Famiglia tuttofare in viaggio

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Londra con bambini. Attrazioni e consigli utili.

Londra: capitale multietnica, ricca di storia e di attrazioni. Facile da raggiungere, ideale per un weekend lungo o per una settimana intera!

Una meta senz’altro interessante, vicina e facilmente raggiungibile dall’Italia è LONDRA – ogni giorno ci sono innumerevoli compagnie low cost che arrivano giornalmente nella capitale inglese.

Vi raccontiamo il nostro week end lungo!

INFORMAZIONI PRATICHE su Londra

 

  • Trasporti: 
      • in base all’aeroporto in cui arrivate, verificate prima sul sito dell’aeroporto in cui atterrate, ma ci sarà sicuramente un bus/navetta che vi porta o in centro o alla prima fermata della metro utile.
      • per girare in libertà durante tutto il soggiorno conviene acquistare una “Oyster card“, ovvero una tessera di abbonamento per i mezzi pubblici. Acquistandone una per ogni adulto, i bambini fino agli 11 anni potranno salire gratuitamente sia sulla metro sia sui bus. Molto conveniente e comoda!
        Se la restituite alla partenza vi vengono anche restituiti i soldi della caparra(ricordatevene)!
  • Hotel:
    • In una città come Londra ci sono infinite opportunità di soggiorno. Verificate bene la zona però! Ultimamente il rischio di avere spiacevoli episodi di micro delinquenza è molto aumentato. Consiglio che sia il più possibile centrale!
    • Dopo molto cercare tra AIRB&B e hotel, abbiamo optato per la seguente soluzione che raccomando:

Hotel Travelodge London Central Southwark (202-206, Union St, London SE1 0LX)

Posizionato in una zona strategica, molto sicura, ad un minuto a piedi dalla metro Southwark e nelle vicinanze di London Bridge e dello Shard (il grattacielo più alto d’Europa disegnato da Renzo Piano), cui ci si può arrivare a piedi con una piacevole passeggiata passando dal Borought Market, un mercato coperto in cui trovare piatti cucinati sul momento di diverse culture e frutta fresca! Un tempio dell’alimentare in una location suggestiva vicino alla stazione dei treni.

  • Cibo:
  • A Londra puoi mangiare di tutto, tutti i tipi di cucine, anche se avete bimbi difficili sul cibo come i nostri, state tranquilli troverete sicuramente qualcosa di adatto. Se poi siete curiosi e volete provare cucine etniche, allora non avete che l’imbarazzo della scelta
  • Noi con i bimbi un po’ difficili sul cibo ci siamo affidati a ristoranti italiani che non mancano. Abbiamo trovato “Vapiano catena di ristoranti dove cucinano pasta sul momento, ok non è come quella cui siamo abituati in Italia, ma accettabile, soprattutto per i pupi. Poi abbiamo provato la cucina Thai ristorante “Supawan Thai Restaurant, la steakhouse italiana “Macellaio Rc Union Street ci siamo innamorati dei panpcakes dove abbiamo fatto delle fantastiche colazioni a Where the pancakes are e abbiamo fatto tappa anche da Bubba Gump Shrimp”.

 

Cosa visitare a Londra in 5 giorni con bambini

 

Giorno 1.

Arrivo nel primo pomeriggio, con la navetta bus da Stansted arriviamo alla stazione di Stratford dove prendiamo la metropolitana che ci porta in Hotel. Lasciati i bagagli, si parte di corsa verso il London Bridge, passando attraverso il colorato Borought Market (vedi sopra) e sotto lo Shard (è visitabile, consigliato in caso di bella giornata di sole). Abbiamo percorso a piedi tutta London Bridge Walk lungo la riva del Tamigi, passando di fronte alla HMS Belfast (nave da guerra ora attrazione turistica ancorata proprio sul Tamigi in pieno centro di Londra  visitabile) e siamo arrivati al Tower Bridge, attraversato il ponte e tornati dall’altro lato. Complice una bella giornata di sole è una passeggiata piacevole che consiglio perché permette di vedere molte attrazioni e ci si può fermare dove si vuole.

Giorno 2.

Giornata piovosa, quindi ci dedichiamo ad attrazioni al chiuso: abbiamo scelto il Natural History Museum, a mio avviso una meta imperdibile se avete bambini. Il museo è molto grande e ci si può trascorrere l’intera giornata vedendone sempre parti diverse: c’è la zona dedicata agli animali, una alla geologia, un’altra alla botanica. All’interno del bellissimo edificio, nella parte dedicata alla zoologia, sono presenti esemplari imbalsamati di dodo, panda, bozzoli, farfalle, rettili, pesci, dinosauri e moltissimi altri animali. Ma la zona che è piaciuta di più è quella dedicata ai dinosauri: non solo giganteschi scheletri, ma anche T-Rex che si muovono, giochi educativi, curiosità, filmati e pulsanti da schiacciare rende impossibile annoiarsi! 

 

 

Inoltre l’edificio è stato costruito nel 1870 e offre l’atmosfera perfetta per una visita entusiasmante, non a caso proprio qui sono state girate alcune scene dei film di Harry Potter!
Come per la maggior parte dei musei di Londra, l’ingresso al Natural History Museum è gratuito per tutti. Noi abbiamo passato qualche ora dentro e poi ci siamo spostati affianco al Natural History Museum dove si trova lo Science Museum. Il museo è strutturato in modo interattivo e accattivante e avrà mille spunti interessanti per i bambini! I bambini rimarranno incantati dagli aerei appesi al soffitto, e vedranno così tutta la storia dell’aeronautica dal primo aereo dei fratelli Wright, ai biplani della prima guerra mondiale, fino agli aerei più moderni. Abbiamo anche provato la simulazioni di volo (a pagamento). Anche lingresso allo Science Museum è gratuito.

Infine ci siamo spostati in metro all’Imperial War Museum, dove vengono illustrate la storia/gli avvenimenti delle 2 guerre mondiali e di altri conflitti, c’è anche una zona molto toccante dedicata alla Shoah. Non penso sia adatto per bambini sotto i 5 anni, ma è bene se sono in età più grande visitarlo con loro, cosicché possano capire l’orrore che il genere umano è in grado di fare e non si dimentichi la storia. L’esposizione è molto ampia e ben collocata, mezzi ed oggetti, per lo più provenienti dalla prima e seconda guerra mondiale. I piccoli conosceranno da vicino i carri armati, sottomarini e aeroplani.

Giorno 3

Giornata fredda e piovosa, ma non potevamo mancare una delle mete obbligatorie per chi visita la città: la Torre di Londra che offre un percorso molto interessante. Per secoli è stata la dimora dei re e delle regine inglesi e ancora oggi si distingue da ogni punto di vista. La torre è ricca di curiosità sulle sue prigioni e sulle misteriose morti dei detenuti, tra i quali ad esempio una delle mogli di Enrico VIII, Anna Bolena. Per i bambini è una visita perfetta, tra le mura, le torri merlate, i cannoni e le armature. Stimola la loro curiosità e fa vivere in prima persona l’affascinante storia del Regno Unito.

Nel biglietto d’ ingresso è compreso anche un tour guidato dai Beefeaters, ovvero i guardiani, che ogni mezz’ora partono per la visita, di un’oretta, all’interno della torre. Il tour è interamente in inglese, ma all’entrata del palazzo abbiamo preso le audio guide anche in italiano che anche per i bimbi sono perfette. Non bisogna farsi scoraggiare dalla fila che si trova spesso davanti ai gioielli della corona, scorre molto in fretta e i bambini potranno vedere con i loro occhi una corona e uno scettro che sembrano appena usciti da una fiaba. La visita complessiva dura circa 4 ore.

Terminata la visita siamo andati a piedi verso il centro della City: Piccadilly Circus, Saint Paul Cathedral, Trafalgar Square. Le attrazioni sono molte, immancabile una tappa nei negozi come Hamleys, il negozio di giocattoli più famoso di Londra (7 piani di giocattoli), dicono essere il più grande e fornito negozio di giocattoli al mondo. L’aria che si respira è allegra e spensierata, nel periodo natalizio poi è mozzafiato. Si possono trovare giocattoli di tutti i tipi, dai classici Lego all’immancabile Harry Potter, dai giocattoli più divertenti a quelli educativi… insomma il posto perfetto dove far divertire i bambini! Per gli adoratori dei mattoncini colorati, un altro indirizzo imperdibile è il Lego Store a Leicester Square: il negozio Lego più grande del mondo su due piani.Londra

Infine immancabile visita a King’s Cross station, per vivere la magia di Harry Potter e vedere il famoso binario 9 e ¾, fare una photo con la sciarpa di Grifondoro con il carrello che attraversa il passaggio nel muro!

Giorno 4.

Un’altra attrazione da vedere gratuitamente con i bambini è il cambio della guardia davanti a Buckingham Palace o al Castello di Windsor. Online è facile trovare i cambi della guardia aggiornati giorno per giorno: consiglio di andare molto prima l’orario perché c’è molta gente.

Dopo aver assistito al cambio della guardia abbiamo passeggiato verso Westmister, il parlamento inglese e il Big Ben (in restauro almeno fino al 2022), attraversato il Tamigi e ci siamo ritrovati di fronte al London Eye, una delle più famose attrazioni di Londra, situato lungo il Tamigi vicino al Big Ben, è attualmente la ruota panoramica più alta d’Europa e visitata da 3,5 milioni di turisti l’anno.

Londra
Il giro completo dura circa trenta minuti. Sono consigliati i biglietti online che, con un minimo di sovrapprezzo, fanno saltare la fila. Il London Eye si trova nel parco South Bank dove ci sono altre attrazioni e giostre per i bambini, ci si può spendere tranquillamente mezza giornata.

A Londra inoltre ci sono molti parchi, se siete fortunati e trovate una giornata di sole quello di Hyde Park è quello che consiglio perché nonostante ci si trovi in una metropoli come Londra, camminando per questo parco si è in mezzo alla natura. È infatti molto grande, quasi 142 ettari, in cui è possibile andare in bici, fare una gita in barca o in pedalò sul laghetto. Il parco ospita tante specie animali in libertà ed è possibile prenotare dei percorsi a cavallo assistiti da fantini esperti.

Sul lato ovest del parco, dentro i Kensigton Gardens, si trova il Diana Memorial Playground, il più famoso parco giochi di Londra con un’enorme nave pirata.

 

Giorno 5.

Siamo ripartiti con l’aereo molto presto. Abbiamo preso un hotel vicino all’aeroporto, cosa che consiglio nei casi come il nostro con partenza all’alba.

Riassumendo i suggerimenti su Londra

A Londra ci si possono spendere tranquillamente anche 2 settimane e trovare cose nuove da fare ogni giorno. Noi coi 2 bimbi di 5 e 6 anni abbiamo pianificato il percorso descritto sopra, ma in base ai gusti si possono vedere tante altre cose. Per avere un esempio consiglio di guardare le attrazioni include con il London Explorer Pass – così da poter scegliere come organizzare la vostra visita- e se prendere il Pass risparmiate anche sul prezzo delle singole attrazioni!

Esempio di attrazioni che troverete: Coca-Cola London Eye, 1 Day Big Bus or Golden Tours London Hop-On Hop-Off Tour, The London Dungeon, Tower Bridge Exhibition, Westminster Abbey, Hampton Court Palace, Madame Tussauds, Kensington Palace, Thames River Cruise 24 Hour Hop-On-Hop-Off Sightseeing Tour, DreamWorks Tours Shrek’s Adventure, Shakespeare’s Globe Exhibition and Theatre Tour, SEA LIFE London Aquarium, HMS Belfast, St.Paul’s Cathedral, Royal Botanic Gardens, Kew, Planet Hollywood, Wembley Stadium Tour, Royal Observatory Greenwich, Chelsea FC Stadium Tour, Cutty Sark, Churchill War Rooms, Royal Albert Hall, etc..

Un altro mezzo di trasporto da tenere in considerazione è uno degli autobus del “Sightseeing Tours“; autobus scoperti con audioguide che permettono di muoversi per la città e visitarla al tempo stesso, seduti comodi sui seggiolini. La maggior parte dei tour per la città possono essere prenotati online e offrono itinerari specifici per le famiglie. Senza dimenticare che si può collegare insieme al battello sul Tamigi.

Stefano

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Visitare la Foresta Nera con bambini. Come risparmiare con la Hoch Schwarzwald Card

La Foresta Nera nella Germania sud occidentale è un luogo ricco di fitte foreste, di variopinti e caratteristici paesini e di attrazioni divertenti, oggi Rubina ci racconta come  risparmiare in un questa magica terra.

In questo blog ci sono diversi post sulla Foresta Nera ma voglio dare il mio contributo a chi ha il desiderio di viverla con i bambini in primavera cercando di risparmiare qualcosa senza privarsi del divertimento.

Innanzitutto vi consigliamo di pernottare per almeno due giorni in una delle 500 strutture che offrono la card “Hoch Schwarzwald card”, una tessera personale che permette l’ingresso gratuito a 100 attrazioni nella regione.
Noi ne abbiamo approfittato per rilassarci in uno splendido complesso di piscine e scivoli vicino al Titisee (Badeparadies), per fare un giro in battello sullo stesso lago e con il trenino attorno ad esso.
Il giorno seguente è stato dedicato al divertimento: siamo saliti in cima ad una montagna con la seggiovia e siamo scesi a tutta velocità con lo slittino (Naturalpark Sudshwarzwald) e nel pomeriggio siamo stati in un parco di divertimenti arricchito dalla presenza di animali locali visibili in ampi spazi tra le varie attrazioni (nella località di Oberried).
visitare le Foresta Nera
I parchi sono piaciuti molto a tutta la famiglia ma senza la card sarebbe stato davvero dispendioso visitarli. Le attività gratuite proposte sono moltissime anche in inverno visto che la Foresta Nera è località sciistica.
Prima di avviarci alla visita dei paesi lungo la Strada dei Vini in Alsazia, abbiamo trascorso una giornata ad Europa Park che consigliamo poiché è più vivibile rispetto a Disneyland Paris, è molto bello visivamente e curioso visto che è dedicato alle nazioni europee, è divertente per grandi e piccini e infine, grazie all’applicazione scaricabile, si è sempre aggiornati sul tempo da trascorrere in coda e si evita di perdere tempo prezioso.
E’ il paradiso di chi ama gli ottovolanti ma le attrazioni sono davvero molte e per tutti i gusti. L’attrazione da non perdere? Il Voletarium!!! Stupendo!!!
Consiglio di giungere al parco circa un’ora prima dell’apertura per potersi divertire durante le ore più tranquille della giornata. Noi abbiamo pernottato all’Highway hotel che consigliamo per la vicinanza al parco e per l’ottima colazione (86 Euro in 4 tutto incluso).visitare la Foresta nera
Spero di esservi stata utile, buon viaggio!
Rubina
Foto e testo di Rubina
Cercate altri spunti su un otr in Germania, allora non perdetevi il nostro articolo Foresta Nera, castelli e Legoland con bambini
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Bali con bambini. Cosa fare e dove dormire

Ospitiamo nuovamente Michela nel blog e il suo fantastico viaggio a Bali in Indonesia, un’isola nota per i suoi numerosi templi, le sue montagne vulcaniche, i paesaggi mozzafiato sulle famose risaie.

Come sempre in ritardo, ma  vi racconto quello che è stato il nostro viaggio a Bali, atteso da tanto e meraviglioso!!!

Bali ci era rimasta nel cuore nel 2006, quando avevo scelto a caso la destinazione del nostro viaggio di nozze: un posto che non conoscevo, il primo viaggio lungo della mia vita, un luogo che non ho mai dimenticato negli anni per la sua bellezza e la sua gente.
Abbiamo volato a novembre con Turkish via Istanbul: forse la miglior compagnia con cui io abbia mai viaggiato (Emirates no, non l’ho ancora provata :D). Voli perfetti, tanti gadget soprattutto per i bambini, non mi soffermo sul cibo perché devo ancora digerire i noodle della colazione…
Quello che tutti mi chiedono, balinesi compresi, è “come ho trovato Bali dopo tutti questi anni”. L’ho trovata ovviamente CAMBIATA.  Meno bella? No. Molto più turistica? Assolutamente si.
Bali è e rimane il mio posto del cuore, con i suoi templi, la sua natura e la sua gente. Si è persa un po’ quella magia che ho trovato la prima volta che siamo atterrati a Denpasar, lo sguardo perso nelle risaie, i locali nei templi. Ho trovato tanta gente, tanto traffico, tanto turismo “assassino”, ma ho ritrovato, lì in mezzo, i balinesi sorridenti, la cultura, la bellezza di quest’isola che non smetterà mai di affascinarmi.
Il nostro itinerario a Bali non prevedeva giornate al mare: non ne avevamo tempo, non era la nostra priorità, e soprattutto credo che non sia la meta ideale per fare mare. La corrente è forte, non adatta ovunque alla balneazione soprattutto con i bambini. Mi è bastato il mio tentativo non riuscivo di fare surf 15 anni fa!
DOVE DORMIRE A BALI
Abbiamo diviso le nostre 9 notti a disposizione tra Seminyak, nella parte Ovest dell’Isola, e Ubud. A Semyniak abbiamo dormito alla Mayaloka Villas, che consiglio assolutamente: con quello che a Roma spendiamo per un b&b ci siamo presi una villetta con piscina privata, ingresso e salotto tutto aperto (bagno compreso!!!),  l’unica stanza ad avere 4 pareti era la camera da letto. Albero di frangipani nel giardino e un profumo meraviglioso tutto intorno.
Le altre notti le abbiamo passate a Ubud, al Bidadari, bellissimo, più costoso e forse esagerato negli spazi. Ma qui il salotto aperto dava sulla foresta, e la sera rimanere nel buio a guardare le stelle con il rumore del fiume è stato qualcosa di indimenticabile.
COME MUOVERSI A BALI
DRIVER: consiglio assolutamente di contattare un driver dall’Italia. Potete costruire l’itinerario come volete, sono gentilissimi e vi accompagnano ovunque. In genere propongono degli itinerari già pronti, ma per esperienza non hanno problemi a modificare e assecondare le vostre esigenze di orari/posti da voler visitare. Noi abbiamo fatto tutto con Krisna Hardtoo, lo trovate su facebook. Parla italiano, gentilissimo, assolutamente non invadente, e onestissimo con i prezzi. Due cose da considerare: i prezzi sono veramente molto bassi. Una guida privata, per mezza giornata (circa sei ore), prende circa 35 euro totali. Altra cosa meno bella: considerate IL TRAFFICO. Gli spostamenti non sono lunghi, ma il traffico è terribile e si perdono ore.
Per gli spostamenti all’interno di Semyniak abbiamo usato Grab, una applicazione simile a Uber, STRACOMODA. Avevo comprato una sim all’aeroporto e con internet attivo, è stato semplicissimo muoversi. Non mi sono avvicinata all’idea di noleggiare un’auto… guidano come i pazzi, io personalmente non ci proverei!
A Ubud invece non è consentito l’uso di Grab e di tutti i taxi “online”: ci si muove solamente con i taxi locali, che trovate ad ogni angolo della città. Ovviamente si contratta ogni santa volta.
CIBO
A Bali si mangia benissimo. Riso (nasi goreng) e noodle sono deliziosi, così come il pesce, gli involtini e le verdure. Ci sono ristoranti per tutte le tasche.
QUALI ESCURSIONI FARE A BALI
Con Krisna avevo prenotato due escursioni partendo da Seminyak e due da Ubud.
Da Seminyak abbiamo visitato TanahLot, il tempio sul mare, non è consentito entrarci ma è bellissimo da fotografare (peccato la tanta, tanta, troppa gente) e Taman Ayun, quello che ci ha un po’ meno entusiasmato, anche se è stato una bella passeggiata.
E poi Uluwatu, un meraviglioso tempo in cima a una roccia, con una passeggiata dal panorama mozzafiato, fate attenzione alle scimmie che qui sono davvero invadenti e rubano ogni cosa.
Di ritorno ci siamo fermati alla spiaggia di Padang Padang, meta famosa per i surfisti, dove dopo una scarpinata all’ingiù (e una conseguente risalita dove a momenti schiatto) vi ritrovate in una spiaggietta bellissima, una bancarella balinese di birre, una di pannocchie e una di magliette. Una sorta di baretto, e nient’altro. Merita la visita, andateci sul presto perché già verso le 17 cominciano a togliere tutto.

Da Ubud abbiamo visitato le risaie (che sono diventate meta gettonatissima, con un’altalena ogni 50 metri, che è una roba palesemente turistica ma volare li sopra è una figata); Goa Gajak, la grotta dell’elefante, tempio molto bello ma non visitatelo nelle ore calde perché è tutto sotto lo schioppo del sole; la monkey forest, dove siamo tornati per due volte perché mia figlia adorava le scimmie che la abitano, che a differenza di quelle di Uluwatu si fanno abbastanza i cavoli loro e passeggiano tra la gente; e il Sukawati art market, dove ho comprato l’impossibile tra souvenir, quadri, sarong e statue di legno intagliato. Qui i prezzi sono molto inferiori rispetto al mercato di Ubud, che è enorme e comunque bello da visitare, tutto all’interno di un palazzo e pieno, pieno, STRAPIENO di roba.

Bali

Tempio Tanah Lot

Entrambe le città sono belle da girare a piedi: Semyniak è più caotica, le distanze maggiori e serve un taxi per alcune zone. Molti australiani, molti europei, tanto tanto turismo e tanti negozi di marchi famosi. Ubud completamente diversa, caotica anche lei, ma più intima, più negozietti artigianali, merita assolutamente qualche giorno.

Bali

Tempio Taman Ayun

Bali è piena di centri massaggi, ne abbiamo fatti parecchi, compresa mia figlia di 9 anni. In un bel centro, un massaggio balinese costa circa 10 euro a testa, dura un’ora ed è una meraviglia. Idem scrub natural, massaggi ai piedi, ecc.
Siamo partiti con una valigia e tornati con tre valigie, tanta bellezza negli occhi e con la voglia di tornarci, prima o poi, una terza volta!
Michela
(foto e testo di Michela)
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Auschwitz Birkenau: consigli di visita senza e con bambini

“Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario”    Primo Levi

 

Non abbiamo trovato parole più vere per raccontarvi questa visita, questo viaggio nella memoria.

Da anni progettavamo una visita a questi campi, per svariati motivi il progetto non era mai andato in porto.

A Dicembre 2019 complice una vacanza a Cracovia, decidiamo che visiteremo anche Auschwitz Birkenau, facendoci non poche domande essendo un viaggio insieme ai nostri bimbi di 6 e 9 anni. 

Il Campo di Auschwitz-Birkenau

Il museo-campo di concentramento nazista Auschwitz-Birkenau si trova nella città di Oswiecim, a circa 70 km da Cracovia. Sono due campi distinti che distano tra di loro circa 2.2 km, in origine i campi erano 3, ma Monowitz è andato completamente distrutto.

L’ideologia nazista era: odio per il comunismo, per gli Ebrei, per la democrazia e autoaffermazione della superiorità tedesca sulle altre.

La creazione del campo fu all’inizio fatta per sopperire all’aumento del numero di polacchi arrestati dalla polizia tedesca e la conseguente saturazione delle carceri. Negli anni 1940/41 i tedeschi procedettero allo sfollamento degli abitanti del quartiere di Oswiecim, dove venne creato il campo, e di quelli di otto paesi vicini, internarono gli ebrei (circa il 60% della popolazione residente) mentre i restanti polacchi vennero inviati a campi di lavoro in Germania.

La locazione del campo, nel centro dell’Europa, fece si che crebbe a dismisura, portando a 3 suddivisioni:

  • Auschwitz I (12-20 mila deportati)
  • Auschwitz II Birkenau (90 mila internati), dopo aver evacuato i residenti e abbattuto le loro abitazioni in questo luogo nacquero i principali strumenti di distruzione di massa: le camere a gas.
  • Auschwitz III Monowitz (11 mila prigionieri), di cui non rimangono resti.

Come già detto all’inizio vennero deportati prigionieri polacchi, politici, rappresentanti intellettuali, dissidenti ecc, il primo trasporto avvenne il 14 giugno 1940. Ad essi fecero seguito anche i Rom (zingari) e gruppi di prigionieri provenienti dai paesi occupati, qui venivano registrati e marchiati con un numero.

Dal 1942 il Campo iniziò a svolgere una seconda funzione, divenne il centro di sterminio degli Ebrei in Europa, semplicemente per il fatto di esser ebrei, l’età, il sesso non aveva importanza. La maggior parte degli arrivati considerati non abili al lavoro dai medici delle SS venivano immediatamente uccisi nelle camere a gas.
Auschwitz

 

Auschwitz Birkenau, le nostre emozioni

La nostra visita ad Auschwitz è stata fortemente voluta, è uno di quei luoghi che sai di voler vivere e vedere, ma che nello stesso tempo “temi”, più i km verso la metà diminuivano e più sentivamo un nodo salire in gola.
Siamo arrivati ad Auschwitz Birkenau sotto una pioggia ghiacciata, un vento gelido ci ha accompagnato durante il nostro “viaggio nella memoria”. Impossibile non pensare al freddo patito dagli internati, con gli zoccoli ai piedi e quella leggera uniforme di cotone.
Ci siamo spesso chiesti, in questi mesi prima del viaggio, se fotografare, pubblicare e raccontare questa giornata, ma poi la risposta è arrivata dalla nostra guida polacca, il bisogno di non dimenticare, di documentare e raccontare ciò che è successo con la triste consapevolezza che oggi c’è gente che torna a dire che l’olocausto, i campi di sterminio non siano mai esistiti.
Alcuni luoghi non siamo riusciti a fotografarli, alcune stanze, con le scarpette dei bimbi, sono stati un pugno allo stomaco troppo forte.

Auschwitz va accarezzato, come si accarezza un oggetto di cristallo, con delicatezza e cura, è un luogo in cui i muri, la terra che calpesterete parla, racconta una storia, una triste storia che va ricordata e rispettata…

Le mie emozioni

Nella visita ad Auschwitz credo di essere entrata cercando di contenere le tante emozioni, cercando di tenere lontano quel senso di angoscia, ma poi inizi lentamente ed in silenzio a camminare e tutto cambia.

Le valigie, le valigie hanno portato ad un mio lungo respiro… Tante valigie accatastate, tante vite, tante speranze… Su quelle valigie c’era la speranza di un ritorno, a grandi lettere compare sul lato nome e cognome e la data di nascita… Una vita che attende di tornare alla normalità, che crede di poter vivere ancora… Le scarpette dei bambini hanno riempito i miei occhi di lacrime, 230000 bambini deportati ad Auschwitz, tanti piedini che hanno abbandonato le loro scarpette per un destino atroce: divisi dai loro genitori, uccisi o usati per esperimenti. Come può una madre non avere una fitta al cuore al solo pensiero di lasciare i propri figli in quell’inferno. Ma Auschwitz è anche una foto, una foto con uomini e donne in fila davanti ad un uomo, un uomo che sentenzia sulla tua vita. La sua ombra parla: la mano va a destra verso una ciminiera che fuma…

E poi si arriva a Birkenau sotto una neve gelata che ti schiaffeggia il volto, volevo visitare quei luoghi con il freddo, sentire quel freddo, immaginare QUEL freddo…

Oltrepassato il cancello di Birkenau nella mia mente iniziano a proiettarsi delle immagini…quel treno lo vedo che si ferma lì sul binario morto, sento i cani che abbaiano, le urla dei tedeschi e vedo i volti spaesati, impauriti, sento le urla delle madri a cui strappano i figli, vedo l’inferno. Cammino lungo il percorso piano, in modo delicato, sentendo il bisogno di rispettare quella terra… Quella terra che custodisce vite interrotte, pianti, paura, incredulità e orrore…Dimenticare?! Dopo aver varcato la scritta Arbeit Macht Frei, dimenticare sarà impossibile…

Auschiwitz Birkenau: 3 tipi di visita

Partiamo con il dire che visitare in autonomia Auschwitz è completamente gratuito, ma è obbligatoria la prenotazione tramite il sito ufficiale,  bisogna registrarsi (il biglietto è nominativo e all’ingresso verrà chiesto anche il documento) e scegliere l’orario di entrata. I posti sono limitati, perciò prenotate per tempo. Se non trovate più posto o non avete fatto il biglietto on line provate a chiedere se ci sono ancora posti disponibili all’ufficio informazioni quando arrivate al Campo. Ricordiamo che la prenotazione on line va effettuata almeno 5 giorni prima della visita e aggiungerei il prima possibile visto che i posti sono ad esaurimento.

Un’altra opzione è la visita a pagamento con la guida ufficiale del campo che si prenota sempre dal sito ufficiale scegliendo la lingua desiderata e l’orario, il costo è 60 pln (circa 14 euro) e dura circa 3 ore.

Un’ultima opzione è comprare il pacchetto proposto da guide fuori dal campo che partono solitamente da Cracovia e nel costo è compreso anche il bus, i costi sono sui 165 pln a persona (40 euro).

Noi abbiamo deciso di non far visitare ai bimbi il Campo (poi vi dirò la mia opinione dopo la visita) perciò abbiamo optato per due viste separate di noi adulti, io ho fatto la visita guidata in italiano alle 11.45, mio marito ha fatto la visita libera alle 9. Le nostre considerazioni dopo la visita sono che l’ideale sarebbe unire entrambe, fare prima una visita libera di un’oretta abbondante e poi la visita guidata. La visita guidata è indispensabile per sapere e capire bene tanti dettagli che vedrete nei vari blocchi, ma essendo guidata non è possibile vedere tutto con calma.

Auschwitz Birkenau: cosa si vede durante la visita guidata

La visita del campo parte da Auschwitz, l’ingresso è nell’area parcheggio auto. Per entrare serve il biglietto e un documento di identità, si può entrare 15 minuti prima del proprio orario. Si passa sotto il metal detector e se avete una borsa con voi verrà controllata, si possono portare borse o zaini con grandezza massima di 30x20x10. Si va verso l’entrata del campo, se avete visita guidata vi vengono fornite apparecchio e cuffia per ascoltare la vostra guida, si attende prima dei tornelli la chiamata con il cartello del vostro tour. Il tour inizia dalla famosa e toccante frase Arbeit macht frei, si visita l’interno di alcuni blocchi, i forni crematori e le zone più significative (il muro delle fucilazioni, delle impiccagioni, le prigioni…).

Nel campo e nel terreno limitrofo vennero trovati dopo la liberazione migliaia di oggetti appartenenti agli Ebrei condotti allo sterminio. Questi oggetti oggi sono esposti nell’ex campo Auschwitz I, nei diversi blocchi troviamo: 80.000 scarpe, circa 3800 valigie, circa 12.000 pentole, 40 kg. di occhiali, capelli, scialli, protesi, ecc…Si possono fare foto e girare filmati ovunque tranne nella sala con i capelli (blocco 4) e nei sotterranei del blocco 11.

L’esposizione del museo illustra lo sviluppo del processo di sterminio degli Ebrei, l’arrivo sulla banchina ferroviaria del campo, la selezione da parte dei medici delle SS fino alla morte nelle camere a gas, il tutto ben rappresentato dagli oggetti e dalle fotografie esposte nei blocchi. Tanti i particolari esposti dalla guida che permettono di comprendere a pieno il luogo e quello che milioni di persone, di tutte le età, hanno dovuto subire. Finita la visita a Auschwitz si prende la navetta gialla gratuita nel parcheggio e si visita il campo di Birkenau a 2,2 km di distanza (la guida vi darà l’orario per trovarsi al cancello).

Nel campo di Birkenau si visita la zona dove sorse la prima camera a gas, detta casetta rossa, poco distante la seconda camera a gas, detta casetta bianca, camere a gas entrambe distrutte all’avvicinarsi dei russi, i forni crematori, anche essi distrutti, alcune baracche, il binario ferroviario morto sul quale furono realizzati i trasporti dei detenuti e la fossa comune trovata dopo la liberazione del campo. La visita qui è più veloce, non ci sono controlli di biglietti e le baracche sono proprio lasciate come erano all’epoca.

Per comprendere bene il luogo bisogna visitare entrambi i campi, sono tanti i tristi dettagli che accompagneranno questa toccante visita che, come ha più volte detto la nostra guida, va fatta per non dimenticare e per diventare anche noi sentinelle della memoria.

Auschwitz Birkenau con i bambini

La direzione del museo sconsiglia la visita ai bambini al di sotto dei 14 anni, tuttavia rimane una scelta personale se portare o meno i propri figli.

Noi come detto precedentemente abbiamo scelto da casa di non farli entrare, ma strada facendo, dopo aver visto noi Auschwitz, abbiamo deciso di visitare tutti e 4 Birkenau.

I nostri bimbi hanno quasi 7 e 9 anni sanno cosa sia la Shoah e sanno cosa sia successo a milioni di ebrei, polacchi, comunisti, rom ed omosessuali in quel periodo, lo sanno grazie alla sensibilizzazione fatta a scuola, ai nostri racconti, ai viaggi fatti e ai libri illustrati letti insieme. Racconti con parole semplici, senza particolari, ma veri. L’immaginazione degli eventi nei bambini non è la nostra, noi le atrocità dell’olocausto le abbiamo lette su libri dettagliati, viste con immagini, film e video, pensando ad Auschwitz vediamo nella nostra mente quelle barbarie. I bimbi immaginano lo sterminio con il loro vissuto e con la purezza della loro ingenuità.

Questa piccola parentesi per dire che ad Auschwitz e soprattutto a Birkenau fa molto ciò che tu sai, l’emozione che c’è dietro a quei capelli tagliati: il dolore, il terrore, la paura e l’umiliazione che doveva provare quella persona. Non ci sono immagini crude o filmati.

Per questo dopo aver io terminato la visita guidata siamo entrati insieme a Birkenau, abbiamo parlato di quel vagone che terminava lì il suo percorso, visitato le baracche con i letti a castello dove per ogni letto dormivano anche 10 persone, immaginato il freddo e la tristezza di essere imprigionati lì solo perché considerati “diversi”. I bimbi hanno ascoltato e fatto domande, cercando un perché che noi non siamo riusciti a dare…

In un periodo storico in cui spesso, sempre più spesso, si parla di diverso, di noi e loro, dove tutto è sdoganato e dove tutto può essere messo in discussione, anche le emozioni di chi quell’atroce periodo l’ha vissuto sulla propria pelle, credo sia doveroso parlarne, anche ai bambini, certo sempre con il rispetto e la sensibilità dell’età.

Nelle visite guidate i bimbi che visitavano i campi erano in realtà abbastanza numerosi, fascia di età direi comunque scolare dai 6 in su. Tutti assolutamente in silenzio, molto attenti e rispettosi del luogo.

Con il senno di poi farei fare la visita guidata di Auschwitz ai miei bimbi?! A quello di 9 anni sì, temevo scene crude o parole troppo forti da parte della guida, invece devo dire che sono stati raccontati i fatti con semplicità e un linguaggio soft, non so se perché presenti bimbi, ma dal mio punto di vista niente di troppo forte.

Per me in autonomia entrambi l campi possono essere visti con bimbi in età da primaria, evitando il blocco 4, sottinteso che i bimbi devono essere preparati e rispettosi del luogo.

Due libri illustrati consigliati per bambini:

L’albero di Anne e Otto. Autobiografia di un orsacchiotto.

Potete vedere insieme anche il video La stella di Andra e Tati, sulle sorelle Bucci.

Concludendo, serietà e rispetto per i luoghi è l’unica regola comportamentale che il buon senso suggerisce, evitiamo di fare selfie sui binari o nei forni (cosa per altro vista) che sono per giunta proibiti, ma non stupitevi di trovare tanti ignoranti che lo faranno comunque!

Riconoscere l’orrore è il primo passo per fermarlo!

Cit.

Francesca e Paolo

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Nell’organizzare un viaggio in Polonia leggete anche il nostro articolo Cracovia e dintorni in cinque giorni.

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Cracovia e dintorni in cinque giorni con bambini

Ogni anno ci piace visitare durante il periodo di Natale una città d’Europa, quest’anno la scelta è caduta su Cracovia, una ricca e antica città del sud della Polonia.

Vista dalla torre del municipio

Ad ottobre troviamo un volo ad un costo contenuto, circa 65 a testa, con Wizz Air, un diretto con partenza da Torino il giorno di Natale.

Cracovia è una città facilmente raggiungibile dall’Italia e coperta dalle principali compagnie low cost. La città è tranquillamente visitabile a piedi, 4 le zone più turistiche: Stare Miasto (la città vecchia), la zona del Wawel, Kazimierz (il quartiere ebraico) e Podgorze (zona dell’ex ghetto di Cracovia), a queste zone si possono aggiungere quelle un po’ più distanti, raggiungibili con bus, Nowa Huta (quartiere del boom socialista), Plaszow (luogo in cui si trovava il campo di lavoro durante la seconda guerra mondiale) e Kleparz.

Rynek Glowny

Cracovia ha superato ampiamente le nostre aspettative, è una città intrisa di storia, con tanti edifici antichi, ricca di tantissime leggende e tradizioni, ha molte ed antiche chiese ed un centro storico a misura d’uomo e di bambino.

Cracovia è anche una città che custodisce un lungo periodo buio caratterizzato dall’invasione tedesca, dal nazismo, dalla persecuzione del popolo ebraico e da un socialismo che ha portato tante privazioni e ha fortemente provato il popolo polacco. Tutte le guide locali nei loro racconti hanno spesso sottolineato le crudeltà e barbarie del nazismo in Polonia, ma anche la fine di un triste periodo e la nascita di una nuova sottomissione da parte della Russia.

Collina del Wawel

Cracovia ci è sembrata una città sicura, rispettosa delle regole, con tanto di tram che si fermano per far passare i pedoni, e pulita.

Un luogo intriso di storia, arte, cultura e divertimento, assolutamente da visitare.

Cracovia in cinque giorni, l’itinerario:
  • Primo giorno: arrivo a Cracovia, noleggio auto, cena e hostel
  • Secondo giorno: visita della piazza Rynek Glowny e delle sue bancarelle natalizie, tour guidato della città vecchia e della collina del Wawel con Cracow Free Tour, pranzo nel quartiere ebraico, tour guidato nel quartiere ebraico Kazimierz e nell’ex ghetto a Podgorze, visita al Museo delle illusioni, cena nei banchetti in Rynek Glowny
  • Terzo giorno: visita ad Auschwitz Birkenau e al museo sotterraneo Rynek Underground, cena nel quartiere ebraico.
  • Quarto giorno: visita della Farmacia sotto L’Aquila, piazza degli eroi del ghetto, Cattedrale e Drago di Wawel e basilica di Santa Maria, salita sulla Torre del Municipio, visita al Collegio Maius, visita alle miniere di sale di Wieliczka, cena a Wieliczka.
  • Quinto giorno: visita della fabbrica di Schindler, giro per il quartiere di Podgorze (siti che testimoniano l’ex ghetto), visita di ciò che rimane del campo di lavoro di Plaszow

Della nostra visita ad Auschwitz Birkenau, dei musei e delle mete che ricordano la persecuzione degli ebrei polacchi, dei vari quartieri di Cracovia e delle miniere di sale di Wieliczka vi parleremo meglio in singoli articoli perché da soli valgono un lungo racconto, perciò mettete subito un like alla nostra pagina per non perderli ;).

Locale nel quartiere ebraico

Dove e cosa mangiare a Cracovia

La cucina polacca a noi è piaciuta molto, i piatti sono soprattutto a base di verdure e carne, si trova anche tranquillamente più di un piatto vegetariano nel menù.

Pierogi

Zuppe, pierogi, zapiekanka e bigos i piatti da provare. Il bigos è uno stufato da carne con cavoli e crauti, i pierogi, ravioli di pasta con vari ripieni (carne, formaggio, verdure e frutti), la zapiekanka è un grosso panino farcito con formaggio, funghi, alcune verdure (il nostro con peperoni, crauti e cetrioli) e condito con ketchup. Fra le zuppe, la Zurek, una zuppa con salsiccia e uova, o quella tipica di barbabietole.

Ristoranti consigliati dalla nostra guida polacca e alcuni provati da noi:

Ristoranti in centro: U Babci Maliny, Morskie oko, Pod Wawelem

Ristoranti quartiere ebraico: Sasiedi, Restaurancja polska, Marchewka z groszkiem, noi abbiamo fatto un’ottima colazione al Barfly lunch bar in Jozefa 15.

Costi

Cracovia può essere ancora definita una meta low cost. La città è servita da diverse compagnie a basso costo che permettono di trovare un volo ad un prezzo molto accattivante. Noi nel periodo di Natale abbiamo speso per un diretto poco meno di 300 euro in 4 con un bagaglio da 10 kg in stiva aggiunto.

Per dormire abbiamo scelto un Hostel con bagno privato nella zona di Kazimierz, a 5 min a piedi dalla Vecchia Sinagoga, costato 115 euro per 4 notti in 4. Moon Hostel New offre camere semplici, ma pulite, con cucina in comune e parcheggio privato a pagamento (30 pln al giorno).

Al ristorante mangiando 4 piatti, primo o secondo con contorno, bibite, birra e acqua, caffè o dolce abbiamo speso circa 20/25 euro a pasto. Mangiare nei banchetti all’aperto un panino costa decisamente meno, per esempio lo zapiekanka, panino tipico, nella zona di Kazimierz siamo sui 2 euro.

Abbiamo noleggiato l’auto per tutti i giorni di permanenza per 120 euro con assicurazione completa, noi l’abbiamo noleggiata per visitare comodamente Auschwitz e la miniera di sale con i bambini. Se siete in due o visitate solo Cracovia i mezzi pubblici costano veramente poco.

Cracovia

Street food

Consigli pratici per visitare Cracovia con bambini

  • Volo per Cracovia

Tante le compagnie low cost che operano su Cracovia, l’aeroporto di Balice si trova a circa 10 km da Cracovia. Per raggiungere Cracovia potete usare il bus, treno, taxi o noleggiare un auto.

Se viaggiare con compagnie low cost: scaricate l’app della compagnia sul cellulare al fine di salvare le vostre carte di imbarco e non pagare quelle cartacee al bancone del check in.

  • Moneta e documenti

A Cracovia basta la carta d’identità, la moneta è lo Zloty (pln), il valore medio è 1 euro= 4,14 Pln. Per il cambio vi suggeriamo di farlo in città negli uffici del cambio per usufruire dei migliori tassi di cambio. Carte di credito accettate comunque ovunque, solo American Express alcune volte non è stata accettata

  • Clima e abbigliamento

Le temperature a dicembre sono state abbastanza buone, certo fa freddino, siamo sui 4-2 gradi di giorno, ma se ben vestiti si riesce tranquillamente a visitare la città a piedi. Il tempo non è stato sempre clemente, sporadiche piogge ci hanno accompagnati in questi 5 giorni e il sole non si è mai fatto vedere. Vi consigliamo un abbigliamento con intimo termico, pile o maglioni pesanti, giacca pesante, pantaloni felpati, cappello, guanti e sciarpa.

  • Spostarsi a Cracovia

Io sponsorizzo assolutamente il mezzo più economico ed ecologico: i piedi. Per me una città va vissuta perdendosi per le sue vie e per i suoi angoli poco turistici. Il tragitto dalla città vecchia al quartiere ebraico si compie in circa 30 minuti a piedi, perciò assolutamente fattibile anche con i bambini. Se invece intendete visitare quartieri più lontani, tipo Nowa Huta occorre prendere il bus. Noi abbiamo noleggiato l’auto per poter visitare con più semplicità Auschwitz e le miniere di sale con i bimbi, ottimizzando anche i tempi, ma esistono bus e treno che portano in entrambi i luoghi o spendendo un po’ di più si possono fare i tour guidati con pullman privato che partono da Cracovia.

  • Libri consigliati:

-Il farmacista del ghetto di Cracovia: il racconto autentico del farmacista Tadeusz Pankiewicz che decise di rimanere nel ghetto di Cracovia e di narrare ciò che successe in quel tragico periodo. Lo trovi qui su Amazon

-Le leggende di Cracovia: una raccolta di autentiche leggende di Cracovia, perfetto anche per i bimbi. Lo trovi qui

  • Noleggio auto:

Noi abbiamo avuto un problemino con una compagnia locale prenotata su internet (non esisteva più), per fortuna il noleggio era tramite broker che ci ha totalmente rimborsato il noleggio della nuova vettura (che costava il doppio) e il disagio con uno sconto su un futuro noleggio. Il nostro consiglio è di scegliere una compagnia internazionale e di verificare andando sul sito la prenotazione. Noi lo facciamo sempre, una volta che non l’abbiamo fatto abbiamo avuto questa risolvibile, ma spiacevole esperienza. Aggiungo che in caso di vicende analoghe è sempre utile filmare e fotografare il tutto.

Prossimo articolo, la nostra visita ad Auschwitz e Birkenau con tutte le informazioni che noi avremmo voluto sapere prima di partire!

Francesca

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Cercate altre città europee da visitare? Leggete i nostri articoli su Budapest, Parigi o Basilea.

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Sleddog in Piemonte, escursione in slitta trainata da cani

Oggi ospitiamo nel blog Marianna e la sua esperienza speciale vissuta nelle montagne piemontesi: un’escursione sleddog. Un’emozionante escursione in cui si conduce una slitta trainata da cani nordici.

Correre sulla neve con l’aria fresca che ti sfiora il viso, immergersi nella tranquillità della natura, creando un rapporto speciale e in sintonia con i cani che ti accompagnano lungo “il breve viaggio”: un’esperienza antica ed unica.

Ma veniamo al racconto di Marianna…sleddog

Il 3 gennaio 2020 io e mio marito partiamo per la nostra gita a Sestriere, una rinomata meta invernale piemontese a 2000 mt s.l.m. nelle Alpi Cozie, ci aspetta un’escursione tanto voluta: lo sleddog.
Avevamo acquistato il biglietto on-Line con l’agenzia The husky experience, l’agenzia ha 3 campi base: uno a Sestriere, uno a Pragelato ed uno a Cervinia.

Abbiamo raggiunto il luogo in auto, da Torino ci vuole circa un’ora e mezza di viaggio. Il campo base del Sestriere si trova in Via Sauze, a fianco alla Telecabina Fraiteve. A 200 mt dal campo base, in zona Rabbieras, c’è un grande parcheggio a terrazze.

Il biglietto per un adulto costa 80 euro per un’ora di attività e comprende 10/15 minuti di teoria, dove le guide insegnano i comandi base e spiegano come fare con la slitta a superare salite, curve e discese e poi inizia la pratica con i cani per una durata di circa 40-45 minuti.
Lo sleddog può essere fatto anche con ragazzi e bambini, il costo per il giro base dei ragazzi, con peso di almeno 30 kg max 50 kg, è pari ad euro 60 euro, invece il giro turistico per i bambini, all’interno della sacca della slitta, è pari ad euro 40.
Il costo non è economico, ma l’esperienza è unica e fantastica, un’emozionante escursione durante la quale sei tu in autonomia a condurre la slitta trainata dagli huskies, accompagnato comunque sempre da esperti istruttori. Il capofila è l’istruttore musher che guida tutti gli ospiti in fila nel percorso che si snoda su 3 km.
Luca e il suo staff ti fanno vivere la montagna, la natura e il cane da slitta come uno stile di vita, un ritorno al passato quando le slitte erano un mezzo di trasporto per gli abitanti del nord durante il freddo e nevoso inverno.
Lo sleddog è uno sport ed un po’ di fatica la si fa soprattutto in salita, quando bisogna aiutare i cani a trainare la slitta.

L’agenzia che abbiamo usato noi utilizza per questo tipo di esperienza solo huskies purosangue che si fanno coccolare e accarezzare per quanto tempo desideri. I bambini creano subito uno stupendo rapporto con gli animali e si sono affascinati nello scoprire tutti i nomi dei diversi cani. L’abbigliamento consigliato per lo sleddog è giacca a vento, guanti, pantaloni da sci e scarponi da montagna o doposcì

sleddog

Noi abbiamo continuato la nostra gita pranzando in un posto molto caratteristico, a 30 min. da Sestriere, al Lago Laux nel ristorante che si affaccia proprio sul lago, luogo meraviglioso per la location e fantastico per il cibo.sleddog
Il pomeriggio lo abbiamo trascorso in Val Chisone ad Usseax, considerato uno dei borghi più belli d’Italia per i suoi murales.

Una giornata splendida vissuta in pieno contatto con la natura e con gli animali.

Marianna

 

(testo e fotografie di Marianna)

Foto 1 e 2 acquistate dal fotografo dell’escursione

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Relax in formato famiglia: le terme di Premia

Voglia di farvi coccolare dalle acque calde delle terme e da massaggi rigeneranti? Allora venite con noi in un piccolo angolo di relax nel Verbano Cusio Ossola.

Chi ha figli sa però che non è facile trovare strutture termali che accettino anche la presenza dei bambini. Capisco la necessità degli adulti di avere spazi di quiete senza il dolce rumore dei bambini, ma è anche bello concedere momenti di relax alle famiglie con figli 🙂

Quando navigando in rete sono approdata sul sito delle terme di Premia non ho potuto far altro che cercare la prima domenica libera per andare a provare con mano questo magico luogo.

Le Terme di Premia si trovano a Premia (VB) nella Valle Antigorio nel nord del Piemonte.
La struttura ha impianti termali curativi e ludici, dispone di piscine termali interne ed esterne, un centro benessere e un’area riservata a trattamenti estetici.

Le terme sono situate a 810 mt slm, sono incastonate nel verde della vallata circondata dalle montagne. Un luogo immerso nella natura e nella tranquillità che in l’inverno permette di rilassarsi in costume avvolti dai vapori dell’acqua calda circondati, se si è fortunati, dalla neve.

Le acque della sorgente sgorgano ad una temperatura di 44 gradi, le temperature delle piscine variano da 32° a 36°. Le acque sono classificate come ipertermali solfato calciche indicate nelle crenoterapie inalatorie e nella balneoterapia.

Cosa offrono le Terme di Premia

-Piscine termali

Area sia per adulti sia per bambini (i bimbi possono accedere solo a certe vasche):

  • Piscine termali interne ed esterne, idromassaggi, getti d’acqua cervicali e plantari
  • Area bimbi con scivoli e giochi per i piccoli ospiti
  • Percorsi vascolari
  • Zona relax

E’ possibile acquistare diversi tipi di pacchetti orari: dalla giornata intera, a 4 ore a 2 ore

-Centro benessere

Area solo per adulti:

  • Area secca con sauna finlandese, bio sauna, sauna di fieno, vasca di reazione, docce emozionali, vasca kneip
  • Area umida con bagno alle erbe, bagno di vapore con thalasso, calidarium, vasca di reazione, wasseparadise
  • aree relax: soggiorno relax con cromoterapia, tisaneria

-Messaggi e trattamenti

  • vari tipi di massaggi singoli e di coppia e trattamenti estetici

-Area terapeutica

  • Cure inalatorie, cura balneoterapica, cure flebologiche

Il centro termale è convenzionato con il Servizio Sanitario Nazionale

Una giornata alle terme di Premia

Per accedere alle piscine occorre presentarsi alla Reception e pagare il biglietto di entrata. Qui si riceve un braccialetto elettronico che permette l’entrata e l’uscita dagli spogliatoi (cauzione di 5 euro), l’orario di entrata viene registrato al tornello e regala 30 minuti di tolleranza rispetto al pacchetto orario acquistato. Oltre al braccialetto alla reception viene fornito un braccialetto con le chiavi di un armadietto e una cassetta di sicurezza.

Dopo esservi cambiati, occorre fare la doccia prima di entrare in vasca (sono proprio prima dell’entrata).

Nel grande edificio interno si respira un’aria di relax e calore grazie soprattutto alla struttura calda ed accogliente con il soffitto di legno e grandi e luminose vetrate. Appena entrati troverete la grande piscina interna suddivisa in più e differenti vasche. Subito sulla sinistra una vasca poco profonda per i bimbi, 60 cm di altezza e 32 gradi, un’altra con acqua termale a 32 gradi e profondità di 120 cm e una zona con vasca di un’altezza di 120-135 cm e una temperatura di 35°. Tutte queste sono vasche consentite anche ai bambini.

Vi è poi una zona idromassaggio, per gli over 14, con acqua a 36 gradi, 5 lettini ad idrogetto, 8 sedute con idromassaggio e 2 getti per massaggio cervicale. Nell’edificio si trova inoltre un percorso vascolare con due vasche rettangolari con pavimento di ciottoli, una con una temperatura di 20° e una di 30°, ottime per la riattivazione della circolazione e per defaticare le gambe.

Tutto intorno alle vasche vi sono sdrai per rilassarsi e attaccapanni per appendere accappatoio o asciugamano.

Un corridoio interno permette di uscire dall’edificio ed accedere alla grossa vasca termale esterna stando comodamente a mollo nell’acqua. Nella piscina esterna vi sono 4 postazioni per massaggio verticale e 3 postazioni per getti cervicali. In estate oltre alla grande vasca vi sono una vasca poco profonda per bambini, una vasca con 4 lettini sommersi e 4 docce termali.

Terme di Premia e Bambini

Le terme di Premia sono assolutamente Family Friendly, con uno occhio di riguardo e attenzioni per i bambini.

Appena entrati sulla sinistra troverete una vasca per bimbi con acqua bassa, sui 60 cm, ad una temperatura di 32°,  giochi e scivolo. Data la poca profondità, la vasca è perfetta anche per bimbi molto piccini e che non sanno ancora nuotare. La vasca si trova proprio vicino a due addetti alla sicurezza che vigilano sulle vasche, gli stessi addetti forniscono per gli ospiti braccioli, tavolette e tubi galleggianti.

In estate c’è un ulteriore vasca esterna esclusiva per i bimbi, nel bar troverete un piccolo angolo gioco per bimbi e i bagni sono dotati di fasciatoi.

Ho visto anche famiglie che hanno avuto la possibilità di portare all’interno (vicino agli sdrai) il passeggino per i bimbi più piccini, dopo aver lavato le ruote.

Dormire vicino alle terme di Premia

Le terme sono convenzionate con tutte le strutture ricettive della zona, sul loro sito, nello specifico nell’area Turismo e territorio, trovate l’elenco completo delle strutture suddiviso per paese, le strutture più vicine alle terme sono quelle di Premia.

Soggiornando presso una struttura convenzionata si ha diritto allo sconto del 10% sui servizi da listino (escluse PROMO e pacchetti famiglia).

Consigli utili sulle Terme di Premia
  • Indumenti necessari: occorre portare costume, cuffia, ciabatte, accappatoio o asciugamano. All’interno delle docce troverete comodi dispenser di bagnoschiuma.
  • Il centro termale offre un servizio di bar con bevande e cibi freddi: insalate, panini, toast o piatti dietetici. Al bar ci si può andare tranquillamente in accappatoio, per un pranzo con 2 toast, una piadina, un panino e due bottigliette d’acqua abbiamo speso meno di 20€.
  • Di fronte alle terme trovate un ampio parcheggio gratuito.
  • Per maggiori informazioni, costi o per acquistare i pacchetti consultate il sito ufficiale delle Terme di Premia

terme di Premia

Concludendo ho trovato le terme molto pulite, personale cordiale e attento alle esigenze del cliente. Abbiamo trascorso una giornata veramente divertente e rilassante per tutta la famiglia, provare per credere!

E ricordate che vicinissimo alle terme di Premia si trovano gli stupendi Orridi di Uriezzo e la cascata del Toce, direi un bel mix per organizzare uno stupendo week end in questa vallata!

Francesca

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Torino in un giorno con bambini: i musei imperdibili

Complice un’amica in visita a Torino ne ho approfittato per dedicare il week end alla scoperta della mia città.

Torino è per me una città ricca che richiede come minimo un lungo week end per essere assaporata. Vi avevo già dato consigli nell’ articolo, Torino: cosa vedere e fare in tre giorni, oggi vi volevo consigliare in particolare due musei degni di nota, per me obbligatori, se siete in visita a Torino: il Museo nazionale dell’automobile e il Museo Egizio.

Museo nazionale dell’automobile di Torino

Il Museo è stato fondato nel 1932 ed è uno dei musei di carattere tecnico scientifico più conosciuti al Mondo, tanto da essere inserito nel The Times come uno dei 50 migliori musei al Mondo. Dopo un ottimo lavoro di restauro nel 2011 e un continuo processo di miglioramento, grazie anche al supporto delle nuove tecnologie digitali, il Museo è oggi un ottimo esempio di valorizzazione del patrimonio automobilistico italiano ed internazionale e luogo con forte valenza educativa, didattica e scientifica.

L’esposizione è molto ben organizzata, interattiva e coinvolgente, il museo è veramente ricco di reperti impeccabili. La collezione ha al suo attivo oltre 200 automobili originali, di ben 80 marche differenti, ripercorre la storia dell’automobile partendo da fine Ottocento e arrivando fino ai giorni nostri. Storia dell’automobile che non è solamente il racconto di un mezzo di trasporto, ma la storia degli avvenimenti concomitanti con quel determinato veicolo. Rombanti motori che, grazie a scenografie spettacolari e precise, vengono contestualizzati con il loro periodo storico.

Il Museo dell’automobile si trova a 10 minuti a piedi dalla fermata della metro Lingotto o 30 minuti a piedi da piazza Vittorio Veneto, basta infatti fare una piacevole passeggiata dal centro lungo il fiume Po, affiancando il Parco del Valentino e il Borgo Medievale, per arrivarci.
Il Museo costa 12 euro, 10 se avete qualche tessera per la riduzione (noi avevamo quella socio coop), i bimbi con un adulto pagante pagano 5 euro.

Per una visita calcolate almeno 2 orette e ricordate che non bisogna essere assolutamente un super amante delle 4 ruote per apprezzare questo straordinario museo. Piacerà anche ai bambini?! Assolutamente sì! 

Museo Egizio

Il museo Egizio è il più antico museo di antichità egizie del Mondo, secondo per importanza solo a quello del Cairo. Fondato nel 1824 custodisce una ricchissima collezione di reperti egizi, una raccolta sorprendente di statue, papiri, sarcofagi, mummie, suppellettili di vita quotidiana.

Visitare il Museo Egizio è sempre stupendo, un vero viaggio nella bellezza della cultura egizia, essendo della Provincia di Torino ho avuto la fortuna di poterlo visitare molte volte, apprezzando nelle diverse fasi della mia vita aspetti e particolari differenti e di vederlo rinnovato grazie al restyling del 2015.Torino con bambini

Il biglietto d’entrata costa 15 per gli adulti e 1 per i bimbi fino a 14 anni, con il biglietto potrete usufruire di audio guide e mappe tipo caccia al tesoro per i bambini.

Noi abbiamo deciso di fare la visita guidata per bambini a tema amuleti, visita comprensiva anche di un laboratorio didattico finale. La visita guidata è molto ben strutturata, interessante e piacevole per i bambini. Le visite per famiglie cambiano ogni mese e hanno un costo aggiuntivo di 10 euro a persona (anche gli adulti pagano).

La visita guidata con laboratorio l’ho trovata adatta per bimbi dai 4/5 anni in su, dura circa 2 ore e occorre seguire il percorso con il gruppo. A mio avviso, bimbi molto piccini potrebbero non apprezzarla e annoiarsi di fronte a spiegazioni storiche e dettagliate della cultura egizia. Con bimbi sotto i 4 anni consiglio la visita libera che permette di soffermarsi su alcune sale rispettando i tempi dei bimbi. Qui potete consultare e prenotare le visite tematiche proposte.

I piani su cui si sviluppa il museo sono quattro. Si parte dal piano -1 dove trovate biglietteria, guardaroba (a pagamento), un ricco shop e la storia del Museo. Continua poi al secondo e primo piano, nelle sale di questi piani vi segnalo la presenza di diversi resti umani, ben segnalati nella mappa data all’entrata (se non avete intenzione di vedere o far vedere ai bimbi mummie umane o animali potete tralasciare questi reperti). La visita si conclude al piano 0 con la Galleria dei Re e il Tempio di Ellesija

Laboratorio sugli amuleti

Grazie alla prenotazione on line si saltano le file, cosa assolutamente che vale i 2 euro di prevendita soprattutto nei weekend di forte affluenza. Basta presentarsi all’entrata con il biglietto stampato, nell’orario indicato, per entrare.

Ricordate che dentro il museo non si possono portare zaini.

Consigli utili su Torino in un giorno con bambini
  • Per chi visita Torino per la prima volta consiglio una bella passeggiata per il suo centro con tappe nelle piazze più famose: San Carlo, Castello e Vittorio Veneto. Torino è ricca di storia e i Savoia hanno lasciato tracce e monumenti per tutta la città.
  • Se cercate in centro un parco giochi per bambini vi segnalo l’area giochi nei Giardini Reali inferiori, dietro all’Auditorium Rai in via Rossini.
  • Se avanzate tempo potete visitare in Piazza Castello anche Palazzo Reale, Galleria Sabauda, Armeria e Cappella della Sacra Sindone e i giardini reali. La prima domenica del mese l’ingresso è gratuito.

    Giardini Reali

Dove mangiare a Torino in un giorno con bambini

Vi suggerisco due locali:

  • Per un pranzo tipico piemontese da provare la Piola di Alfredo in via Sant’Ottavio 44, aperta anche la domenica. Una piccola tipica piola, nel centro della città, che prepara i migliori piatti della cucina locale: peperoni in bagna cauda, tomini al verde, acciughe al verde, plin, bonet… Prenotazione fortemente consigliata perché è piccino il locale.
  • Altra opzione i ristorantini di Eataly a Lingotto, c’ è vasta scelta di piatti e prodotti di qualità, l’unico problema è la possibile coda, soprattutto nei week end, ma basta lasciare il nome, fare un giro per i negozi (pieni di bontà nostrane) e tornare.

Entrambi i locali sono adatti a chiunque, non hanno aree gioco per bimbi, ma sono posti dove si mangia proprio bene e anche piatti tipici!

Se cercate strutture invece con area gioco bimbi vi segnalo il Benvenuto Family Restaurant in via Caraglio, Casa del Quartiere Barrito in via Tepice o i Vitelloni Ristogrill in corso Giacomo Matteotti.

Torino in un giorno con bambini

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Francesca

Stati Uniti occidentali. California del Nord

Quando si cita la California si pensa subito allo Yosemite, alla Death Valley, a San Francisco e Los Angeles e poco si parla della California del Nord. Una zona invece che ospita luoghi fantastici, “da cartolina”, ancora poco battuti dal turismo di massa.

Nel nostro viaggio itinerante negli Stati Uniti e nel Canada occidentale abbiamo deciso di saltare le più famose attrazioni della California (in realtà già viste una decina di anni fa) per scoprire luoghi meno conosciuti, ma che valgono assolutamente una visita.

Per tutte le informazioni pratiche con tappe, costi e consigli vi rimandiamo al nostro articolo Stati Uniti e Canada occidentale.

Ma partiamo dall’inizio, atterrati a San Francisco e presa la nostra auto a noleggio ci siamo diretti a nord verso Sausalito. Prima di raggiungere la città abbiamo percorso il Golden Gate Bridge e ci siamo fermati, subito dopo il ponte, nel piazzale per le foto panoramiche di rito al Golden Gate e allo Skyline di San Francisco.

Sausalito è una pittoresca cittadina nella Baia di San Francisco dalla quale si gode di una bella vista della città (raggiungibile in bici o ferry da San Francisco). La città è caratterizzata da un piacevole lungomare, da quasi 500 case su palafitte (a nord di Sausalito) e da ville stupende sulla sua collina.

Dopo un pranzo rifocillante e una breve passeggiata iniziamo veramente il nostro on the road in terra americana. Imbocchiamo la Route 101, sarà questa la strada che ci accompagnerà per gran parte del nostro viaggio!

I paesaggi che scorrono sotto ai nostri occhi sono un alternarsi di verdi prati, vigneti (siamo infatti vicini alla Napa Valley), ranch con mucche e cavalli al pascolo e foreste di altissime sequoie.

Le più alte e millenarie sequoie al Mondo, così imponenti e fitte (da non far filtrare il sole sulle strade che si snodano nel suo interno), si trovano proprio qui, nella California del Nord. La costa è caratterizzata invece da piccoli paesini con case di legno colorato che si affacciano su scogliere a picco sull’Oceano, faraglioni e lunghe spiagge di sabbia fine.

Come potete immaginare i paesaggi sono veramente belli, gli scorci da fotografare sono assolutamente da cartolina. Ma si sa, l’Ovest degli Stati Uniti è una terra speciale, unica, dove la natura è stata ampiamente generosa

Ma ora vediamo nei dettagli ogni singola principale tappa.

Cosa visitare nella California del Nord


🌎 Mendocino

Avete presente le scogliere di Cabot Cove della Signora in Giallo, il famoso telefilm degli anni 70? Ecco, si trovano proprio qui e non nel Maine, in particolare la serie è stata girata a Mendocino e nei suoi dintorni. La casa della signora Gessica Fletcher, Blair House, si trova in Little Lake Street 45110, ed ora è un B&B.

Il paesino è caratterizzato da un intervallarsi di curate case in legno con le tipiche staccionate bianche, un’alta scogliera sull’impetuoso oceano e da storiche Water Tower in legno. Un luogo veramente grazioso.


🌎Point Cabrillo Lighthouse

A Nord di Mendocino, tra Point Arena e Cape Mendocino, si trova uno scenografico faro, Point Cabrillo Lighthouse, a picco sulla scogliera. Per raggiungerlo occorre parcheggiare la macchina nel parcheggio del centro visitatori ed intraprendere una passeggiata a piedi. Due possibili percorsi: un tragitto più veloce di circa 10 minuti sulla strada battuta, a sinistra del centro visitatori, o un sentiero più lungo e stretto in mezzo alla vegetazione, calcolate circa 30 minuti, a destra del centro visitatori. Noi vi consigliamo assolutamente il sentiero lungo, qui oltre godere di una bella vista sulla costa si possono ammirare cervi che pascolano e California Ground Squirrel.

Nello State Historic Park si trova il citato faro (aperto dalle 11 alle 16), tre case restaurate, una adibita a museo e due a strutture ricettive, e il Marine Science Acquarium. Nell’insenatura adiacente al faro inoltre vive una piccola colonia di foche, fate silenzio e osservatele mentre giocano nell’acqua, sono stupende.


🌎Fort Bragg

Situata nella Contea di Mendocino a circa tre ore e mezza da San Francisco, Fort Bragg può essere il luogo perfetto per dormire una notte e visitare le principali attrazioni della zona.

A Fort Bragg si trova, vicino al MacKerricher State Park, la famosa Glass Beach. Questa spiaggia è caratterizzata da innumerevoli pezzi di vetro lavorati dall’acqua dell’oceano, pezzetti dovuti ad una discarica chiusa negli anni ’60. Sinceramente pensavamo a qualcosa di più significativo, ma vale comunque una visita. Degno di nota è anche il Noyo Headlands Park che con i suoi sentieri costeggia tutta la costa. Un luogo piacevole dove passeggiare vicino a meravigliose scogliere, promontori e calette sull’oceano, un luogo genuino e selvaggio dove i più temerari riescono a fare il bagno nelle acque gelide dell’oceano.

Da dicembre a maggio qui è possibile osservare anche le balene grigie, dalla città partono diversi tour organizzati per avvistarle da vicino.


🌎Avenue of the Giants

Nella contea di Humboldt si trova l’ Avenue of the Giants, una scenografica strada panoramica a due corsie lunga circa 31 miglia, che entra proprio nel cuore dei boschi di sequoie. Occorre lasciare la Highway 101 e prendere la 254 Avenue of the Giants Southern Entrance (dopo Garberville) e percorrerla fino all’entrata Nord.

Lungo il percorso incontrerete sentieri che si addentrano nel bosco, piccoli paesini che offrono attività con le sequoie, pannelli esplicativi vicino agli alberi più anziani e alti.


🌎Praire Creek Redwoods State Park

Il Praire Creek Park è un parco statale a circa 50 km da Crescent City. E’ un luogo con una vegetazione molto variegata e particolare, il clima mite, le piogge invernali e le nebbie estive hanno permesso infatti la sopravvivenza di un’ecosistema unico. Sulla costa lunghe spiagge sabbiose accompagnano l’entrata in bellissime foreste di Costal Redwoods, nell’entroterra boschi di Giant Sequoia si mescolano con prati verdi in cui pascolano liberamente alci Roosevelt.

Nel parco si respira proprio un’aria speciale, camminando per i sentieri si ha un po’ la sensazione di trovarsi in una scena di un film d’avventura o di mistero, non per niente nel Fern Canyon è stata girata proprio una scena di Jurassik Park 2. Sarà la ricca, rigogliosa e sproporzionata vegetazione, la presenza di alberi enormi e felci alte come persone, la poco luce filtrata attraverso gli alberi, ma più volte ci siamo voltati per vedere che nessuno ci inseguisse :).

Un luogo veramente piacevole per adulti e bambini, da dedicarci anche due giorni, la bellezza di questi parchi è proprio la possibilità di esplorarli a piedi, di camminare in mezzo ad una natura straordinaria.

Vi suggeriamo di partire dal centro visitatori per decidere un percorso di visita. La Newton B. Drury Scenic Parkway che attraversa il parco vi permetterà di rimanere stupefatti dalla grandezza delle sequoie, addentrarsi poi in un sentiero che si snoda nel bosco dà la sensazione di sentirsi veramente piccoli, piccoli di fronte a questi bestioni della natura. Nei prati vicino al centro visitatori è facile vedere le alci di Roosvelt o cervi.

Per arrivare invece all’oceano e visitare il Fern Canyon occorre prendere la Davison Road.

Questo piccolo parco offre dei sentieri per conoscere da vicino sia la sequoia della California sia la sequoia gigante. I sentieri sono un po’ per tutti i tipi di camminatori, molti sono anche a misura di famiglie, e permettono di passeggiare con il naso all’insù e con un occhio vigile per vedere qualche animale selvatico del bosco. Nel parco è possibile infatti avvistare orsi, cerbiatti, cervi e alci Roosevelt.

Noi abbiamo percorso il Foothill Trail, il Circle Trail e il Cathedral Trees Trail, se avete poco tempo potete fermarvi al Big Tree Parking e fare pochi passi per vedere il maestoso Big Tree, un albero di oltre 87 metri e con 1500 anni portati benissimo.


🌎Crescent city

Crescenty City è l’ultima cittadina visitata prima di entrare in Oregon, una cittadina di mare che si affaccia sull’Oceano. Un luogo tranquillo con localini, un faro molto romantico, un’ampia spiaggia e uno stupendo parco giochi che ha fatto innamorare i nostri bimbi.

Battery Point Lighthouse è un edificio del 1856, aperto da aprile a settembre, visitabile in modo autonomo o con visite guidate. La caratteristica più originale è che è raggiungibile a piedi solo con la bassa marea. Attraversando la spiaggia, quando le acque si ritirano, vi è un sentiero fra le rocce che porta al faro che sorge su un’isoletta. 

A pochi passi dal faro, nel Beachfront Park, vi è un bellissimo playground per bambini, con torrette, ponti sospesi, percorsi ad ostacoli, un’area con tavolini e panche per mangiare e servizi igienici.

Dove dormire nella California del Nord

Due strutture utilizzate che ci sentiamo di consigliare per pulizia, gentilezza del personale e colazione sono:

  • a Fort Bragg: Harbor Lite Lodge
  • a Crescent City: Oceanview Inn and Suite

 

Informazioni pratiche sulla California del Nord:

California del Nord

  • Il Golden Gate Bridge si paga solo in entrata a San Francisco (venendo da Nord) e solo con telepass, non è possibile in contanti. Se dovete perciò prendere il ponte venendo da Nord fatelo presente quando noleggiate l’auto.
  • Sausalito può essere raggiunta da San Francisco da comodi traghetti che partono dal molo 41 (zona Fisherman’s Wharft).
  • Le strutture ricettive sulla costa sono abbastanza carucce. Il consiglio è di sceglierle con molto anticipo e preferire quelle che offrono nel prezzo la colazione (calcolate che fare una colazione americana in 4 costa circa 30 euro).
  • Lasciatevi una mezza giornata per camminare lungo la scogliera e fermarvi su una spiaggia a fare pranzo o merenda, è un’esperienza veramente da provare.
  • Se avanzate tempo visitate, deviando un po’ a est di Geyserville e lasciando momentaneamente la US 101, la zona di Castiloga nella Napa Valley. Noi l’avevamo visitata in un precedente otr. Qui troverete l’Old Faithful Geyser of California, terme e bagni di fango, cantine e vigneti. Un’ottima zona per una giornata di relax.

Francesca&Paolo

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Idee regalo per viaggiatori

Avete amici, compagni, mariti o moglie grandi amanti di viaggi e vi capita spesso di non sapere cosa regalare a compleanni o eventi particolari, tipo per Natale 😉 ?!

Abbiamo stilato in questo articolo un po’ di idee regalo per viaggiatori, oggetti soprattutto utili e carini, necessari per qualsiasi tipo di viaggio e fattibili un po’ per tutte le tasche 🙂

Cosa, per noi, non deve mancare a casa e nella valigia di un viaggiatore?

Idee regalo per viaggiatori dai 5 ai 20 euro
  • Taccuino di viaggio

Un amante di viaggi ha sempre un suo taccuino dove scrivere i suoi pensieri, gli itinerari, cose da fare, indirizzi utili. Sono tantissimi i taccuini e i diari di viaggio veramente carini, vi segnaliamo alcuni modelli che abbiamo utilizzato personalmente.

  1. Molaskine travel Journal, 5 sezioni tematiche da compilare, tanti adesivi per personalizzare le pagine, spazio per foto.
  • Le Nasute, una agenda per scrivere i propri racconti di viaggio con indicazioni prestampate e pagine libere.
  • Travelogue, un cartonato con all’interno un diario di viaggio e 8 cartine grattabili con paesi, città e stati.
  • Porta passaporto,

Noi troviamo comodo utilizzare un porta passaporti dove tenere a portata di mano i passaporti di tutti noi 4. Noi ne abbiamo uno comprato in Sudafrica, 10 anni fa, ma si trovano in commercio veramente tanti modelli molto carini esteticamente e capienti per custodire più passaporti insieme. Vi segnaliamo questo porta passaporto di La Meringa. La Meringa è un sito con idee molto carine a tema viaggio.

  • Pesa valigie

Un oggetto assolutamente utile per chi viaggia in aereo e non vuole rischiare di pagare per l’eccedenza di qualche kg di troppo. Il pesa valigie deve essere piccolo, preciso e maneggevole, noi abbiamo un modello simile a questo.

Un adattatore valido per moltissimi paesi del Mondo e facile da utilizzare. Un regalo super utile per chi decide di partire per la prima volta per l’estero, vi consigliamo un modello adatto per tutto il Mondo e con una spina incorporata.

  • Guide da viaggio

A noi piacciono moltissimo le guide di Marco Polo. Troviamo che queste guide forniscano le informazioni principali sul luogo, le tappe più importanti, piccoli itinerari da seguire, sempre in modo essenziale, senza perdersi in troppe parole non fondamentali. Sono molto pratiche e molto apprezzata da noi è anche la cartina estraibile. Vi sono poi guide generali, come quelle nella foto, che permettono di sognare ad occhi aperti, altre guide specifiche su otr in Italia, Stati Uniti e in Europa. Come dire, c’è veramente l’imbarazzo nella scelta!

Un kit di flaconi trasparenti da viaggio, utile per i viaggi in aereo, per il trasporto di prodotti liquidi o in crema come shampoo, sapone o creme.

  • Etichette per i bagagli

Un’etichetta personalizzata per i bagagli dove scrivere nome, indirizzo e numero di telefono, utile in caso di smarrimento, ma anche per un facile riconoscimento sul rullo bagagli dell’aeroporto. Noi troviamo molto carine queste della Ludilabel.

  • Posate e borraccia da viaggio

Nei nostri viaggi o passeggiate domenicali in montagna ci portiamo spesso da casa il nostro kit di posate pieghevoli, sono veramente comode (simili a questo modello), e la nostra borraccia di acciaio. In un periodo in cui l’attenzione all’ecologia, al basso impatto sull’ambiente è un tema sentito, siamo sicuri che questo potrebbe essere un regalo apprezzato.

  • Sacchetti impermeabili

Nei viaggi utilizziamo spesso dei sacchetti protettivi per tenere al sicuro cellulari, documenti ed altri apparecchi tecnologici dall’acqua o dall’umidità, ci è successo di prendere forti acquazzoni duranti hiking, possono anche essere utili al mare o in una gita in canoa…

  • Powerbank per cellulari e tablet con torcia

Il Powerbank è un oggetto che noi troviamo particolarmente fondamentale, in viaggio fra foto e video la batteria del cellulare si scarica in fretta e un ricarica batteria portatile è indispensabile. Noi ne abbiamo trovato un modello che ha anche incorporata la funzione torcia, funzione perfetta per fare luce su un sentiero la sera o in tenda.

Idee regalo per viaggiatori fino dai 20 a 40 euro
  • Mappa del mondo

Una mappa del mondo dove mettere le puntine colorate dei luoghi visitati o foto di viaggio.

Noi in casa abbiamo due varianti, il planisfero in sughero di Miss Wood (costo sui 35 euro), questo è il nostro, e la Cartina del Mondo da grattare, tipo questa (costo sui 20 euro). Il planisfero in sughero è anche visivamente carino e l’abbiamo appeso in una zona giorno e regolarmente appuntiamo un nuovo pezzetto di Mondo “conquistato”, quella grattabile si trova invece nella cameretta dei bimbi e sono loro a grattare le mete che hanno visitato. C’è anche la variante solo Italia, questa.

idee regalo per viaggiatori

  • Bagaglio a mano

Noi ci troviamo bene con il Cabin Max versione zainetto, è uno zaino leggero, robusto e funzionale, perfetto come bagaglio a mano. Lo abbiamo utilizzato spesso nei nostri viaggi come unico bagaglio, è capiente e ci sta tranquillamente un intero cambio per 7 giorni compresi gli accessori per l’igiene. Esiste anche la versione trolley.

  • Organizer da viaggio

Per chi vuole essere sempre organizzato al meglio, gli organizer sono utili per la preparazione della valigia o dello zaino, per chi fa viaggi on the road e cambia struttura ogni notte e per chi non vuole sprecare tempo in viaggio a cercare quella specifica cosa disfando l’intero bagaglio. Se trasparenti sono ancora più comodi perché permettono di individuare subito cosa si cerca.

Idee regalo per viaggiatori fino dai 40 euro in su
  • Action Cam

Noi abbiamo la GoPro, ma se non si vuoi spendere una cifra considerevole, esistono in commercio telecamere economiche ma assolutamente efficienti, soprattutto ottime per foto subacquee, tipo la Action Cam Campark (sui 75 euro).

Per entrambe siamo sui 100 euro ognuna, a noi piace fare una foto di un evento speciale e appenderla sul nostro “muro” dei viaggi. La stampante istantanea può essere molto pratica per stampare le più belle foto fatte con lo smartphone e quasi mai, per pigrizia o poco tempo, stampate.

  • Buono Decathlon per vestiario sportivo

Sicuramente un buono per l’acquisto di abbigliamento sportivo, zainetto, borracce o altri accessori utili sarà un regalo gradito per un viaggiatore 😉

  • Mini mappamondo in sughero

Un’idea originale è infine quella di regalare un piccolo mappamondo di sughero dove mettere le classiche puntine nei luoghi visitati, un regalo meno ingombrante rispetto la classica cartina da appendere, lo trovate qui.

Ora attendo di sapere cosa voi avete trovato in commercio a tema viaggio, fatecelo sapere 🙂

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Francesca&Paolo

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