i bracci che ospitano le celle, in modo da consentire un controllo contemporaneo di ogni corridoio.

Le celle, 648, avevano una finestra posta a poco più di 2 mt. di altezza, chiamata “a bocca di lupo”, in modo tale che i detenuti potevano vedere solo il cielo.

Durante il periodo fascista Le Nuove diventarono un luogo di detenzione e tortura per migliaia di uomini e donne, persone che poi in gran parte vennero internate nei campi di concentramento nazisti e non tornarono più a casa.

Un braccio, il primo, era gestito direttamente dai tedeschi che vi perpetrarono le più atroci barbarie.

Il carcere Le Nuove fu utilizzato fino al 2003, oggi fa parte di un progetto di recupero, una buona parte di esso è stata utilizzata come museo in un’altra ala vi sono invece uffici Giudiziari.

Le visite possibili, tutte guidate, sono tre:

  • Il Museo: non è richiesta la prenotazione e dura circa 2 ore
  • Il Ricovero Antiaereo: serve la prenotazione
  • Sacro e Profano: serve la prenotazione

Per indicazioni precise su orari e su quando sono possibili queste visite consultate il sito Museo Le Nuove

Museo del Carcere Le Nuove

Raccontare la nostra visita all’ormai dismesso carcere non è facile,  è un luogo intriso di storie di vita vere che portano il visitatore ad iniziare un viaggio nella storia italiana, nel periodo fascista fino a vicissitudini più recenti, e un viaggio nella solitudine, nell’isolamento… un voler tenere acceso il ricordo di quello che è stato

Esistono differenti tour per poter visitare il carcere Le Nuove, noi abbiamo optato, come prima visita, per quello generale Il Museo, della durata di circa 2 ore, che percorre la storia del carcere con racconti sui detenuti politici, la visita al braccio tedesco gestito dai nazisti (con la relativa zona adibita alle torture) e quello drammatico dei condannati a morte.

Le visite al carcere Le Nuove sono tutte guidate, gestite e curate dall’associazione “Nessun uomo è un’isola”, noi abbiamo avuto la grande fortuna di avere come guida il presidente dell’associazione stessa, il Prof. Felice Tagliente, persona altamente preparata e motivata che ha saputo andar oltre quello che è la mera spiegazione dei luoghi, creando un grande coinvolgimento delle persone presenti, con un “occhio di riguardo” ai bambini, ed è riuscito a far passare tutti quei concetti riguardanti non solo la sofferenza che il posto esprime, ma il vero stato d’animo, le angosce ma anche il grande valore patriottico che i condannati a morte avevano nel loro animo.

Già entrando nella struttura non può non colpire la visione dei cancelli di ferro che dividono la quotidiana vita di una città come Torino da quella che invece aspetta le persone al di là, nel carcere.

La visita parte dalla strada di ronda, dove un alto muro separa l’esterno dal carcere, qui sono raffigurate sulla parete le foto delle persone condannate a  morte per motivi anti-nazisti, un breve racconto sulla vita e sui fatti successi alle persone raffigurate scandisce il passaggio di questa zona.

La visita prosegue con l’ingresso all’edificio carcerario, 2 corridoi distinti separavano gli ingressi destinati agli uomini da quelli delle donne. Si passa poi alla zona della vestizione, a quella dove le guardie deponevano le armi in dotazione per poi visitare quello che era l’ufficio di una grande donna, suor Giuseppina De Muro.

La suora assisteva le detenute del braccio gestito dai tedeschi ed è riuscita ad evitare a molte di loro la deportazione nei campi di concentramento e condanne a morte. Suor Giuseppina inoltre faceva da tramite (a suo rischio e pericolo) tra i coniugi reclusi nel carcere, non importava razza o religione, portava bigliettini tra marito e moglie.

Da non dimenticare inoltre che riuscì non solo a far commutare pene di morte in ergastolo (poi decadute con la capitolazione del fascismo, salvando così quelle persone), ma riuscì anche a far uscire dal carcere bambini piccolissimi. E sì, anche i bimbi venivano sovente carcerati insieme alle loro madri, a loro era dedicata una piccola area che fungeva da asilo nido. Durante la visita si vedono queste piccole celle adibite per i bambini con oggetti quotidiani usati, i loro piccoli lettini, i loro giocattoli ecc. Noi abbiamo avuto la fortuna durante la nostra visita di poter vivere anche una toccante e commovente testimonianza legata a Suor Giuseppina e ai bimbi carcerati, la presenza sul luogo di una ex bimba detenuta! Pelle d’oca e occhi lucidi hanno accompagnato il suo racconto.

La visita prosegue con la visione del famigerato braccio gestito dai tedeschi, i detenuti subivano le più svariate torture, durante il periodo fascista qui vennero reclusi oppositori al partito, partigiani, ebrei, cittadini innocenti imprigionati solamente perché qualche tedesco era stato ferito o ucciso. Cosa dire, si può solo immaginare, immersi in un silenzio totale quello che i detenuti potevano provare, le privazioni subite, le umiliazioni, il dolore fisico, ancor più l’angoscia e la consapevolezza di non poter probabilmente più vedere i propri cari. Pensiamo sia impossibile per noi oggi, poter anche solo pensare tutto questo, certe cose vanno oltre l’immaginazione e difficilmente sono ricostruibili se non vissute.

Passati poi per un’ala centrale del carcere la nostra visita è proseguita, scendendo da una scala a chiocciola, in quello che è stato per noi il peggior braccio visitabile, quello dei condannati a morte.

Ubicato praticamente sotto terra, la prima cosa che si percepisce è l’umidità ed il freddo pungente che ti avvolge le ossa (e noi siamo andati  a giugno).

Una volta entrati nel braccio, il lungo corridoio buio racchiude le celle a sinistra ed a destra, piccole ed anguste, freddissime, buie ed umide al punto che il pavimento risulta bagnato e scivoloso.

All’interno di ogni cella ci sono stralci di lettere scritte dai condannati alle loro famiglie o ad amici, lettere toccanti, piene di consapevolezza della morte e con la dignità tipica solo di chi ha un altissimo senso di appartenenza e lealtà alla patria. E’ come ricevere uno schiaffo in pieno volto, ti fa capire chi era rinchiuso ed il perché stava andando a morire.

Una volta usciti, per generosa concessione del Prof. Tagliente, abbiamo potuto documentare con fotografie alcune parti del carcere, con rispetto e con la consapevolezza che stavamo documentando un luogo di dolore e purtroppo anche di morte.

Una nota particolare va infine riconosciuta anche agli agenti di custodia del carcere, molti di loro infatti, ricorrevano a svariati espedienti per trasmettere notizie ai parenti o amici di detenuti politici, diventando i loro “confidenti”, pur mantenendo sempre un alto senso di giustizia, solidarietà e dovere civico.

Avevamo già visitato un carcere in Australia, QUI il nostro articolo, ma questa volta è stato diverso, l’impatto e il coinvolgimento emotivo che il Museo del Carcere Le Nuove ci ha creato è stato molto forte ed intenso, qui non si visitano solo celle, ma si conoscono storie, si cammina lungo questi lunghi corridoi con la sofferenza a braccetto e un profondo senso di solitudine. E’ un’esperienza forte, ma che noi ci sentiamo proprio di consigliarvi, sempre con la consapevolezza che si sta visitando un luogo di altissimo dolore che merita tutto il nostro rispetto.

Ricordiamo che all’interno del carcere Le Nuove è vietato fare fotografie o video, quelle che avete visto sono state gentilmente autorizzate dal Prof.Tagliente, il divieto nasce dal  rispetto che questo luogo esprime verso tutti coloro che ingiustamente vi furono rinchiusi, dalle sofferenze patite e anche verso chi purtroppo ci perse la vita.

Paolo&Francesca

 

 

 

 

 

La Basilica di Superga a Torino

In una vacanza a Torino d’obbligo è la salita al Colle di Superga con visita alla sua bellissima e maestosa Basilica. Torino è ricca di meravigliose attrattive ma sicuramente la vista dal piazzale della Basilica offre una panoramica sulla città degna di nota.Basilica di Superga Torino viaggio con bambini
Non conoscevamo bene la storia della Basilica di Superga e siamo rimasti colpiti che anche qui c’è l’impronta della famiglia Savoia, la Basilica è stata infatti voluta da Vittorio Amedeo II di Savoia che nel 1706, salendo sul colle per osservare Torino dall’alto assediata dai franco-spagnoli, fece un voto e giurò che in caso di vittoria avrebbe edificato un monumento alla Madonna. Così avvenne e la Basilica fu commissionata al famoso architetto siciliano Filippo Juvarra.
Come raggiungere la Basilica di Superga?

Per andare a visitare la Basilica di Superga esistono 2 modi, in automobile o con la tranvia a dentiera Sassi-Superga.

Noi vi consigliamo di salire con questa storica cremagliera che offre un viaggio nel passato grazie alle sue antiche carrozze. La stazione si trova in piazza Modena e all’interno della stazione vi è anche un piccolo museo storico della tranvia. Il tragitto per raggiungere il colle di Superga è di circa 25 minuti, la tranvia parte ogni ora a partire dalle 10 fino alle 18, il costo di a/r è di 6 euro. Giorno di Chiusura il mercoledì. Per orari sicuri e prezzi dettagliati, vi rimandiamo comunque al Sito della Gtt.

Nel caso in cui il viaggio in trenino non fosse possibile per problemi tecnici, a noi una volta è capitato, il collegamento è comunque garantito e fornito dalla GTT tramite dei bus.

Se partite dalla stazione Porta Nuova e volete muovervi con i mezzi pubblici per raggiungere piazza Modena potete prendere il bus 61 o 68 direzione Sassi.

Per chi invece decidesse di arrivarci con la propria auto, la strada da percorrere è prevalentemente in salita e con diverse curve, all’arrivo, vicino alla Basilica, è disponibile un ampio e gratuito parcheggio.

Cosa fare a Superga?

 

Gratuitamente
Si può visitare l’interno della Basilica di Superga, ammirare il panorama dai piazzali che circondano la Basilica, fare una passeggiata intorno alla basilica, fermarsi nei prati o tavolini per un pic nic.

Costeggiando a piedi il muro perimetrale della Basilica si arriva anche a quello che è diventato il triste mausoleo dedicato al Grande Torino, storica e fortissima squadra di calcio dei primi anni ’40. Dopo una partita amichevole con il Benfica, il 4 maggio 1949, per causa del maltempo, l’aereo su cui viaggiava la squadra si schiantò contro il terrapieno che circondava la Basilica, causando la morte dell’intera squadra Torino calcio, di alcuni dirigenti, di tre giornalisti e dei membri dell’equipaggio.

Il luogo è meta di pellegrinaggio continuo di sportivi e non, ogni anno il 4 maggio una messa in loro suffragio ricorda il triste evento.

La visita al luogo del disastro aereo è fattibile anche per chi ha dei bimbi piccoli e lo vuol fare con un passeggino (ci sono solo pochi gradini che dividono il sentiero principale dal percorso che gira intorno alla Basilica dove è posta la lapide commemorativa).

A pagamento
Si possono visitare le Tombe Sabaude, gli Appartamenti Reali e la Cupola della Basilica.
Se volete visitare la Cripta, gli Appartamenti o salire sulla Cupola la biglietteria si trova la di fuori della Basilica, posta sul lato sinistro. La visita alla Cripta e agli Appartamenti Reali è guidata e ad orari prestabiliti, durano circa 45 min ognuna, mentre la salita alla Cupola, che avviene dall’interno della Basilica, è regolata da un flusso in entrata ed uno in uscita a periodi cadenzati, pertanto è consigliabile, viste le code che si possono formare, di farla in un momento di minor affluenza.
La salita alla Cupola si fa da una scala a chiocciola composta da 131 gradini che vi porterà sulla balconata esterna della Cupola. Con bimbi piccoli non è possibile utilizzare il passeggino e anche con un marsupio la scalinata potrebbe rivelarsi impegnativa, non ci sono ascensori per la salita.

Una volta arrivati in cima però, il paesaggio ripaga ampiamente dello sforzo iniziale, è possibile ammirare tutta la città di Torino nella sua immensa larghezza, se il tempo lo permette si può avvistare la Mole Antonelliana, la Gran Madre e vedere l’abbraccio che le Alpi riservano a questa regione.

Va inoltre ricordato che nel periodo invernale, per motivi di sicurezza legati all’eventuale maltempo, la salita alla Cupola potrebbe essere interdetta.

Come già detto la visita alla Cripta Reale è guidata, una volta fatti i biglietti vi verrà indicato l’orario del tour. Il giro inizia con la visita del Chiostro, a seguire la Sale dei Papi, dove sono raccolti alle pareti le immagini di tutti i Papi canonicamente eletti e prosegue con le Tombe Reali.

Nella Cripta Reale, per volontà di Vittorio Amedeo III, furono tumulati alcuni membri di Casa Savoia. La Cripta è composta da diverse sale, la Sala dei Re con al centro il sarcofago di Carlo Alberto di Savoia, la Sala delle Regine che ospita le salme delle regine sabaude e la Sala degli Infanti che ospita alcuni principi sabaudi morti in tenera età.

Dato che le Tombe Reali sono nei sotterranei della Basilica di Superga, la temperatura nella cripta è bassa, si consiglia pertanto, anche d’estate, di portarsi sempre un golfino o una maglia, anche se alla biglietteria, a chi ne fosse sprovvisto, verrà offerto gratuitamente un poncho per potersi coprire.

All’interno delle tombe è vietato fotografare e ovviamente non si deve toccare nessuna statua o marmo. Le guide, preparate e cortesi, sapranno rispondere ad ogni vostra curiosità o raccontarvi aneddoti o particolari che molte volte non sono riportati nei libri di storia e quindi è possibile apprendere “momenti di vita” dei Savoia non conosciuti.

Noi non siamo riusciti a visitare anche gli Appartamenti Reali, sarà un buon pretesto per tornarci, per info specifiche vi rimandiamo QUI.

Cercate altri informazioni sulle attrattive di Torino? Leggete allora anche questi articoli:

E se volete qualche info in più scriveteci!

Francesca&Paolo

La Romagna che ti fa divertire: Rimini, Mirabilandia ed Oltremare

Oggi ospitiamo nel blog Stefania, mamma di due stupendi maschietti di 5 e 2 anni, che ci racconta della sua mini vacanza di 4 giorni in Romagna, un’immersione di divertimento fra i più noti parchi a tema della Riviera Romagnola: Mirabilandia ed Oltremare.

Romagna Mirabilandia Oltremare Rimini

Eccoci nel periodo dei ponti primaverili ed io e mio marito abbiamo pensato a una mini vacanza  tutta divertimento per i nostri due bimbi.

COME NON PENSARE ALLA ROMAGNA CON I SUOI INNUMEREVOLI PARCHI?!

Mi metto subito alla ricerca per trovare la miglior sistemazione adatta alla mia famiglia. La scelta è ampia  in questa zona perché quasi tutti gli alberghi hanno animazione per bambini e saletta giochi, per cui cerchiamo di valutare la questione economica, considerando l’idea di andare a visitare anche due o tre parchi divertimento, incomincio a verificare i costi di questi e mi si propone l’idea navigando in rete di un albergo convenzionato con parchi divertimento l’Hotel Jorena a Marabello (Rimini).

Chiamo, mi informo e l’offerta a noi proposta mi sembra soddisfare le nostre esigenze e il nostro budget.

4 giorni e 3 notti in mezza pensione con ingresso ad OltremareMirabilandia per 2 adulti e due bimbi (2-5 anni) €440.00. Un ottimo prezzo!

Partenza prevista per le ore 4 del mattino dovendo passare da Bologna! Fortunatamente passiamo la barriera senza fare coda e arriviamo in albergo alle 8,30 del mattino, dove troviamo il proprietario ad accoglierci disponibile e gentilissimo tanto da prepararci subito il tavolo per la colazione e rilasciarci le chiavi della stanza.

Insomma prima mattinata in spiaggia tranquilli con pochissimi ombrelloni ma tantissimi giochi per bambini e tanti lidi che si stanno preparando per iniziare la stagione, nel pomeriggio decidiamo di andare a Oltremare.

Beh che dire, parco stupendo, abbiamo assistito allo spettacolo dei delfini dove i bimbi sono rimasti affascinati da questi splendidi e dolci mammiferi e al volo dei rapaci, i piccoli canguri e gli animali della fattoria. Insomma un bellissimo pomeriggio ricco di sorprese per i miei cuccioli.

In serata ottima cena in albergo e baby dance per tutti i bimbi e poi subito a nanna che il giorno dopo si va a Mirabilandia.

La mattina successiva ci svegliamo belli carichi per Mirabilandia facciamo una ricca colazione e si parte all’insegna del divertimento.

Passiamo gran parte della giornata nella zona bimbi 3-6 anni con percorsi morbidi e castelli con scivoli e altalene assistiamo a due spettacoli, la magia delle bolle di sapone e lo spettacolo delle Hot Wheels quest’ultimo un vero e proprio spettacolo che vale il prezzo del biglietto.

Distrutti torniamo in alberghi pronti per una cena a base di pesce con musica balli e karaoke.

Cibo squisito e tanta allegria che ci permettono di addormentarci con il sorriso.

L’indomani decidiamo di fare vita da mare, costume ciabatte e castelli di sabbia fortunatamente il tempo ce lo permette e anche qui il divertimento non manca, la sera invece serata romagnola con tutte le specialità del posto e spettacolo di magia per bimbi.

Non potevamo fare scelta migliore abbiamo incontrato gente sempre gentile e sorridente, cibo squisito e disponibilità assoluta.

CONSIGLI per la visita ai parchi con bambini:

Oltremare lo vedo perfetto dai due anni in su, all’interno ci sono bar e si può portare il passeggino per i bimbi più piccini, una mezza giornata di visita è sufficiente.

Mirabilandia è sicuramente perfetto dai 4 anni in su, dai 90 cm possono già fare tante giostre, ma ad esempio il mio bimbo di due anni ha passato il pomeriggio a fare i percorsi. Bellissimi gli show. All’interno del parco ci sono vari bar e punti ristoro, noi ci siamo attrezzati con toast fatti in albergo prima di entrare e frutta fresca.

La Romagna è un luogo a misura di bambini e dà la possibilità anche a noi genitori di passare qualche giorno spensierato lontano dal tram tram quotidiano.

Stefania

Cercate altri parchi a tema in Italia perfetti per i bambini? Leggete allora il nostro articolo su Leolandia

Lago di Garda con bambini

Cosa fare, cosa vedere e dove dormire sul lago di Garda

 

Abbiamo sempre messo i laghi in secondo piano, preferendo mete marine, di montagna o città d’arte, niente di più sbagliato!

Abbiamo trascorso un bellissimo lungo week end sul lago di Garda e siamo rimasti affascinati e colpiti delle bellezze che sia il versante lombardo sia quello veneto regalano. Scorci mozzafiato, centri storici fiabeschi, luoghi ricchi di storia e arte e senza tralasciare la parte divertente, fatta di tanti parchi a tema.lago di Garda viaggio con bambini

Ma partiamo alla scoperta delle bellezze del Lago di Garda

Siamo partiti da Torino in auto con i nostri due bimbi di 5 e 7 anni nel periodo di Pasqua, abbiamo soggiornato a Castelnuovo del Garda, all’Hotel La Meridiana. Un carino e pulito hotel con proprietari e personale cordiale e alla mano, situato in un’ottima posizione per raggiungere sia le più caratteristiche cittadine sul lago sia i famosi parchi a tema, Gardaland o Movieland o Natura Viva, e il Parco Sigurtà.

1 GIORNO: Desenzano del Garda e Lazise

Desenzano è un colorato comune che si affaccia sul lago di Garda sul versante lombardo, qui abbiamo fatto una bella passeggiata sul lungolago e nel carino centro storico, visitato il duomo e il castello, una costruzione fortificata che sovrasta il centro. Si può salire sulla torre del castello e godere del panorama sottostante e camminare lungo le sue mura, per una visita calcolate circa 45 min. La prima domenica del mese la visita è gratuita. 

Lazise si trova invece sul lato veneto del lago, fu il primo comune d’Italia come ricorda una targa commemorativa sul lungolago. E’ una piccola cittadina che conserva un fascino di altri tempi, offre la possibilità di una bella passeggiata a bordo lago, che può essere fatta sia con i passeggini sia con le biciclette, e nei vicoli del centro storico fra negozi e ristorantini. Vi consigliamo anche una sosta al parco di fronte alla cinta muraria dove si trova anche una zona giochi per i bimbi.

2 GIORNO: Sirmione e Gardone Riviera

Sirmione si trova sul lago di Garda inferiore sul versante lombardo, è una cittadina ricca di storia e una famosa zona termale.

Il nostro consiglio è di visitarla la mattina presto per evitare lunghe code sia per entrare a Sirmione sia per le visite alle attrazioni.

Noi abbiamo visitato le Grotte di Catullo e il Castello Scaligero ed entrambi ci sono piaciuti veramente molto.

Dinnanzi ad un castello antico si rimane subito colpiti dalla sua maestosa imponenza, si fantastica su quello che è successo fra quelle impenetrabili mura, il Castello Scaligero con le sue torri, il ponte levatoio e le cinte è sicuramente uno di quelli che fa sognare.

Appare molto ben conservato e la sua collocazione sul lago gli dona un gran fascino. E’ possibile visitare i cortili interni del castello, camminare sulla cinta muraria e salire su una torre dalla quale si gode di una bellissima vista.

Per la visita sulla cinta e alla torre vi sono vari scalini da fare, non è consentito l’utilizzo del passeggino, vi consigliamo pertanto un marsupio se avete bimbi piccini.

Le Grotte di Catullo si trovano invece all’estremità della penisola di Sirmione, 30 min circa a piedi dal castello, e rappresentano i resti della villa romana più grande e meglio conservata dell’Italia settentrionale. Vi sono indicazioni e spiegazioni, molto utili, lungo tutto il percorso e dalla terrazza si gode di un bellissimo panorama del lago di Garda. La visita richiede almeno un’oretta, un’oretta e mezza per essere vista in tutta la sua grandezza. All’interno del sito vi è anche un formativo museo archeologico dove sono conservati reperti trovati nell’area e pannelli didattici che ripercorrono la storia del Garda.

Piccolo inciso, comprando il biglietto nello stesso momento per le due attrazioni, Castello e Grotte, si risparmia qualche euro, la cosa che abbiamo trovato però un poco strana è che seppur si abbia già il biglietto per le Grotte di Catullo, fatto al Castello, occorra comunque rifare la coda e alla biglietteria venga ristampato un nuovo biglietto, sinceramente non ci era mai successo, normalmente chi è in possesso del biglietto ha sempre una corsia preferenziale più veloce.

Per raggiungere le Grotte di Catullo dal centro di Sirmione c’è la possibilità di prendere un trenino vicino all’entrata dell’Aquaria al costo di 1 euro a corsa che porta direttamente sul piccolo piazzale di fronte all’entrata delle grotte e fa lo stesso giro dalle grotte al centro termale.

Per una visita del Castello Scaligero, delle Grotte di Catullo e una passeggiata lungo lago e del centro storico vi consigliamo almeno 5 orette di permanenza, preferendo la mattina presto per iniziare la visita.

Se poi siete amanti delle terme, qui si trovano varie ed ottime strutture, dal centro termale all’hotel con piscine termali.

A Gardone Riviera si trova invece Il Vittoriale degli Italiani, un complesso di strutture, di piazze, di giardini, viali che si estende per circa nove ettari. Sorge sul lato lombardo del Lago di Garda e fu voluto da Gabriele D’Annunzio, tutto il luogo è intrinsecamente intriso della sua essenza, follia, della sua arte, del suo egocentrismo ed ingegno.

Il complesso prevede molti punti di interesse, suggestiva ed impatto la Nave Puglia nel parco del Vittoriale, interessanti i musei dedicati all’artista, bellissima la vista sul lago di Garda dal Mausoleo e tomba di d’Annunzio.

 

 

 

 

Per una visita di tutto il complesso vi consigliamo almeno tre orette, un’ora in più se visitate anche la Casa di  D’Annunzio (Prioria). La Prioria può essere visitata solo con una visita guidata, i posti sono limitati e a specifici orari, se avete intenzione di vederla prenotate on line la visita o recatevi molto presto in biglietteria, i posti per ogni giro guidato sono solo 10! Per prenotazioni, orari ed informazioni specifiche vi rimandiamo al Sito ufficiale.

Alcuni tratti della visita prevedono l’utilizzo di scarpe comode ed adeguate al percorso, se avete bimbi piccoli vi consigliamo per praticità un marsupio.

Se vi chiedete se questa visita possa interessare e coinvolgere anche i bambini, vi rispondo assolutamente di sì! Al mio viaggiatore di 7 anni l’attrazione che l’ha più colpito in questa mini vacanza è proprio questa.

3 GIORNO: Borghetto sul Mincio e Parco Giardino Sigurtà

Mentre siete in zona lago vi consigliamo una piccola deviazione a Valeggio sul Mincio, in provincia di Verona in Veneto.

Borghetto è una piccola frazione di Valeggio sul Mincio e si trova a pochi minuti di auto dal Parco Giardino Sigurtà. E’ un piccolo e grazioso borgo molto caratteristico, curato  e perfetto per una breve passeggiata, una colazione o aperitivo nei tanti locali che si affacciano sul fiume. Il borgo è caratterizzato da diversi mulini, piccole stradine, casette ben tenute e costruite al lato del Mincio con sullo sfondo il ponte Visconteo. La visita è breve, con tranquillità si riesce a vederlo in 30-40 minuti, se avete però più tempo a disposizione al fondo del borgo verso la collinetta c’è una scalinata che porta su fino al Castello Scaligero.

Del Giardino Parco Sigurtà, di questa tranquilla, colorata e curata oasi naturale, vi abbiamo già parlato dettagliatamente in questo ARTICOLO, possiamo aggiungere che la visita del parco in tranquillità e a piedi prevede almeno 5 ore di permanenza.

Dormire

Noi abbiamo soggiornato presso l’hotel La Meridiana a Castelnuovo del Garda, un hotel semplice, pulito e con un personale molto gentile e disponibile. Ve lo consigliamo, soprattutto per la pulizia e la vicinanza a tutte le mete famose, pochi km dal Parco Sigurtà, Gardaland, Natura Viva, Sirmione, Lazise, a circa 40 minuti dal Vittoriale.

Consigli

Visitare il lago nel periodo Pasquale o nei week end primaverili o estivi richiede pazienza, soprattutto a causa delle lunghe code in auto e per la ricerca di parcheggio, in modo particolare a Sirmione. Può essere una soluzione però arrivare presto la mattina nella località prescelta, si vive così il luogo con meno gente e di conseguenza con meno code. Noi arrivando per le 9 non abbiamo trovato nessuna coda e posto libero in un parcheggio vicino al centro della cittadina.

I parcheggi vicini alle località turistiche sono tutti a pagamento e variano da 1,50 a 2 euro l’ora, se avete voglia di camminare un po’ e partendo presto la mattina troverete parcheggi liberi nelle vie secondarie un po’ fuori il centro.

Veduta dal Vittoriale

Per noi la collocazione del nostro hotel a Castelnuovo del Garda è stata un’ottima scelta, la località era vicina, circa 30 minuti di auto, a tante località turistiche e a pochi km da Gardaland e il Parco Viva Natura.

Noi non l’abbiamo preso, purtroppo non siamo riusciti con i tempi, ma da vari comuni del lago, come Desenzano sul Garda, Lazise, partono traghetti che fanno il giro del lago e ti permettono di vederlo in lungo e in largo e da un’altra prospettiva, noi avevamo consultato questo SITO.

Francesca&Paolo

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Parco Naturale La Mandria, perfetto mix fra natura e storia

Il Parco Naturale La Mandria è un’area protetta alle porte di Torino, il suo territorio è veramente molto vasto circa 6300 ettari compresa l’area pre-parco!
Si può accedere al parco gratuitamente tutti i giorni, dalle 8 del mattino fino alle 17 o 20 a seconda delle stagioni, da vari ingressi situati in differenti comuni essendo l’area, come precedentemente detto, molto vasta: Venaria Reale, Druento, Robassomero e San Gillio.
Se è la prima volta che visitate il parco vi consigliamo l’ingresso “Ponte Verde” situato a Venaria Reale, viale Vittorio Emanuele II 256, al cui varco potrete trovare il punto informativo (0114993381), tale ingresso si trova vicino alla Reggia di Venaria Reale, proprio dietro ai suoi bellissimi giardini.
parco naturale la mandria italia torino
Il parco in passato ha avuto diversi utilizzi, è stato riserva di caccia sabauda e luogo di soggiorno per il Re e la sua corte, allevamento di cavalli e persino azienda agricola con la produzione anche di ottimo yogurt.
La storia di questo bellissimo parco è però strettamente connessa con quella dei Savoia ai quali si deve la costruzione di vari edifici e del muro di cinta che delimita l’area.
Al parco si può accedere a piedi o in bicicletta, è il luogo ideale per passare una giornata in famiglia, concedendosi un pic nic e una passeggiata rilassante e tranquilla nel verde, ma anche l’occasione per conoscere un po’ di storia ed architettura della zona. Nel parco infatti sono presenti ben 20 edifici tutelati: il complesso di Borgo Castello, molte antiche cascine, la chiesa di San Giuliano, Villa dei Laghi, due Reposoir di caccia del Re e molto altro.
All’interno del Parco Naturale La Mandria vi è anche la possibilità di visite guidate e svariate attività a pagamento:
  • giro del parco a bordo di un trenino con visite diurne o notturne ad orari stabiliti
  • giro del parco su una carrozza trainata da cavalli
  • attività naturalistiche e trekking per famiglie con bambini o solo per adulti
  • visita gli appartamenti reali, la galleria delle carrozze, la Villa del laghi…

Per saperne di più ed organizzare la vostra visita consultate il calendario del Parco con tutte le iniziative proposte, sono veramente molte ed adatte a tutte le età. Vi sono anche diverse attività specifiche e molto carine per i bambini.

parco naturale la mandria venaria reale torino

Nel parco ci sono infine vari bar e punti ristoro con aree attrezzate con tavoli, parco giochi (molto bello quello vicino a cascina Oslera) e la possibilità di noleggiare biciclette a Cascina Prato Pascolo o a Cascina Oslera.

Informazioni e consigli utili:
  • L’utilizzo della bici all’interno del parco è una soluzione ottimale per poter vivere interamente la bellezza del luogo che, data l’enorme estensione, sarebbe non possibile solo a piedi.
  • La flora e la fauna originarie del luogo sono tutelate e conservate attentamente, se volete osservare i cinghiali e i cervi che popolano il parco vi consigliamo la visita notturna.
  • Proprio per tutelare la fauna del luogo è proibito introdurre animali domestici all’interno del parco.
  • Nel parco girano pochissime automobili autorizzate perciò è un luogo sicuro per far correre e sfogare i bambini, i prati possono essere usati per una partita a calcio o per sistemare una coperta e fare un pic nic.
  • Le strade all’interno del Parco Naturale La Mandria sono asfaltate o di terra battuta con ghiaia, i passeggini sono utilizzabili in tutte le strade del Parco, sicuramente sul ghiaino o in salita è più difficoltoso e faticoso.
  • Nel parco vi sono fontane dove potersi rifornire di acqua.
  • Nel parco sono presenti inoltre cartelli indicanti i principali punti di interesse, i metri da percorre per raggiungerli e un indicativo tempo necessario.
  • Si trova parcheggio per le vetture nei pressi degli ingressi del parco, in alcuni giorni però la sosta è a pagamento. Controllate perciò sempre la segnaletica prima di parcheggiare ed andarvene.
  • La visita agli Appartamenti Reali di Vittorio Emanuele II e alla galleria delle carrozze dura circa 50 minuti, è veramente molto interessante, sono appartamenti intimi, non i classici saloni dei castelli, si respira veramente un’atmosfera di vita quotidiana del Re. A noi e ai bambini di 5 e 7 anni sono piaciuti molto.
  • Se soggiornate nel centro del capoluogo piemontese vi è la possibilità di raggiungere il Parco Naturale La Mandria e il suo Castello o la Reggia di Venaria tramiti bus turistici, consultate QUESTO SITO per maggiori informazioni.

Dormire nei pressi del Parco Naturale La Mandria
Per chi proviene da lontano vi consigliamo di soggiornare a Druento, i prezzi sono sicuramente più competitivi rispetto a Torino.
Druento si trova vicino ad un ingresso del parco e dista infatti solo 10 km dal centro di Torino, è ben servita dal bus 59 che arriva nel giro di 20 minuti a Porta Susa.
A Druento sono presenti due strutture ricettive che noi conosciamo e vi suggeriamo, sono comode sia per una visita nel parco sia per raggiungere comodamente con i mezzi pubblici il capoluogo piemontese .
Per chi predilige un hotel vi consigliamo l’hotel Dropiluc, un hotel confortevole adatto per tutti i tipi di turisti, per chi invece preferisce un alloggio e le sue comodità tramite Airbnb vi suggeriamo Nice mansarda.
Se siete in visita a Torino vi consigliamo di leggere anche il nostro articolo sulla Mole Antonelliana e Museo del Cinema
 Cerea 🙂
Francesca&Paolo

Liguria: non solo mare. Cosa visitare

LIGURIA. FRA BORGHI, GROTTE, PASSEGGIATE E  MERAVIGLIE NATURALI
Alcuni spunti di visita insoliti.
Liguria, viaggio con bambini

La Liguria è una delle regioni italiane che ha la caratteristica di accontentare chiunque, ha un bellissimo mare, con tantissime bandiere blu per l’acqua pulita, ed è ricca di tantissime bellezze naturali, promontori a picco sul mare, sentieri per piacevoli camminate, grotte, e suggestive attrattive artistiche e storiche come borghi e musei.

Sestri Levante

Per chi come noi, non ama solo stare al mare, ma vuole sempre unire il crogiolarsi al sole e i bagni nell’acqua alla “scoperta” di luoghi nuovi e attrattive particolari, è un’ottima meta 🙂

Nell’articolo cercheremo di darvi qualche spunto perché la Liguria non è solo mare, ma molto di più!

liguria, viaggio con bambini

Noli

 I PANORAMI
I promontori che scendono fino alle spiagge sono veramente tanti in Liguria, questo è dovuto alla sua caratteristica conformazione territoriale. I panorami che si vedono dall’alto di queste colline sono veramente incantevoli. Vi consigliamo di salire con una passeggiata a piedi o in macchina e bervi qualcosa ad un bar/ristorante in cima al promontorio, troverete una vista che vi lascerà un senso di bello e di serenità. Fra i posti che noi amiamo di più nel savonese vi è la salita a Verezzi, al Castello di Monte Ursino di Noli o alla Fortezza di Castel San Giovanni a Finalborgo.

Sono tutte salite di max circa un’oretta, sono percorsi in salita e non consigliabili con passeggini, ma sono comunque fattibili anche con bambini.

Liguria, viaggio con bambini, Borgio Verezzi

Verezzi

I BORGHI
In Liguria i borghi sono veramente molti e uno più suggestivo dell’altro.
  • il bellissimo borgo di Verezzi, con le sue borgate ricche di colori collegate fra di loro da stradine ciottolate con un mozzafiato panorama sul mare sottostante, viottoli che portano alla suggestiva piazza di Sant’Agostino, chiamata “finestra sul mare”, nella quale ogni estate si svolge il festival teatrale e quello di Borgio, con la stupenda chiesa di San Pietro. Per raggiungere le borgate di Verezzi da Borgio, noi abbiamo utilizzato la macchina, l’abbiamo poi parcheggiata in un comodo parcheggio e girata a piedi. E’ possibile anche arrivarci da due sentieri che partono da Borgio, il percorso a piedi dura circa 40 minuti, ma è prevalentemente in salita. Una terza opzione è quella di prendere il bus apposito che copre la linea Borgio-Verezzi  (per info sugli orari chiedete all’ufficio del turismo).

Verezzi

  • lo stupendo Finalborgo, abbiamo camminato per una quindicina di minuti dalla stazione di Finale fino al borgo. Io vi consiglio di assaporarlo camminando con tranquillità, girando tra i piccoli vicoli, al fine di ammirare le belle piazzette e le affrescate e stuccate facciate delle case, di osservare i tanti negozietti e di fermarvi per un aperitivo nei tanti localini.
    Merita anche molto la salita, piuttosto ripida, fino alla Fortezza di Castel San Giovanni da cui si ammira una fantastica vista sui tetti e i campanili del borgo, con in lontananza il mare; molto bella infine è anche la basilica di San Biagio di cui si possono ammirare anche gli interni. Merita assolutamente anche con i bimbi una visita al museo archeologico.
  • il borgo storico di Villanova d’Albenga, borgo circondato dall’antica cinta muraria con la presenza di torri e due porte d’accesso. Il borgo è da visitare a piedi, camminando lungo le strette viuzze, al centro si trova un antico pozzo medievale; il paesino è inoltre ricco di diverse chiesette, a noi è piaciuta molto quella di Santo Stefano di Cavatorio.
  • Noli è un borgo marinaro caratterizzato da viuzze sovrastate da archi, torri e porticati. Luoghi ricchi di storia che, grazie anche a pannelli esplicativi situati vicino ai principali monumenti, danno informazioni sulla passata vita marinara. Da fare è la risalita dal centro paese fino al Castello di Monte Ursino, aperto in specifici giorni dell’anno.

    Vernazza

  • I bellissimi borghi delle Cinque Terre, i nostri preferiti Vernazza e Manarola, sono autentici gioielli, paesini colorati arroccati e perfettamente amalgamati con la collina. Potete raggiungerli via mare o con il comodo treno, forse l’opzione auto è quella più scomoda a nostro avviso soprattutto per i parcheggi.

   I trekking 

  •  La bellezza di Borgio Verezzi può essere pienamente colta percorrendo i tanti sentieri, alcuni assolutamente percorribili con i bimbi. Gli itinerari suggeriti sono 4, i sentieri natura, cultura, geologico e gli antichi percorsi rurali, la cartina dei percorsi la troverete all’ufficio del turismo. Noi ne abbiamo percorsi alcuni a tratti, ai bimbi è piaciuto molto, soprattutto cercare le “tracce” che segnavano la direzione del percorso.

    Verezzi

  • Uno di quelli che amo di più in assoluto è un trekking alle Cinque Terre, la possibilità di camminare a picco sul mare e godere di una vista stupenda, vi rimandiamo ad un sito dedicato, i sentieri 

Noli

 

I monumenti, le chiese e i musei:

Vernazza

Visitando i borghi e le varie borgate potrete trovare numerose chiese e monumenti interessanti con spesso utili pannelli descrittivi adiacenti alle opere.

A Finalborgo c’è il Museo Archeologico. Il museo è diviso in varie sale che ripercorrono i periodi storici del finalese, dando interessanti informazioni sul territorio e sugli insediamenti umani. Molto carino per i bimbi anche il possibile utilizzo in alcune sale di schermi con giochi interattivi sulle tematiche del museo. Presentando il biglietto delle grotte di Borgio Verezzi si ha un sconto sul prezzo dell’entrata.

Il Castello di Vernazza si trova su un costone roccioso dal quale si gode di un panorama superlativo, purtroppo gran parte del castello è andato distrutto, ma la struttura conserva ancora la torre, la quale è visitabile. Si devono affrontare un po’ di scalini per arrivare in cima alla torre, ma la vista spettacolare ripaga di tutta la fatica. Ingresso a pagamento non agibile con passeggini.

Noli

A Noli molto bella la chiesa di San Paragorio e il Castello di Monte Ursino che sorge su una collina sopra al borgo di Noli. Dal castello, sull’altura, si gode un bellissimo panorama, l’infrastruttura è parecchio danneggiata, ma consente di raggiungere il camminamento sulle mura. L’ingresso è a pagamento e in specifici orari e giorni.

 

 Le grotte

Molti conoscono le più famose grotte di Toirano, ma oltre a loro ci sono anche le bellissime Grotte di Borgio Verezzi, le grotte turistiche più colorate di Italia. Sono a 10 minuti a piedi dal centro di Borgio Verezzi.

Borgio Verezzi

Si possono esplorare con visite guidate che durano circa 50/60 minuti, la nostra guida, molto preparata, è stata anche molto brava a coinvolgere i nostri bambini. Le grotte sono uno spettacolo di colori, bianco, giallo, rosso sfumati in tantissime tonalità, vi sono laghetti naturali e tantissime formazioni che hanno le forme più insolite.
Si consiglia un abbigliamento comodo, scarpe chiuse e una maglietta manica lunga, la temperatura interna alla grotta è di 16 gradi tutto l’anno.
TRAGHETTO
Per un’escursione in Liguria particolare e speciale noi vi suggeriamo di prendere un traghetto e di vivere piccoli gioielli liguri via mare. Da Sestri Levante c’è la possibilità di prendere il battello e di scoprire via mare le bellezze delle Cinque Terre, di Portofino e di San Fruttuoso.
Noi soggiornando nella bellissima Sestri Levante, abbiamo fatto il tour delle Cinque Terre di mezza giornata che prevede la fermata, con discesa, a Vernazza di circa un’oretta e un giro panoramico, dal mare, per ammirare anche gli altri paesini.
Sul battello vengono fornite informazioni sulle località viste durante la navigazione, per maggiori info consultate il sito della compagnia che abbiamo utilizzato, http://traghettiportofino.it/

Cinque Terre

Le nostre indicazioni, come anticipato, vogliono solo essere spunti per invogliarvi a conoscere meglio una certa attrattiva e stuzzicare in voi la voglia di visitarla, nei prossimi giorni ancora Liguria e… seguiteci!
Francesca&Paolo

Castello di Pralormo: Messer Tulipano

Oggi vi portiamo al Castello di Pralormo in provincia di Torino a scoprire una fortezza medievale trasformata nel corso dei secoli in un’affascinante dimora, immersa in un bellissimo e curatissimo parco dove ogni anno, ormai da 19 anni, si tiene all’inizio della primavera Messer Tulipano, una romantica manifestazione che annuncia la fioritura di 90000 tulipani.

Dal 1999 la famiglia Beraudo di Pralormo, proprietaria del castello, ha dato vita a questo colorato, elegante e affascinante evento che non è solo caratterizzato dalla fioritura di un mare di tulipani, che vengono rinnovati nella varietà e nel progetto colore ogni anno, narcisi e muscari, ma anche da incontri e attività legate al filo conduttore dell’anno. Quest’anno l’argomento collaterale che anima il parco e gli spazi del Castello di Pralormo è “il parco si tinge di rosa”, rosa come elegante fiore, rosa come romantico colore.

Tema rosa che si ritrova nell’esposizione di rose, negli spazi espositivi e negli incontri curati dal Muses, l’Accademia Europea delle essenze di Savigliano, e nelle composizioni originali sparse nel parco del castello.

Il parco è veramente un tripudio di colori, perfettamente curato. Particolare che ci ha molto colpiti è anche l’attenzione rivolta alle esigenze di tutti i visitatori del parco, dagli adulti ai bambini, agli amici pelosetti che possono entrare al guinzaglio e trovare ciotole con acqua e crocchette lungo il percorso.castello di pralormo messer tulipano piemonte

Ma una giornata al Castello di Pralormo non è solo Messer Tulipano, sono infatti tante le attrattive che questo affascinante contesto offre, in primis una visita agli interni del castello, noi abbiamo fatto le due visite guidate possibili e sinceramente ve le consigliamo entrambe.

Si può scegliere fra un itinerario che permette la scoperta degli ambienti principali della vita passata quotidiana del castello, si parte dalle cantine, con botti e damigiane, per passare alla cucina, alle stanze dei domestici, sale da bagno, salotto e camere da letto. Tutte le stanze hanno molti mobili e utensili dell’epoca passata, questo grazie al fatto che il castello appartiene da moltissimi anni alla famiglia Beraudo di Pralormo che è riuscita a conservare accuratamente mobilio e suppellettili. La visita è solo guidata, ricche le spiegazioni della guida, e dura circa 45 minuti. L’altro itinerario prevede invece la salita ad una delle torri del castello, dove al giungere del terzo piano vi è una stupefacente collezione di trenini d’epoca, con 140 vagoni e 10 locomotive, ed un circuito dei treni funzionante che occupa tre sale. Oratore per nostra grande sorpresa lo stesso proprietario del castello, il Conte Filippo di Beraudo di Pralormo, che con grande competenza ha raccontato la storia di questo prezioso tesoro, trasmettendo la sua evidente e percettibile passione e conoscenza sui trenini. Gioco, ricordi, meccanica e storia fusi in un unico racconto. Anche questa visita è solo guidata e dura circa 45/60 minuti.

Nel parco del castello è possibile anche visitare la serra delle orchidee, la cappella, l’Orangerie, che ospita la mostra “il parco si tinge di rosa”, l’azienda agricola e il mercatino di prodotti locali, superlativo lo sciroppo di rosa damascena.

Vi è poi un ricco programma di eventi gratuiti per grandi e piccini, i miei bimbi hanno partecipato ad un carino laboratorio “la moda di un seme” a cura dell’associazione studio ArteNa, che si occupa di promuovere il contatto con la natura tramite svariate attività.

Per i piccoli visitatori è stata inoltre predisposta una zona ludica con trattorini a pedali e disegni da colorare, attività e giochi a cura della libreria La Farfalla di Snipe. Ma anche i grandi possono partecipare ad attività, incontri che si svolgono durante la manifestazione di Messer Tulipano, il programma nei week end è infatti ricco di tanti intrattenimenti.

Il parco del Castello di Pralormo offre anche un’area verde per riposarsi, per fare un picnic e trascorre così una divertente, rilassante giornata in famiglia. Una giornata in cui la bellezza della natura e dei suoi perfetti fiori e la bellezza della storia, del passato e dell’arte si amalgamano perfettamente.

 

  • Informazioni

Messer Tulipano 2018 si svolge tutti i giorni dal 31 Marzo al 1 Maggio, il Castello di Pralormo è visitabile invece per i visitatori singoli dal 31 Marzo 2018 al 1 Maggio tutti i giorni, successivamente dal 6 maggio al 25 Novembre solo di domenica (escluso agosto). Per maggiori e più esaustive info consultate il Sito ufficiale.

All’interno del parco del castello vi sono aree ristoro: ristorante e banchetti che offrono cibo locale.

Vicino all’ingresso del castello c’è un piccolo parcheggio gratuito che però si riempie velocemente, all’inizio della strada che porta al castello c’è un grande prato adibito a parcheggio che costa 2 euro per tutta la giornata.

Pralormo dista circa una trentina di km da Torino.

  • Consigli ed impressioni

La fioritura dei tulipani è appena iniziata, molti tulipani devono ancora sbocciare, sicuramente il prossimo week end Messer Tulipano sarà ancora più colorato.

La visita dell’interno del Castello di Pralormo non è possibile con i passeggini, consigliamo l’utilizzo di un marsupio per i bimbi più piccini.

La visita Il trenino del Conte è sconsigliata sotto i 6 anni, in realtà noi l’abbiamo fatta con il nostro cinquenne e a lui è piaciuta moltissimo, ci sono un paio di rampe di scale da fare a piedi, ma per un bimbo abituato a camminare non sono un problema, l’unica accortezza è un’attenzione a non fare toccare ai bimbi oggetti molto antichi e delicati. I miei bimbi sono abituati a frequentare musei e sanno che si guarda e non si tocca.

Non fatevi scoraggiare dalla pioggia, il parco non perde assolutamente il suo fascino con il cielo nuvoloso e sono tante le attività che si svolgono anche al coperto.

Per una visita completa vi consigliamo di passare almeno 5/6 ore al castello. Noi abbiamo prima visitato il parco e fatto un po’ di fotografie, tenete conto che al mattino appena aperto vi è sicuramente meno gente, poi abbiamo visitato il castello, successivamente mangiato nell’area pic nic, siamo poi saliti sulla torre ed infine abbiamo fatto un giro al mercatino.

In questa visita ci ha colpito molto la cura dei particolari, l’attenzione al visitatore, grande, piccolo o pelosetto, la cordialità del personale e l’estrema affabilità dei proprietari del Castello di Pralormo.

 

Se siete appassionati di parchi e fiori, vi consigliamo di leggere il nostro articolo su un altro bellissimo parco italiano invaso dalla tulipanomania: il Parco Giardino Sigurtà.

Francesca&Family