Famiglia tuttofare in viaggio

Viaggio in Toscana fra cantine e colline

Oggi ospitiamo nel blog Desi e il suo racconto sulle colline della Toscana, un racconto ricco di consigli su prelibatezze enogastronomiche.

Quando la mente torna ai viaggi fatti in Toscana, non posso non pensare ai momenti silenziosi in contemplazione, immersa nei suoi panorami, vere opere d’arte della natura da cui l’anima assorbe nutrimento.  

Ai gusti e ai profumi, ai vigneti e agli sterminati uliveti che avvolgono le sue colline, al mare che bagna le sue coste donando sapore unico ai suoi vini e ai suoi piatti. 

I nostri viaggi sono quasi sempre enogastronomici: ci piace assaporare.

È difficile coinvolgere sempre i nostri figli, quindi, da qualche tempo, le escursioni in tal senso, io e mio marito abbiamo deciso di farle per conto nostro pur di non rinunciarvi, come purtroppo stavamo facendo… Magari quando avranno superato l’adolescenza si aggregheranno spontaneamente.

Questo viaggio in Toscana lo abbiamo fatto in macchina ad agosto, durante le nostre ferie.

1° tappa

Il nostro primo obiettivo era tornare a Bolgheri, borgo con un castello medievale, dove Giosuè Carducci visse per un periodo: ci si arriva attraverso un bellissimo viale di cipressi. Abbiamo cenato all’enoteca Tognoni (prenotate prima) dove abbiamo gustato del cibo divino, vi esorto ad assaggiare il loro gelato al pistacchio a fine pasto… indescrivibile; abbiamo potuto finalmente sorseggiare il Sassicaia, vino prodotto esclusivamente nella zona.

Per accedere più facilmente al centro, vi consiglio di seguire le indicazioni che portano al parcheggio in un campo sportivo costeggiando le mura del borgo. Portatevi un po’ di monete per il parcheggio.

Dopo cena abbiamo dormito a Bibbona, sempre nell’entroterra, in un B&B, “La Locanda Etrusca”, dove avevamo già lasciato i bagagli nel pomeriggio. Borgo piacevole da visitare. 

Proseguendo verso la seconda tappa abbiamo fatto una deviazione: visita dell’Abbazia di San Galgano, circa a 30 Km da Siena. La leggenda narra che San Galgano si ritirò a vita eremitica e al culmine della sua conversione infisse nel terreno la sua spada allo scopo di trasformarla in una croce, ancora visibile protetta da una teca sul colle Montesiepi accanto all’Abbazia priva di tetto.

2° tappa

Abbiamo deciso di far base d’appoggio a Marina di Grosseto per goderci anche un po’ il mare, alloggiando al “Lola piccolo Hotel”, davvero molto pulito e comodissimo per la vicinanza alla grande spiaggia.

Essendo a pochi Km da Castiglione della Pescaia, abbiamo dato un’occhiata anche a questo borgo affacciato sulla costa.

3° tappa

La visita ad una cantina di zona era quasi d’obbligo: Tenuta Antinori “Le Mortelle”, posto molto suggestivo, immagino anche per chi non beve vino, e qui le parole si sprecano, lascio il posto alle foto. Vi consiglio, se passate in zona, di prenotare la visita con degustazione o, come abbiamo fatto noi, visita e pranzo davanti ad un panorama eccezionale. 

4° tappa

Montalcino, città del Brunello che naturalmente abbiamo assaggiato accompagnato ad una fiorentina mozzafiato, mangiata al “Re di Macchia”.toscana

 

Speriamo di tornare presto in zona, ci sono posti stupendi.

Testo e foto di Desi.

Per un altro itinerario fra cibo e cultura date un’occhiata al nostro articolo sull’Altopiano di Asiago.

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