Famiglia tuttofare in viaggio

Homepage

Cosa vedere a Lucerna con bambini

Oggi ospitiamo nel blog Augusta, coautrice di Mini Me Explorer, e il suo racconto su Lucerna in Svizzera. 

 

Lucerna è una bella cittadina nella Svizzera centrale, divisa dal fiume Reuss e bagnata dal lago dei 4 cantoni. È la capitale del Canton Lucerna, perché ognuno dei 26 cantoni svizzeri è uno stato federale ed ha un proprio parlamento e governo, un po’ come gli Stati Uniti d’America. Confina con parecchi cantoni: Argovia, Zugo, Svitto, Nidvaldo, Obvaldo e Berna.  

Il Canton Lucerna si trova nella parte della Svizzera dove si parla il tedesco, ed è molto particolare perché è l’unico cantone germanofono a non avere aderito alla Riforma, restando sempre cattolico. Non a caso, infatti, il primo comandante della Guardia Svizzera Pontificia nel XVI secolo, fu un lucernese chiamato Kaspar von Silenen.

Lucerna è una cittadina di poco più di 80.000 abitanti, di antica origine. Fra le città svizzere è una delle meglio preservate: esiste ancora parte della cinta muraria medievale corredata di torri, c’è un ponte coperto fra i più belli d’Europa, le antiche case dei mercanti sono decorate con affreschi e sormontate da tetti appuntiti, e le ampie piazze lasciano intravedere quali importanti mercati si svolgessero in città.

 

Cosa visitare a Lucerna con bambini

La stazione di Lucerna, se arrivate in treno (e ve lo consiglio) è proprio in centro. Se andate diritti davanti a voi, senza attraversare il fiume troverete subito lo splendido Ponte della Cappella (Kappellbrücke). E’ tutto di legno, lungo 200 metri, ed è coperto. Aggiungete a ciò una torre ottagonale, tavole pittoriche del 1600 ed eccovi serviti uno dei simboli della città. Attraversatelo per arrivare direttamente nel cuore del centro storico, dove non dovete assolutamente perdervi le coloratissime viuzze. Cercate la piazza del Mercato del Grano (Kornmarkt) così da ammirare il Municipio e la torre dell’orologio. Sempre nella città vecchia vale la pena vedere la piazza Weinmarkt. 

Da qui proseguite verso la Lowenplatz, dove poco oltre troverete un monumento che piacerà molto ai bambini: quello del leone morente scolpito nella roccia. Le dimensioni sono enormi e celebra un evento storico importante avvenuto ai tempi della Rivoluzione francese: il massacro delle guardie svizzere a Parigi nel tentativo di difendere la famiglia Reale.

Se i vostri bambini sono appassionati di storia, potete anche considerare una visita al Panorama Bourbaki: pensatelo come un immenso dipinto circolare di 10 metri di altezza e 112 metri di superficie totale. Qui è rappresentato un episodio della Guerra franco-prussiana del 1870-1871.

Adesso è giunto il momento di portare I bambini in un luogo magico: il giardino dei ghiacciai. Si trova davvero a pochi passi dal Monumento del Leone Morente ed è un luogo particolare. Nel 19esimo secolo, durante gli scavi per una cantina vinicola, per cosa vennero alla luce incredibili formazioni naturali, tra cui marmitte giganti, striature glaciali, massi erratici e fossili. Già perché milioni di anni fa qui c’era un ghiacciaio, che ha lasciato sul terreno la propria impronta. Per uscire dal giardino si passa attraverso un divertentissimo labirinto formato da corridoi e 90 specchi deformanti; insomma, la via d’uscita va guadagnata.

 

Il pezzo forte della vostra visita a Lucerna con bambini non è ancora arrivato, però. Si tratta del Museo Svizzero dei Trasporti, il museo più visitato del paese. E’ perfetto per adulti e bambini, ed è altamente interattivo e coinvolgente, ma calcolate un’intera giornata per vederlo tutto. Ci sono diversi padiglioni da visitare: quello dell’aeronautica compreso anche un divertente simulatore di paracadute, quello dell’acqua con tanti giochi per I bambini, quello del traffico stradale, quello del traffic su rotaia dove imparare a gestire il traffic ferroviario e – all’aperto – il cantiere. Qui i vostri figli potranno guidare mini.ruspe, spostare sassi, scavare e così via. Non manca neppure un cinema IMAX, un planetario e, dato che siete in Svizzera, un’area dedicata al cioccolato.

Non è raro trovare delle file interminabili per entrare al museo, ma conosco un trucco salta-fila (e senza sovraprezzo) per voi. Comperate I biglietti online e stampateli, poi una volta arrivati al museo prendete le scale mobile e dirigetevi direttamente verso il Planetario. Troverete un corridoio con la scritta Museum, percorretelo e vi condurrà ad un’entrata ufficiale ma nascosta: senza neppure attendere un minuto vi ritroverete direttamente nel padiglione dell’aeronautica.

Come raggiungere Lucerna

Lucerna dall’Italia è facilmente raggiungibile in auto, in treno oppure in bus, passando per Milano. A voi la scelta… Se decidete di andarci in auto seguite la l’autostrada A8 Milano-Como-Chiasso, poi in Svizzera la A2. Da Milano a Lucerna, giusto per darvi un riferimento, sono circa 3 ore.

Ricordatevi che per guidare sulle autostrade Svizzere occorre acquistare una vignetta autostradale che costa 40 CHF ed è valida un anno solare. I parcheggi a Lucerna sono costosissimi: ad esempio lasciare l’auto al parcheggio Parkhaus Altstadt costa 75.50 CHF per 24 ore.

Calcolate quanto spendereste in parcheggio utilizzando il sito ufficiale https://www.parking-luzern.ch e poi decidete con quale mezzo raggiungere questa bella città: se trovate un’offerta con il treno, potrebbe alla fine essere più economico che andare con i mezzi propri.

Se avete deciso di andarci in auto comunque, allora vi dirò un segreto che solo gli Svizzeri conoscono (per diretta esperienza): sulle strade del Canton Lucerna ci sono più radar lungo le strade che molecole d’acqua nel lago, quindi prestate attenzione alla velocità consentita e non superatela mai. Perché le multe lì ormai le abbiamo prese tutti. 

Quando visitare Lucerna

Non c’è una stagione migliore di un’altra per visitare Lucerna, dipende da quello che cercate. Se la vostra intenzione è quella di rimanere in città, tutti i mesi vanno bene, anche se la primavera è certamente il periodo più fotogenico. In estate il clima è piacevole senza essere troppo caldo e piove poco.

Se vi piace andare in montagna allora i mesi migliori vanno da maggio a settembre. Due montagne fenomenali nelle vicinanze sono il Pilatus ed il Rigi. Sul Pilatus, alto 2128 metri, si sale con un trenino a cremagliera ripidissimo (il più ripido al mondo, con una pendenza del 48%) e la vista sul lago e sulla città è spettacolare. Il Rigi con i suoi 1798 metri è più dolce ed invita a intraprendere splendide camminate con i bambini: anche qui si sale con un trenino a cremagliera ed i sentieri sono facili. Con i bambini consiglio quella da Rigi Kulm a Rigi First. Si passa anche da Rigi Kaltbad dove c’è una spa eccezionale ed anche un ottimo parco giochi. 

 

Se il freddo non vi spaventa, ci sono due periodi dell’anno che faranno la felicità vostra e quella dei vostri bambini: i mercatini di Natale ed il Carnevale. I mercatini di natale si trovano vicino alla stazione ferroviaria e nelle varie piazze della città, indicativamente da fine novembre. Un altro buon periodo è quello del Carnevale, che si svolge dal giovedì grasso (con inizio alle 5 del mattino) fino al martedì grasso con la parata dei bambini. Dicono che quello di Lucerna sia il più vivace e rumoroso di tutta la Svizzera.

Dove dormire a Lucerna

Trovare un alloggio a prezzi contenuti a Lucerna non è certo semplice, anzi se pensate al centro storico direi che è una missione quasi impossibile. In centro la Roesli Guest House, si trova in un bel quartiere ed ha camere famigliari – che possono ospitare fino a 8 persone. In estate, inoltre, c’è anche una piscina all’aperto.

Un’altra opzione per le famiglie sono i moderni e ben arredati monolocali HITrental Allmend Comfort Studios; si trovano a 2 km dalla stazione ferroviaria di Lucerna ma il bus 20 per il centro passa lì accanto ogni 15 minuti. Noi li abbiamo trovati comodissimi

A pochi km di distanza da Lucerna, nel comune di Horw, il Touring Club Svizzero (TCS) ha un bel campeggio con possibilità di dormire in bungalow oppure simpatici pod in legno. Secondo me con bambini in estate è un’ottima alternativa alla città (e c’è un bel parco giochi).

Cosa mangiare a Lucerna

A Lucerna si trova di tutto, dai piatti tipici svizzeri a quelli etnici… ma se volete mangiare qualcosa di veramente “speciale”, cercate i cibi tipici del Cantone – che, per inciso, non sono raclette, fondue, rösti. Piè o meno tutti i blog vi parleranno dei Chügelipastete, che altro non sono che vol-au-vent ripieni di vitello e salsiccia, ricoperti da una salsa biancastra. I blog non-svizzeri non vi parleranno probabilmente della Chriesisuppe, una zuppa dolce che si mangia fredda in estate ed è composta da farina, latte, zucchero e ciliegie. E’ difficile da trovare ma è squisitissima: provare per credere!

Per quanto riguarda i dolci, c’è il Lozärner Birewegge, una sorta di pasta frolla riempita con una densa purea di pere, che si può consumare sia a colazione che a merenda. Un’altra specialità locale sono i biscotti Chatzestreckerli: pasta frolla, mandorle, panna, miele, zucchero e – se ricordo bene – anche albicocca. Posso dire che il gusto (ma non la forma) richiama un po’ quello dei fiorentini.

Augusta di Mini me explorer

Testo e foto di Augusta

Alsazia. Riquewihr, Eguishem, Ribeauvillé e il castello di Haut Koenigsbourg

Villaggi che sembrano usciti dai libri delle favole, case a graticcio colorate che paiono di marzapane, piccole botteghe di artigiani che si intervallano lungo le stradine acciotolate del centro storico e cantine che propongono degustazioni di vini locali: eccovi in Alsazia!

Se avete voglia di visitare borghi incantevoli e vigneti a perdita d’occhio questo è l’articolo che fa per voi.

Abbiamo visitato l’Alsazia e i suoi incantevoli paesini nel mese di dicembre, un momento dell’anno veramente magico. Qui si trovano infatti i più bei mercatini natalizi d’Europa che uniti alla bellezza dei borghi francesi ne fanno una meta assolutamente da non perdere.

Eguisheim

Vi avevamo già parlato dell’Alsazia nel nostro articolo sulla pittoresca Colmar, oggi aggiungiamo altre quattro tappe d’obbligo in un tour nella Francia alsaziana: Riquewihr, Eguisheim, Ribeauvillé  e Orscwiller con il castello di Haut Koenigsbourg. Tutti questi paesi sono raggiungibili in auto da Colmar in giornata, distano infatti da Colmar a meno di 30 minuti di auto.

Riquewihr si trova lungo la Strada dei Vini, è un paesino veramente grazioso, con un centro storico pedonale delizioso e fiabesco, non per niente ha ispirato i creatori del film di animazione della Bella e la Bestia. Questa cittadina medioevale molto ben conservata, con la sua porta d’entrata, le mura, le fontane e le case a graticcio, è quella che personalmente ho trovo più magica fra i paesi alsaziani visitati. Lungo la via principale del paese si trova anche un’antica torre del 1200, visitabile al costo di 3 euro per gli adulti e gratuitamente per i bimbi. La torre è adibita a museo e dalle sue finestre si gode di una bella vista del villaggio

Nel periodo natalizio tutto il borgo appare scenograficamente addobbato: ghirlande, illuminazioni scintillanti, decorazioni artigianali a porte e finestre. Sulla strada principale troverete banchetti che vendono prodotti artigianali, vino caldo, pan di spezie, baguette flambé e zuppe.

Per trovare mena calca e anche parcheggio più facilmente, vi suggeriamo di visitare Riquewihr nel tardo pomeriggio, quando i pullman e la gran parte della gente è già andata via. Noi l’abbiamo visitata alle 16, i visitatori erano contenuti e vi erano parecchi parcheggi liberi vicino all’ingresso principale.

Nei dintorni di Riquewihr si trovano poi molte cantine che permettono di degustare i vini locali prima dell’acquisto.

Eguisheim mantiene le tradizionali case dell’identità alsaziana, la sua unicità risiede nella particolare forma circolare della città. Un percorso in tondo per arrivare al centro dove si trova la piazza principale con i suoi cortili commerciali. Entrando dalla Grand Rue (verso Colmar) e girando a sinistra verso Rue du Repart Sud potrete ammirare le case colorate, le botteghe e incrociare la porta della città, una delle due porte fortificate ancora visibili, continuando il vostro giro circolare arriverete in Rue du Repart Nord, in questa zona fate attenzione ai graticci incisi e ai segni lapidari sopra alle porte. Scendete poi verso Place du Chateau e arrivate alla chiesa del paese, dedicata a un personaggio illustro e famoso, Bruno d’ Eguisheim divenuto poi Papa Leone IX.

Il castello di Haut Koenigsbourg  si trova ad Orscwiller e sorge su uno sperone roccioso sul monte Stophanberch a 755 mt di altezza.

Il castello viene citato per la prima volta nel XII secolo, dopo vari proprietari e l’abbandono per oltre due secoli e mezzo, nel XX secolo per volere dell’imperatore tedesco Guglielmo II cominciano i lavori di restauro affidati all’architetto Bodo Ebhardt.

Oggi il castello è uno dei monumenti più visitati di Francia e non si fa fatica a capire il perché.

Il castello nella sua maestosità ed imponenza, con le sue torrette e muri di cinta, pare abbia  persino ispirato gli autori di un famoso film di animazione. Per una visita esaustiva vi consigliamo almeno due orette di tempo e la possibilità di usare le audio guide, anche in italiano.

Ribeauvillé si trova nel cuore dei vigneti alsaziani ed è denominata la Città dei Menestrelli, rispetta i canoni delle tradizionali case a graticcio dell’Alsazia con il centro città caratterizzato da viuzze in pietra, botteghe e ristorantini. Una particolarità di Ribeauvillé è la presenza delle cicogne sui comignoli delle case, caratteristica che rende tutto ancora più fiabesco.

alsazia

Durante il periodo natalizio anche qui vi è un tripudio di alberi di Natale ed illuminazioni. Le vie del centro sono adornate di stemmi e decorazioni e non mancano gli immancabili mercatini nei fine settimana.

Francesca e Paolo

Cercate altri mercatini di Natale in Europa? Leggete allora il nostro articolo su Montreux in Svizzera e Gand e Bruges in Belgio.

Per rimanere aggiornati sui nostri viaggi, metti il like alla nostra pagina FACEBOOK o INSTAGRAM

Trentino orientale. San Martino di Castrozza con bambini

Ospitiamo nuovamente nel blog Jenny che oggi ci racconta la sua bellissima vacanza a San Martino di Castrozza nel Trentino orientale.

San Martino di Castrozza, situata nell’alta valle del Primiero (Trentino orientale) a 1478 mt sul livello del mare, è stata la nostra scelta per la settimana in montagna di quest’estate. Ottima meta in ogni stagione, per gli amanti di sport invernali o di belle passeggiate in mezzo alla natura. E’ una zona adatta ai bambini, in paese c’è un bellissimo parco giochi e si può fare la card che permette di utilizzare tutti gli impianti di risalita della valle, il trasporto con i mezzi pubblici ed altre attività come noleggio bike o ingressi in strutture convenzionate.

Ci piace camminare, dunque sveglia presto e via a piedi per raggiungere baite e laghetti dove passare la giornata. Partiamo da Baita Segantini, raggiungibile con una passeggiata di circa 40 minuti con un leggero dislivello (durante l’estate è attivo un servizio di bus navetta che da Passo Rolle porta alla Baita). La vista da qua è fantastica, ci troviamo proprio di fronte alle Pale. Da qua parte anche il trekking del Cristo pensante. 

Il rifugio Pedrotti alla Rosetta si raggiunge prendendo la Cabinovia Colverde, che porta ai piedi delle Pale di San Martino, seguita dalla funivia Rosetta che consente di superare più di mille metri di dislivello ed arrivare sull’Altopiano delle Pale, ad oltre 2500 mt d’altezza. Con un breve tragitto (praticabile facilmente anche con i bambini) si raggiunge il Rifugio Pedrotti alla Rosetta e da lì partono diverse escursioni ad alta quota. Siamo circondati da roccia nuda e la temperatura è abbastanza fresca. 

L’Alpe delle Marmotte, raggiungibile con la cabinovia Tognola, dove si trova un bellissimo spazio giochi per bambini (proprio accanto al ristorante con ampia zona solarium). C’è un bel percorso con scivoli, reti per arrampicarsi, pedane e pannelli informativi ed un bellissimo slalom da fare con le biglie (tutto in legno). Con una breve passeggiata si raggiunge il balcone panoramico che illustra le cime che ci circondano. 

Altre mete sono stati i laghetti Colbrincon, raggiungibili a piedi con una bella passeggiata tra i boschi (partenza da Passo Rolle), Malga Ces raggiungibile a piedi o con la nuova cabinovia Colbricon Express, il laghetto e la villa Welsperg con il centro visitatori (piccolo ma molto carino per i bambini), il lago Calaita, un piccolo lago alpino di origine naturale con una vista stupenda sul Cimon della Pala ed il parco avventura Agility Forest che si trova a San Martino di Castrozza, un parco sospeso con 5 percorsi suddivisi per difficoltà (adatto a tutte le età). 

Avendo ancora qualche giorno a disposizione ci siamo spostati fino alla val di Fiemme, consigliatissima per le famiglie Latemar e la MontagnAnimata raggiungibile con la cabinovia. Questo per i bambini è il paradiso, discese con gommoni, discesa con slittino su rotaie, tante attività e passeggiate studiate tutte per loro.

Altre tappe da fare in zona sono il parco Battito d’Ali a Bellamonte, raggiungibile a piedi o con funivia. Si tratta di un parco con giochi d’acqua, percorso kneipp, piccoli laghetti dove rinfrescarsi e giocare e panche in legno per il relax.

Il parco naturale di Paneveggio con i suoi bellissimi cervi ed il ponte tibetano. 

Le attività da fare in montagna con i bambini sono molte, i paesaggi sono stupendi e nelle calde giornate estive le temperature fresche sono un toccasana! Molti rifugi sono attrezzati con aree gioco per i bambini.san Martino di Castrozza

Noi abbiamo soggiornato allo Sporting club residence a San Martino di Castrozza.
Testo e foto di Jenny
Se cercate altre mete in Trentino vi suggeriamo Andalo: il Trentino a misura di famiglia

Mostar e Blagaj. Bosnia con bambini

Il nostro breve tour nell’ex Jugoslavia non poteva non toccare Mostar, una splendida città situata nel sud della Bosnia e attraversata dal fiume Narenta. Una città tristemente nota per il crollo dello Stari Most durante la guerra, una città che è un mix fra oriente ed occidente, fra cultura islamica e cattolica, una cittadina famosa per i tuffi estivi dal suo alto ponte.

Mostar è una città abbastanza grande, la popolazione è infatti di circa 100.000 persone e il suo nome deriva dal Ponte Vecchio, lo Stari Most, e dalle torri sulle due rive del fiume Narenta dette “i custodi del ponte” (mostari).

mostar

Durante la guerra dei Balcani Mostar venne presa di mira dall’artiglieria delle truppe federali jugoslave e messa sotto assedio per 9 mesi, la città venne praticamente distrutta. Oggi è ancora facile girando per la città imbattersi in edifici lacerati dalla guerra e lasciati lì in rovina, un lascito pesante e ancora vivo per tutte le nuove generazioni.

Ma la città non è solo solo questo: Mostar è le sue moschee, i minareti dai quali i muezzin richiamano i fedeli alla preghiera, le chiese cattoliche, il ponte ricostruito, la tanta gente per le strade e tutti i negozietti ricchi di souvenir che ricordano i bazar arabi.

Mostar sicuramente è una città multietnica, sembra una congiunzione tra il mondo orientale e quello occidentale, una sensazione che in realtà, durante il nostro viaggio, tutta la Bosnia ci ha riservato.

La guida che ci ha accompagnati nella visita di Sarajevo ci ha raccontato che la città di Mostar è stata messa a durissima prova durante la guerra. Non esiste famiglia residente, di qualsiasi etnia, che non abbia subito un lutto durante il conflitto. La convivenza è ancora difficile oggi, etnie differenti si ignorano, le stesse scuole sono separate, cristiani da islamici, e quando le classi scolastiche non sono sufficienti per la divisione a scuola si va a giorni alterni.

Noi abbiamo conosciuto una donna che durante la guerra è scappata in Italia, oggi gestisce un piccolo ristorante nei pressi del Ponte Vecchio, ha iniziato a raccontarci il tempo della guerra, della distruzione, i bombardamenti … poi con le lacrime agli occhi è scappata in cucina. L’emozione e la sofferenza dopo 25 anni era ancora troppa per esser raccontata. Con un nodo alla gola, lì abbiamo iniziato a capire. Proprio la visita di Mostar ci ha fatto sentire la devastazione di queste terre a pochi km da casa nostra.

Cosa vedere a Mostar?

Veramente tante le attrazioni, ma la prima cosa che vi consigliamo e una passeggiata nel bazar con una fermata ad un bar per sorseggiare il caffè bosniaco ed immergersi così nell’atmosfera della città.

Sulla sponda orientale del fiume che divide la città si trova quella che forse è la via più suggestiva: la Kujundzilk. La via è piena di botteghe di artigiani, è pedonale e facilmente visitabile a piedi, ed è il cuore pulsante del commercio di Mostar.

Il centro storico è infatti caratterizzato da viuzze di ciottoli di pietra, ai lati le tipiche botteghe in pietra che ricordano i bazar orientali con lampadari scintillanti, oggetti di metallo colorati e intagliati, il famoso Stari Most distrutto durante la guerra, le cupole delle moschee e i minareti che svettano sulle case, il verde fiume Naretva che scorre forte e divide la città e poi la gente che ti parla con la voce strozzata della guerra e quel mix fra passato che rimane e presente che vuole guardare al futuro.

L’attrazione sicuramente più conosciuta è il Ponte vecchio (lo Stari Most), patrimonio mondiale UNESCO, distrutto durante la guerra dei Balcani e oggi completamente ricostruito. Alla base del ponte oggi si trova una pietra originale appartenente al vecchio ponte, nei pressi del “Museo del ponte vecchio”, con la scritta “Don’t forget ’93”. Il ponte è inoltre famoso per essere fin da tempi antichi teatro di una gara di tuffi da 20 metri.

Sulla torre ovest dello Stari Most è possibile visitare il Museo della guerra che ripercorre con immagini la devastazione della città. Dopo la visita abbiamo capito il nodo alla gola della signora della bar, Mostar durante i bombardamenti non esisteva più.

mostar

La moschea Karadozgebova Dzamija è caratterizzata da una grande cupola e dal più alto minareto della città. E’ la più importante moschea dell’Erzegovina, costruita nel 1557. Non visto come attrazione turistica, ma come luogo di riflessione, è il piccolo cimitero che troviamo nei pressi della moschea. Fa effetto vedere le date di nascita e di morte di tante persone, giovani quasi tutti morti nel 1993/94.

Vicino alla moschea si trova anche il Museo delle vittime della guerra e del genocidio 1992-1995, un piccolo museo da impatto emotivo molto forte. Non consigliato per bambini a mio avviso minori di 12/13 anni.

A noi visitatori riesce difficile comprendere come sia stato possibile che persone che coabitavano pacificamente nella stessa città iniziarono ad uccidersi a vicenda.

Un’altra visita degna di nota è alla moschea del pascià Koskin Mehmed. Questa moschea è più piccola della precedente, ma si trova in una posizione molto strategica, a soli 150 metri dal ponte vecchio. Salendo sul suo minareto è possibile ammirare tutta la città con il suo mix fra minareti e campanili cattolici e godere di una vista privilegiata sullo Stari Most. Costo della visita della moschea e salita sul minareto 12 Km

Dove dormire a Mostar

In città si trovano moltissimi cartelli di case o stanze in affitto, segno sicuramente di una città che vuole lasciarsi alle spalle il turbolento passato e aprirsi ai turisti per fare apprezzare le bellezze del luogo. Il nostro consiglio è di valutare bene l’alloggio prima, i prezzi sono veramente molto competitivi, ma in alcuni posti la pulizia può non essere il loro punto a favore.

Noi vi consigliamo un bellissimo appartamento Hostel Aurora, in un’ottima posizione con parcheggio, a pochi passi dallo Stari Most. Costo a notte per 4 persone 25,60 con colazione. Pulizia impeccabile, mobili nuovi, bagno privato e parcheggio.

Dove mangiare a Mostar

Vi consigliamo due locali, molto carini, con ottimi prezzi, buona scelta di pietanze locali e ottimi prezzi, entrambi vicinissimi allo Stari Most:

  • Restoran Sadrvan, un locale con molti piatti tipici bosniaci e wifi gratuito
  • Fast food Stari Grad 2, da provare i loro Cevapi e bella vista sullo Stari Most

 

Nei dintorni di Mostar

Durante una visita a Mostar non potete perdervi il piccolo paesino di Blagaj. Blagaj si trova a circa 20 minuti di auto da Mostar, è famoso per essere sede di un delizioso Monastero derviscio incastonato fra uno sperone di roccia e il fiume Buna. La sua posizione veramente suggestiva lo rende un’attrazione assolutamente da visitare. Il Monastero è visitabile a pagamento e richiede una ventina di minuti. Per visitarlo occorre togliere all’entrata le scarpe e per le donne indossare un velo sul capo (disponibile all’entrata del Monastero).

Il Monastero è su due piani, le stanze sono abbastanza spoglie, sono i tappeti colorati a creare una suggestiva atmosfera, la stanza più caratteristica della visita per noi è stata la biblioteca, con testi e una vista scenografica sul fiume Buta.

Vicino all’entrata del Monastero ci sono pochi posteggi per parcheggiare l’auto, se tutti pieni occorre parcheggiare la vettura prima della discesa al monastero e percorrere un piccolo tratto di strada a piedi. Intorno al Monastero ci sono bancarelle che vendono souvenir, a ottimi prezzi, bar e ristoranti sul fiume. Per una foto super instagrammabile vi consigliamo di attraversare il fiume e percorrere un piccolo sentiero di terra dietro ai ristoranti, da qui la visita sul Blagaj Tekija è nel suo massimo splendore.

Se state organizzando un viaggio in Bosnia non perdetevi i nostri consigli generali e il nostro racconto su Sarajevo.

Paolo & Francesca

Supportate il nostro blog, condividete i nostri articoli e seguiteci su Fb e Instagram. Grazie 🙂

 

 

Stati Uniti e Canada occidentale: l’itinerario, costi e attrazioni

Nella mia mente sono ancora vividi i colori, i paesaggi, la pace e sapori di questo viaggio fra Stati Uniti e Canada scelto per caso ma che si è dimostrato uno dei più belli viaggi itineranti organizzati. Come ogni anno ci siamo affidati alle offerte sui voli aerei per scegliere la meta. A febbraio ci colpisce un’offerta sulla seconda metà di agosto da Torino a San Francisco con Air France: 400 euro a/r in economy light, buoni orari e un solo scalo a Parigi.

Athabasca River

Comprato il volo, abbiamo iniziato a decidere l’itinerario. Premetto che noi avevamo già visitato San Francisco e fatto il classico tour dell’Ovest, perciò abbiamo cercato di trovare un itinerario altrettanto bello, ma con mete meno conosciute. L’organizzazione è stata lunga, tanti posti da voler vedere, e fino all’ultimo non avevamo chiaro l’itinerario finale. Questo è però il bello del fai da te, puoi decidere in ogni momento di cambiare le carte in tavola, almeno in vacanza, massima libertà 🙂

Maligne Lake, Jasper National Park

Il viaggio è stato di 18 giorni e con due bimbi di 6 e 9 anni compiuti in viaggio. Abbiamo visitato la California del Nord, l’Oregon, Washington, Idaho, Montana e Nevada negli Stati Uniti e British Columbia e Alberta in Canada.

Abbiamo macinato molti km, circa 7000, ma siamo sempre più convinti che se si vogliono scoprire scorci insoliti da mozzare il fiato un on the road sia la scelta giusta. I km per noi non sono il tragitto, il solo spostamento, ma una parte vera ed intensa del viaggio.

Dividerò il racconto di viaggio in tre principali tappe da poter così dare maggior informazioni, considerando che sono tre zone che possono essere visitate con calma singolarmente. Noi per svariati motivi le abbiamo visitate in un unico viaggio, ma sicuramente si prestano a essere esplorate per più tempo e in più viaggi.

stati uniti e canada

Esmerald Lake

Questo viaggio è per chi ama i viaggi naturalistici, gli spazi sconfinati, i luoghi dove non sempre si incrociano persone. Qui i protagonisti sono gli scorci mozzafiato più che i monumenti o i musei. Abbiamo intenzionalmente scelto di escludere le grandi città e certe zone che sicuramente valevano una visita, ma tutto non si riesce a vedere perciò si fanno scelte.

In questo articolo cercheremo di raccontare la parte più tecnica del nostro viaggio: l’itinerario, informazioni utili da sapere per organizzare il tour e i costi, per la parte più conoscitiva dei luoghi scriveremo altri articoli.

L’itinerario del nostro viaggio fra Stati Uniti e Canada

Scegliere cosa visitare e le tappe è stato veramente difficile, decidere di vedere più stati e più nazioni poteva essere una decisione azzardata, ma invece non è stato così.

Fort Bragg

Abbiamo fatto un tour a  simile cerchio con partenza e ritorno su San Francisco. Abbiamo fatto prima California del Nord, Oregon e Washington, passato il confine del Canada vicino a  Vancouver, siamo saliti a nord in direzione Whistler, virato poi a est verso i parchi nazionali canadesi, Jasper, Yoho e Banff. In Canada abbiamo ancora visitato la zona di Drumheller nello stato di Alberta per poi scendere a sud e tornare negli Stati Uniti attraversando Montana, Idaho e Nevada per tornare in California.

Cosa abbiamo visto in concreto? Praterie sconfinate, alte sequoie, scogliere a picco sull’oceano, romantici fari, lunghe spiagge dalla sabbia fine, foreste sconfinate di cedri e pini, alte vette, laghi alpini, ghost town, tracce di dinosauri, badlands, cavalli liberi al pascolo, ranch, siti storici.  Un mix veramente superlativo! Ma ecco le tappe.

  • 1 Tappa: California, Oregon, Washington

Abbiamo percorso  in prevalenza la U.s. 101 costeggiando l’Oceano Pacifico. Il tratto fino in Oregon è un susseguirsi di piccoli paesi affacciati su scogliere a picco, lunghe spiagge di sabbia,  fragorose onde, formazioni rocciose e quella foschia che sprigiona un senso di libertà e tranquillità. La parte Nord della California è invece la madre delle foreste di sequoie, qui si trovano gli alberi più antichi e alti al Mondo.

La zona è anche culla di molte produzioni cinematografiche della nostra infanzia e più recenti: La signora in giallo, I Goonies, Point Break, Twin Peaks, Un poliziotto alle elementari, Twilight. luoghi che abbiamo visitato e ve ne parleremo prossimamente.

California

San Francisco, Sausalito, Mendoncino, Point Cabrillo lighthouse, Fort Bragg, Noyo Headlands Park,  Avenue of the Giants, Praire Creek Redwoods State Park, Eureka, Crescent City, Battery Point Lighthouse.

Oregon

Tillamook, Meyers Creek Beach,Natural Bridge, Oregon Dunes, Cannon Beach, Ecola State Park, Astoria

Washington:

Olympia, North Bend, Snoqualmie

  • 2 tappa: Canada Occidentale

Questa zona del Canada ci è piaciuta tantissimo, è ricca di tantissime attrattive anche per i bambini e i paesaggi, beh sono straordinari.

Abbiamo percorso ponti sospesi, camminato su ponti di vetro, saliti su ovovie con altezze vertiginose, camminato su un ghiacciaio, percorsi km di hiking che ci hanno regalato l’incontro con animali selvatici e scorci da cartolina. I laghi canadesi sono poi qualcosa di magico che staresti ore a vedere. Ma in Canada non ci sono solo laghi, cascate e montagne, ma anche formazioni rocciose dal giallo intenso e dalle forme più bizzarre, uno dei più grandi siti al Mondo di reperti di dinosauri, canyon e storia, questa è infatti terra di esploratori, di indiani e di minatori.

British Columbia

North Vancouver, Whistler, Valemount, Jasper National Park, Icefields Parkway, Yoho National Park

Alberta

Banff National Park, Drumheller, Horseshoe Canyon, Hoodoos, Wayne

  • 3 tappa: Montana, Idaho, Nevada e ritorno in California

Twin Falls

Gli spazi sconfinati americani, i ranch, le fattorie con i silos e gli animali al pascolo, le famose route americane, la storia dei pionieri alla ricerca dell’oro, le ghost towns. Qui si ritrova un po’ di quella America selvaggia che ti porta a viaggiare senza meta, ma a fermarti di fronte ad un paesaggio che ti colpisce, a mangiare in un vecchio dinner, trovato per caso lungo la strada, che ti catapulta negli anni 50 o a mangiare in riva al fiume ammirando i cavalli liberi al pascolo.

Montana

Helena, Missouri River, Virgina City e Nevada City

Idaho

Idaho Falls, Atomic City, Arco, Blackfoot, Craters of the Moon, Twin Falls

Nevada

Wells, Ghost Town, Lago Thoe

California

Lago Thaoe e Sacramento.

Meteo e temperature ad agosto/settembre negli Stati Uniti e Canada occidentale

Noi siamo andati nella seconda metà di agosto e la prima settimana di settembre, essendo il territorio molto vasto anche le temperature sono state molto diverse. Abbiamo avuto picchi di 35 in Idaho e minime di 5-6 gradi nei parchi canadesi. Abbiamo usato in prevalenza un abbigliamento sportivo: pantaloncini e pantaloni lunghi, t shirt e magliette, felpe pesanti e giacca anti vento ed impermeabile. Scarponi impermeabili per gli hiking.

Oregon Dunes National Area

 

Costi indicativi per un tour fra Stati Uniti e Canada occidentale

Questo è stato un viaggio abbastanza costoso seppur avessimo prenotato con largo anticipo per ridurre i costi. La zona dei Parchi Canadesi e della Costa del Pacifico è abbastanza esosa.

  • Volo 400 a/r su San Francisco senza bagaglio in stiva, ci sono bastati 4 bagagli a mano e 4 accessori, al ritorno abbiamo imbarcato una valigia per 50 Euro.
  • Auto noleggiata con Budget tramite Auto Europe, costo un po’ meno di 400 euro con assicurazione completa. Non ci sono problemi ad affittare la vettura negli Stati Uniti e a portala in Canada, l’importante è che la riconsegna sia sempre negli States. Occorre comunque farlo presente al noleggio. I seggiolini auto per i bimbi li abbiamo comprati in precedenti viaggi e portati in aereo, gratuitamente, dall’Italia.
  • Benzina circa 400 euro.
  • Alloggi circa 80 euro a notte di media, abbiamo dormito in hotel, ostelli con bagno in comune e in un campeggio in una iurta. Tutte strutture con recensioni ottime, se si vuole i prezzi scendono con strutture con recensioni discrete (dopo aver provato l’ebbrezza delle cimici a Houston noi siamo molto attenti alle strutture) in metà delle strutture era compresa la colazione. Per ridurre i costi ho fatto ricerche incrociate con Booking, Hotels e viaggi Amex, applicato tutti i coupon di sconto trovati in rete e attivato le promozioni con la carta Amex, abbiamo risparmiato circa 300 euro in totale.
  • Escursioni. Un costo di circa 700 euro. Le spese più sostanziose sono state in Canada: la visita all’Anthabasca Glacier, la barca sul Maligne Lake, l’ovovia a Whistler e il Capilano Suspension Bridge.
  • Cibo: alternavamo spese al supermercato per il pranzo a cene al ristorante, tavola calda o fast food. Con una spesa di 30 euro riuscivamo a fare circa 3 pasti, una cena al ristorante spendevamo invece circa 40/45 euro con mancia, in Canada anche qualcosina di meno.

Lake Moraine

Moneta

Siamo partiti con circa 500 dollari americani in contanti e un centinaio di dollari canadesi (avanzati dallo scorso anno), 2 American Express e una Mastercard. Abbiamo negli Stati Uniti pagato soprattutto con l’Amex e usati i contanti per mance o piccole spese. In Canada l’Amex, il più delle volte, non era invece accettata, abbiamo prelevato 2 volte con il bancomat, in alcuni locali ci è successo non avessero il pos per il pagamento, e usato la Mastercard.

Documenti ed immigrazione

Per gli Stati Uniti serve l’Esta, da richiedere al sito ufficiale per 14 dollari valevole 2 anni, entrando via terra in Canada non occorre invece l’Eta.

Controlli dell’immigrazione a San Francisco: non abbiamo trovato nessuna coda, ci sono state fatte un po’ di domande dal poliziotto dell’immigrazione e nel giro di 15 minuti eravamo fuori.

Passare il confine da Blaine per andare a Vancouver ci ha fatto perdere un’oretta nella tabella di marcia, ma il controllo è stato veloce, ci hanno solo controllato passaporto e chiesto le tappe del nostro tour, a Coutts invece nessuna coda e procedura di entrata negli Stati Uniti molto veloce.

Patente

La patente necessaria per viaggiare in auto fra Canada e Stati Uniti è un stato un grosso interrogativo, abbiamo mandato e mail, studiato siti ufficiali e alla fine quello che abbiamo capito è che negli stati da noi visitati era consigliata la patente internazionale, ma non obbligatoria. Noi alla fine, con non troppa sicurezza visto le versioni differenti avute, abbiamo deciso di non fare la patente internazionale, ma di partire con la patente italiana e quella scaduta internazionale (l’avevamo fatta meno di due anni fa, dura purtroppo però solo un anno). Al noleggio auto basta presentare la propria patente italiana. Il nostro consiglio è di valutare bene il da farsi. Cercate fonti ufficiali e se volete tranquillità al 100%, fatela. Muovendovi con anticipo rispetto alla data di partenza e richiedendola direttamente in Motorizzazione si può spendere un po’ di meno.

Telefono

Noi abbiamo deciso di attivare con Tim una promozione con 10 gb di internet,150 min di telefonate e messaggi valida sia per Canada sia per Stati Uniti per un mese a 20 euro.

Queste le informazioni generali ed utili per organizzare un viaggio in queste terre, ora iniziamo con le tappe e le singole attrazioni, seguiteci su Fb per non perderle. Sono sicura ve ne innamorerete! Se avete qualche domanda o curiosità invece scriveteci, saremo felici di rispondervi.

Se state organizzando un viaggio in Canada vi consigliamo il nostro articolo su come organizzare un viaggio itinerante nel blog trovate molti articoli sugli Stati Uniti.

Francesca & Paolo

Milano in un giorno con bambini

Complice una fiera nel milanese, abbiamo deciso di trascorrere una domenica nel mese di ottobre a Milano con i nostri bimbi di 6 e 9 anni.

Devo essere sincera seppur molto vicina a Torino in questi anni l’ho spesso snobbata, la tanta gente che la visita e frequenta smorza a mio avviso un po’ le bellezze che offre. Mi sono però ricreduta e ripromessa di tornarci presto.

Ma cosa vedere a Milano in un giorno?

Itinerario per visitare Milano a piedi in un giorno con bimbi

 

1 Arco della Pace

Parcheggiata la macchina in un parcheggio in via Mario Pagano, il nostro giro per Milano inizia da piazza Sempione dove si trova l’Arco della Pace. L’Arco della Pace è situato appena al di fuori dell’ingresso nord occidentale del Parco. E’ un maestoso arco trionfale con statue e bassorilievi al centro della piazza circondato da gradinate che permettono di riposarsi o consumare in tranquillità un gelato.

milano

2 Parco Sempione

Tappa successiva l’entrata al Parco Sempione. Il Parco è un polmone verde, aperto al pubblico, nel cuore di Milano che si estende su una superficie di 40 ettari. Un parco molto carino con corsi d’acqua, laghetti, sentieri e collinette. Magico e romantico nel periodo autunnale con le foglie che colorano i percorsi, con il Castello Sforzesco sullo sfondo sembra di essere su una tela di qualche pittore famoso. Noi l’abbiamo visitato ed attraversato senza una meta precisa, ammirando le papere, i pesci e le tartarughe nei laghetti, fermandoci a mangiare un gelato nei suoi chioschetti. Per chi cerca una visuale dall’alto della città all’interno del Parco troverete Torre Branca, una torre di 108 mt che grazie ad un veloce ascensore permette la salita al belvedere coperto. La torre è aperta solo nei week end e il mercoledì, per maggiori info consultate il sito.

2 Castello sforzesco

Dal Parco Sempione siamo giunti al Castello Sforzesco. Il Castello nasce come roccaforte per volere dei Visconti nella seconda metà del 1300, nel XV si trasforma in residenza e raggiunge il suo massimo splendore con gli Sforza che accolgono a corte artisti importanti come Leonardo e Bramante. Successivamente sotto le varie dominazioni straniere, spagnole, austriache, francese, in un lasso di tempo dal 1500 alla 1859, il castello diviene caserma. Solo con l’Unità d’Italia il castello, dopo una grande opera di restauro, torna al suo splendore. Oggi il Castello è sede di moltissimi musei fra questi il Museo Pietà Rondanini-Michelangelo, il Museo d’arte antica ed armeria, il Museo dei mobili e delle sculture lignee, la Pinacoteca, il Museo degli strumenti musicali…

3 Vie della città: Via Dante, Piazza Cordusio, Via dei Mercanti e Piazza del Duomo

Usciti dal maestoso Castello siamo arrivati in piazza Castello inconfondibile per la sua fontana, qui, dopo la foto di rito, abbiamo proseguito in via Dante con l’idea di giungere in Piazza del Duomo. Le vie sono ricche di negozi, bar, gelaterie, tavole calde. I prezzi sono un po’ più cari della norma, ma d’altronde siamo in una della zone più turistiche della città.

4 Piazza Duomo

Arrivati in Piazza Duomo si ammira uno dei simboli di Milano: il maestoso e spettacolare Duomo!  La piazza è un vivo luogo d’incontro della città, qui oltre al bellissimo e famoso Duomo troverete al centro della piazza la statua equestre di Vittorio Emanuele II e affacciati altri importanti monumenti: Palazzo Reale, Palazzo Arcivescovile, il Museo del Novecento e la Galleria Vittorio Emanuele II.

5 Galleria Vittorio Emanuele II

La Galleria è un passaggio coperto che collega Piazza del Duomo a Piazza della Scala e racchiude negozi dei più famosi brand, locali e hotel lussuosi della città.

6 Ritorno al Parcheggio

Informazioni Utili per una visita a Milano

Il primo consiglio che ci sentiamo di darvi è di scegliere una zona precisa e visitarla a piedi, soprattutto se come noi avete solo un giorno. Sicuramente la domenica non è il giorno ideale per vedere le sue attrazioni più famose, abbiamo infatti trovato lunghe code sia per il Duomo sia per il Castello Sforzesco.

  • Visita al Castello Sforzesco

Avendo improvvisato questa visita a Milano non avevamo fatto il biglietto on line e perciò abbiamo fatto una bella coda per l’acquisto del biglietto. Il biglietto è unico per i Musei del Castello, 10 euro per gli adulti e gratuito per i bimbi, per una visita completa occorrono almeno 3/4 ore.

Abbiamo trovato poco agevole la visita delle prime sale, per vedere infatti Sotto l’ombra del Moro. La sala delle asse si formano code, l’accesso alla sala e relativa installazione multimediale è infatti per un tot di persone per volta, creando perciò momenti d’attesa, in coda, non troppo amati dai bimbi. Lo spettacolo multimediale è però molto carino e accattivante anche per i piccoli visitatori. Passata la visita alla Sala delle Asse non si incontrano più percorsi obbligatori, ma si possono tranquillamente saltare sale che magari non interessano particolarmente i bimbi.

  •  Visita del Duomo

L’interno del Duomo e delle sue terrazze è possibile con l’acquisto del biglietto. Esistono vari tipi di biglietti: singolo per ogni attrazione o cumulativo. Fra quelli cumulativi c’èil Duomo pass lift (comprensivo di visita al Duomo, terrazze con ascensore, museo del Duomo, area archeologica e chiesa di San Gottardo), il Duomo pass Stairs (comprensivo di visita al Duomo, terrazze in scale, museo del Duomo, area archeologica e chiesa di San Gottardo) o il Culture Pass (comprensivo di visita al Duomo, museo del Duomo, area archeologica e chiesa di San Gottardo).

Le biglietterie e l’entrata al Duomo si trovano sulla destra del Duomo, l’entrata a sinistra del Duomo è solo per i fedeli che vogliono pregare ed è infatti transennata all’interno, non permette la visita turistica del Duomo.

  • Parcheggio

Abbiamo lasciato l’auto in un parcheggio custodito in Via Mario Pagano, il costo la domenica è di 5 euro per tutta la fascia 8/20.

  • Fruibilità per i bimbi:

Questa zona del centro è facilmente visitabile a piedi anche con bambini, i km percorsi sono stati pochi, solo circa 5. Nel caso però abbiate poca voglia di camminare un’opzione divertente per i bimbi potrebbe essere l’utilizzo di Veloleo, un risciò a pedali con driver che vi porta in giro per le più importanti attrazioni di Milano.

Francesca

Se cercate idee di viaggio o gite con bimbi in giornata continuate a seguirci sui nostri social: Facebook e Instagram.

 

Germania. Foresta Nera, castelli e Legoland con bambini

Oggi vi proponiamo tre possibili itinerari di viaggio per visitare la Germania, in particolare

 Foresta Nera, Castelli e Legoland.

Noi abbiamo trascorso le vacanze di Pasqua 2019 e vi proponiamo un itinerario ricco, che può essere sviluppato su una durata di 3-4 giorni visitando la FORESTA NERA (sud-ovest della Germania) oppure 3-4 giorni visitando i Castelli e LEGOLAND (sud-est della Germania) oppure 7-8 giorni come abbiamo fatto noi spostandoci da una regione all’altra. Nell’articolo abbiamo presentato 3 diverse proposte in base ai giorni disponibili.

Siamo partiti in quattro, due adulti e due bimbi di 4 e 5 anni, in macchina da Torino.

PRIMA PROPOSTA DI ITINERARIO GERMANIA (il nostro viaggio) –  FORESTA NERA + CASTELLI DELLA GERMANIA E LEGOLAND (8 giorni).

1° giorno: partenza in macchina da Torino, attraversando il San Bernardo, puntiamo a nord verso la Germania. Per dividere il viaggio in due ci siamo fermati a Losanna. Una sosta ristoratrice di fronte al lago, per fare pranzo coi pupi non nel solito autogrill. Altra possibile tappa di sosta Montreux (sempre sul lago).

Dopo circa 7 ore e mezza (6 di viaggio e 1 e mezza di sosta) arriviamo a Friburgo in Brisgovia. Un’ alternativa alla macchina sarebbe aereo fino a Stoccarda e noleggio auto.

Consiglio un hotel fuori dalla città così da poter effettuare comodamente le varie escursioni proposte. Noi abbiamo alloggiato all’ Hotel & Gasthaus Löwen a Waldkirch-Buchholz ci siamo trovati bene e l’hotel dispone anche di un ottimo ristorante.

2° giorno: visita di FRIBURGO in Brisgovia. La città non è molto grande ma offre parecchi spunti interessanti. Ad iniziare dai canaletti d’acqua che l’attraversano e che entusiasmano i bimbi. Troverete in vendita nei vari negozietti e bancarelle delle barchette di legno con cui loro possono giocare e divertirsi. Da visitare la Cattedrale e il mercato della sua piazza. Da provare le caratteristiche salsicce che trovate in vendita nelle bancarelle. Carini i giardini pubblici da dove parte la funicolare che porta al monte Schlossberg dove si può godere di un’ottima vista sulla città.

3° giorno: MUSEO GUTACH + cascate di TRIBERG. Il museo all’aperto di Gutach è un’attrazione interessante perché permette di toccare con mano la storia, la cultura e le tradizioni di questa affascinante zona della Germania. Il nome ufficiale del museo è Freilichtmuseum Vogtsbauernhof

Il museo di Gutach nel 2019 è aperto dal 24 marzo al 3 novembre dalle 9:00 alle 18:00 (ad agosto fino alle 19:00). Il biglietto costa 10€ per gli adulti e 5,50€ per i ragazzi da 6-17 anni e gratis per i minori di 6 anni.

Di ritorno dalla giornata al museo GUTACH, abbiamo fatto tappa a TRIBERG dove si trovano le cascate più alte della Germania. Un percorso carino dove fare una passeggiata e ammirare uno spettacolo naturale. La stessa città è famosa anche per gli orologi a cucù, qui si può visitare il museo ad essi dedicato in cui si trova il più grande e il più piccolo orologio a cucù del Mondo. Noi non lo abbiamo visitato ma ci siamo limitati ad una passeggiata nella via principale dove già nei negozi si possono vedere migliaia di modelli di orologio a cucù.

4° giorno: TODNAUER (cascate + percorso) + Monte FELDBERG (parco avventura KLETTERWALD-FELDBERG) + LAGO TITISEE.

Il terzo giorno ci siamo svegliati presto perché il programma era molto ricco. Come prima cosa abbiamo fatto tappa alle cascate di Todtnauer che si trovano a 4 km fuori  il paesino Todtnauberg. Si lascia l’auto in un parcheggio gratuito lungo la strada e si percorre una stradina immersa nel bosco per 10-15 minuti (ci si può andare anche con il passeggino). Le cascate sono davvero belle e molto alte, con altri 5 minuti di “arrampicata” su una strada a scalini si arriva ad un ponte posizionato sopra le cascate! Una salutare passeggiata nel bosco a contatto con la natura.

La seconda tappa invece è stata una vera sorpresa: il parco avventura KLETTERWALD-FELDBERG sul monte Feldberg appunto. Un enorme caseggiato in legno con dentro un mondo di divertimento: percorsi avventura di diverse difficoltà (ben 8) al piano superiore tutto rigorosamente in legno e acciaio, appesi al soffitto con sotto il vuoto…solo per veri coraggiosi! I bimbi entusiasti di lanciarsi all’avventura. Nella struttura è anche possibile pattinare sul ghiaccio, saltare sui tappeti elastici, c’è un’ area acrobatica, un campo da basket e un’area con tappetti elastici dedicata ai più piccoli. Il biglietto costa caro (30€), ma il posto merita la spesa. Il divertimento è assicurato e l’esperienza vissuta è stata unica!!!

Per finire la giornata ci siamo recati al LAGO TITISEE. Questo lago è nato dalla fusione delle acque del ghiacciaio Feldberg, è uno dei laghi più belli della Foresta Nera. Ha una superficie di 1,3 km² e una profondità massima di 40 m.  Si può costeggiare a piedi o con la bici, scoprendo così la fitta foresta che lo circonda, caratterizzata da alberi alti ed impenetrabili, oppure fare una gita con barche rigorosamente dotate di motore elettrico per il rispetto dell’ambiente. Noi abbiamo optato per il giro in barca (la giornata era già stata faticosa dopo la camminata e il parco avventura). Dopo il giro in barca (consigliatissimo, i bimbi lo hanno adorato), abbiamo fatto una passeggiata nell’ omonima località situata nella parte nord-est. Una cittadina ricca di ristoranti dove si possono gustare le specialità locali come il prosciutto affumicato e la tipica torta con le ciliegie (la Schwarzwälder Kirschtorte), il dolce principe della Foresta Nera, alberghi e negozi di souvenir dove abbondano gli immancabili orologi a cucù.

5° giorno: spostamento verso Est, in Baviera – castello di LICHTENSTEIN. La mattina ci siamo rimessi in viaggio e dopo 2 ore e 20 minuti (170 km) siamo arrivati al Castello di LICHTENSTEIN, un castello arroccato su uno spuntone di roccia e dal quale si gode di una vista incredibile. Consiglio la visita guidata (in inglese o tedesco) che vi porterà all’interno delle stanze visitabili del Castello e vi spiegherà la storia dello stesso.

Accanto al parcheggio, vi è anche un parco giochi molto grande per i bimbi nonché un parco avventura all’aperto in mezzo al bosco! Insomma dopo la visita al castello, si può completare la giornata con una o entrambe queste attrazioni. Per soggiornare nella zona,  noi abbiamo trovato un hotel nuovo che consiglio sia per via della tranquillità sia per il prezzo e la qualità offerte – Hotel am Arbach, si trova a Eningen unter Achalm (aveva anche un giardino attrezzato con giochi per bimbi!).

6°/7° giorno: LEGOLAND. La mattina del 6° giorno di nuovo in macchina, direzione LEGOLAND (100km, 1 ora e 20 minuti). Il parco divertimenti a tema LEGO, bellissimo. Prendete i biglietti in anticipo sul sito. Noi abbiamo scelto la formula 2 giorni al parco e una notte (con un hotel convenzionato in zona). Se avete la possibilità vi suggeriamo di prendere il pacchetto che il parco offre con la notte all’interno del parco. Tale soluzione vi darà la comodità di non dovervi spostare con la macchina nel caso in cui decideste per una permanenza di 2 giorni. L’alternativa di scegliere un hotel tradizionale fuori dal parco è comunque valida, oltre che più economica.

Ci sono diverse attrazione per grandi e piccini, tutte rigorosamente interpretate LEGO. All’interno del parco ci sono anche delle grandi aree giochi dove i nostri bimbi hanno potuto divertirsi (e noi riposarci). Impressionante è la parte vicino all’ingresso dove sono state ricostruite coi LEGO delle città e/o attrazioni turistiche (Amburgo, Francoforte, Venezia, solo per citarne alcune) rigorosamente fedeli alle originali, ma con i famosi mattoncini che hanno segnato l’infanzia di tutti noi! Nel parco è anche presente un grosso Lego shop, dove poter acquistare direttamente.

Vista l’alto flusso di persone e la relativa lunga coda, per poter fare le varie attrazioni e visitare il parco con calma un paio di giorni sarebbe l’ideale. Ma anche con una giornata piena si può uscirne contenti e soddisfatti della visita.

La sera del 7° giorno ci siamo spostati verso l’ultima tappa del nostro viaggio (1 ora e 30 minuti, 120 km) prima di rientrare, noto anche come il castello della Disney, ovvero il Castello di NEUSCHWANSTEIN. Abbiamo dormito nella cittadina di Fussen, così da poter subito visitare la mattina seguente il castello.Germania

8° giorno: castello di NEUSCHWANSTEIN. Il castello delle fiabe sembra uscito proprio da una favola, per la sua posizione, il contesto in cui si trova e l’impressionante bellezza che genera la sua vista. Da prendere i biglietti rigorosamente prima, il castello è visitato da 5 milioni di persone l’anno.

Il tour del castello dura soltanto un‘ora, sono poche le stanze ristrutturate aperte al pubblico, ma merita anche solo fare la passeggiata per arrivarci e vedere il castello che si avvicina man mano che gli si arriva davanti.

Visitato il castello la mattina e pranzato, ci siamo messi in macchina direzione casa… tristi per la fine della vacanza, ma entusiasti per il bellissimo viaggio. Rientro a Torino in serata (in circa 6 ore, 540 km).

In totale durante il nostro tour abbiamo percorso 1.425 km, 8 giorni!

SECONDA PROPOSTA DI ITINERARIO GERMANIA – FORESTA NERA (3-4 giorni).

Se avete meno giorni rispetto ai nostri vi suggeriamo questo possibile itinerario. Le tappe del 1, 2 e 3 giorno sono le stesse che vi abbiamo precedentemente elencato. Se si considera la mezza giornata di viaggio per andare e per tornare, l’ideale sarebbe avere almeno 4 giorni o 3 se si prende aereo o si riducono le attività del terzo giorno.

  • 1° giorno: visita di FRIBURGO (in Brisgovia).
  • 2° giorno: MUSEO GUTACH + cascate di TRIBERG.
  • 3° giorno: TODNAUER (cascate + percorso) + Monte FELDBERG (parco avventura KLETTERWALD-FELDBERG) + LAGO TITISEE. 
  • 4° giorno: EUROPA PARK. Una valida alternativa se vi piacciono i parchi divertimenti è andare al parco EUROPARK: il più grande d’Europa. Mi raccomando prendete i biglietti su internet per evitare code in biglietteria. Noi non ci siamo stati, ma ne abbiamo sentito parlare bene. Può essere un’alternativa se si può aggiungere un giorno in più al viaggio o se si è patiti dei parchi divertimenti e sostituire con uno dei giorni proposti.

    Cascate di Triberg

TERZA PROPOSTA DI ITINERARIO GERMANIA– CASTELLI DELLA GERMANIA E LEGOLAND (3-4 giorni).

Se vi trovate nel Nord Italia, vi consiglio il viaggio in macchina come abbiamo fatto noi. Circa 6 ore e mezza, 590 km da Torino, con arrivo al castello nel pomeriggio. Si attraversa la Svizzera e il paesaggio in macchina è vario ed aiuta a tenere impegnati i bimbi! Alternativa, aereo fino a Monaco e noleggio auto.

  • 1° giorno: castello di LICHTENSTEIN.
  • 2°/3° giorno: LEGOLAND. Il parco divertimenti a tema LEGO, bellissimo.
  • 4° giorno: Castello di NEUSCHWANSTEIN e ritorno.

Stefano e Monia

Altre informazioni su Friburgo in Brisgovia in questo articolo.

Se l’articolo è stato utile continuate a seguirci😊 Mettete il 👍alla nostra Pagina Facebook

Museo. Tunnel della Speranza di Sarajevo

Nella nostra visita di Sarajevo una delle attrazioni che ci ha permesso di conoscere maggiormente la storia dell’assedio della città è stata la visita al Museo Tunnel della Speranza.

Durante l’assedio serbo alla città di Sarajevo, che durò 44 mesi, tutta la popolazione si trovò nell’impossibilità di ricevere aiuti dall’esterno e/o poter uscire dalla stessa. I serbi costantemente accerchiarono Sarajevo, occuparono tutte le colline intorno alla città. Da qui i cecchini sparavano sulla popolazione, frequenti i bombardamenti su musei, ospedali, biblioteche. Persino i riti funebri dovevano esser svolti di notte in quanto sottoposti al tiro dei cecchini serbi.

Ovviamente questa morsa di ferro non solo stremò di fame la popolazione civile, che arrivò anche a cibarsi dell’erba dei parchi, i serbi tagliarono anche l’acqua potabile, il riscaldamento e la possibilità di far pervenire medicine. Per potersi riscaldare, durante i rigidi inverni che seguirono l’assedio, gli abitanti bruciarono per riscaldarsi il mobilio e persino le scarpe, tutto ciò che poteva produrre calore venne utilizzato. Non ultimo questo assedio asfissiante rese anche difficile il rifornimento di armi e munizioni per potersi difendere.

L’unico punto di tregua era l’aeroporto, in mano all’Onu.

Un uomo, il sig. Bajro Koral, mise a disposizione la propria casa per poter iniziare a costruire il tunnel che avrebbe dovuto collegare, passando sotto la pista dell’aeroporto, la Sarajevo assediata e stremata con il resto del paese, dove invece la situazione era più tranquilla e si poteva trovare di tutto: cibo, medicine, armi.

Nel gennaio del 1993 ebbe inizio la costruzione del tunnel: 800 metri di lunghezza, 1.60 metri di altezza e 80 cm. di larghezza. I turni per la costruzione erano di 8 ore al giorno ininterrottamente per 24 ore, nel giro di 6 mesi il tunnel venne ultimato. Si scavava a mano con picconi, pale e attrezzi reperibili in loco, i “minatori” venivano pagati con 1 pacchetto di sigarette al giorno, merce in quella circostanza storica importantissima, oggetto di qualsiasi scambio.

Quando nel 1994 i serbi vennero a conoscenza di un possibile tunnel che collegava Sarajevo al resto del mondo iniziarono ad intensificare i bombardamenti nella zona, ma non riuscirono mai ad individuare l’entrata del tunnel.

All’inizio tutto veniva portato a mano, in seguito vennero posti dei binari sui quali far scorrere piccoli carrelli spinti a mano, venne installata una linea telefonica e portata la corrente.tunnel della speranza

Questo è un piccolo riassunto di quello che scoprirete relativo al tunnel grazie alla visita del museo Tunnel della Speranza.

Il Tunnel della Speranza si trova a Sarajevo in Tuneli 1, per orari e costi vi lasciamo al Sito ufficiale.

All’interno del museo, oltre che alla possibilità di poter percorrere circa 25 metri del tunnel, si trovano diverse aule didattiche che riproducono video della guerra e della costruzione del tunnel, si può vedere in quali condizioni i volontari lavoravano, i primi passaggi da ambo le parti ecc…

All’esterno è poi presente una mostra fotografica con immagini del periodo bellico e cosa molto commovente sono riprodotte le fotografie di molti volontari che si adoperarono per la realizzazione del tunnel.

Nella parte esterna del sito è poi possibile vedere, poste in un prato, diverse armi belliche utilizzate da serbi per annientare la popolazione: bombe a mano, mine, colpi di mortaio ecc…

La casa utilizzata per la costruzione del tunnel ora è di proprietà statale, resta ben curata ma volutamente lasciata con le sue ferite inflitte dai colpi di mortaio.

Noi abbiamo visitato il tunnel della Speranza insieme alla nostra guida del tour guidato di Sarajevo, che ci ha permesso di raggiungere il luogo in bus privato. Il Tunnel si trova infatti fuori dal centro, proprio attraccato all’aeroporto. Dalla città è raggiungibile in taxi o in bus.

Fa effetto pensare che son passati solo 25 anni da quell’eccidio, io all’epoca ero un ragazzino spensierato e inconsapevole che a pochi km da me la gente morisse. L’opinione pubblica, la stampa e anche l’Onu credo, personalmente, abbiamo molto da rimproverarsi per questa carneficina rimasta nel silenzio e da molti ignorata.

tunnel della speranza

Nella nostra visita a Sarajevo abbiamo deciso di saltare altri musei, emotivamente più forti, sulla guerra avendo due bimbi di 6 e 8 anni. Questo museo, seppur racconti una cruda guerra portando ad un momento di importante riflessione su quel periodo, non mostra immagini così violente da impressionare e spaventare eccessivamente i bambini.

Se state organizzando un viaggio in Bosnia vi consigliamo di leggere il nostro articolo su Sarajevo in un giorno. 

Se i nostri articoli vi piacciono e amate come noi viaggiare mettete un like alla nostra pagina Facebook.

Paolo

Germania. Friburgo in Brisgovia in un giorno con bambini

Friburgo in Brisgovia è una tranquilla città della Germania sud occidentale, si trova alle porte della Foresta Nera ed è una buona meta per raggiungere sia la Foresta e i suoi castelli sia la vicina Alsazia .

Friburgo in Brisgovia

Munsterplatz, la piazza in cui sorge la Cattedrale

Noi l’abbiamo proprio visitata durante un viaggio itinerante in Francia, Svizzera e Germania di 7 giorni.

Il giro nel centro città è fattibile in circa 3 ore, noi abbiamo parcheggiato la nostra auto nel parcheggio coperto Karlsbau in Auf der Zinnen e da lì iniziato il nostro tour.

Cosa vedere a Friburgo in Brisgovia?

Noi abbiamo fatto un giro circolare a piedi partendo da Joseph Strasse, merita una visita:

  • la Cattedrale in Munsterplatz
  • fare un giro della piazza della cattedrale per ammirare le belle e antiche case colorate, la casa dei Vini del Balden, Museo della storia di Friburgo, Antico Palazzo del Commercio e il Palazzo Arcivescovile
  • arrivare fino alla Porta degli Svevi, prendendo la strada (Herren Strasse) dietro la Cattedrale.
  • prendere Gerberau, la strada in discesa vicino alla porta, e cercate nel ruscello che attraversa il quartiere il coccodrillo nell’acqua.
  • riprendete infine la Joseph Strasse e passate dalla Porta di San Martino
Suggerimenti per una visita di Friburgo in Brisgovia

Una delle strade più caratteristiche del centro storico è La Konviktstrasse, una via riqualificata della città con negozi e case d’epoca, e la Gerberau con il suo canale, le botteghe degli artigiani e ponticelli.

Gerberau

Da non perdere in una visita l’imponente cattedrale con la guglia che svetta da lontano, gli archi, le statue e il tetto in pietra. Durante le funzioni religiose l’ingresso è consentito solo ai fedeli, troverete una persona addetta al rispetto del divieto.

Caratteristici di Friburgo in Brisgovia sono i suoi canali di scolo, i Bachle, canali che si trovato ai margini delle strade e servivano appunto per scolare l’acqua. Si dice che chi ci finisce dentro tornerà a Friburgo, fosse così entrambi i miei bimbi ci torneranno >.<

I Famosi Bachle

Tra gli edifici storici degni di essere visti, Il Municipio vecchio e il Municipio nuovo e l’ Antica casa dei commercianti.

Se viaggiate con bimbi potete fare un salto nei giardinetti pubblici, Stadtgarten, che trovate in strada Leopoldring vicino alla funicolare dello Schlossbergbahn.

La funicolare dello Schlossbergbahn vi porta in 3 minuti in cima alla collina, dall’alto si gode di una bella vista della città, immersi nel verde.

Friburgo in Brisgovia

Friburgo in Brisgovia è una carina cittadina tedesca, con un centro storico fruibile a piedi e belle zone verdi che offrono relax e la possibilità per i bambini di sfogarsi in tranquillità. Può essere una buona base per escursioni in zona, la visita in se della città può essere tranquillamente fatta in un giorno.

Friburgo in brisgovia

Friburgo in Brisgovia dista solo 1 ora dalla carina Basilea in Svizzera e da Colmar in Francia.

Abbiamo soggiornato un pochino in periferia, all’hotel Lettisches Haus per 107 euro a notte. Un hotel molto carino, immerso nel verde e curato.

Francesca

Rimanete connessi con noi!

Seguiteci su Fb iscrivetevi al blog.

 

Gli Orridi di Uriezzo, i canyon della Val d’Ossola in Piemonte

Forse non tutti sanno che in Piemonte esistono dei bellissimi canyon, delle gole profonde scavate nella roccia che sono un vero spettacolo della natura! Vi sembra impossibile?! Seguiteci in questo racconto e scoprirete gli Orridi di Uriezzo con noi.

orridi di uriezzo

Orrrido Sud

Nella valle Artigorio, nella provincia Verbanio-Cusio-Ossola, si trovano queste magnifiche gole  naturali, strette e profonde, scavate dal vento, dal ghiaccio e dal torrente che anni fa scorreva a valle. Stretti e tortuosi cunicoli fanno di questo posto una meta unica capace di far sentire grandi e piccini degli avventurosi esploratori.

La visita degli Orridi è un bellissimo spaccato sulla potenza della natura, i raggi del sole che filtrano fra le rocce e la vegetazione, zone buie che si alternano ad aperture sul cielo blu.

Orrido Sud

Come raggiungere gli Orridi di Uriezzo?

Gli accessi agli Orridi di Uriezzo sono 3:

  • Premia, quello che abbiamo usato noi. Subito dopo l’abitato di Premia seguite per Crego e Uriezzo fino a raggiungere la parete di Balmafredda (dove molti parcheggiano l’auto), da qui si prende la strada a destra e si arriva al parcheggio da dove si inizia il percorso a piedi.
  • Baceno: si segue la mulattiera che dalla chiesa monumentale di San Gaudenzio porta alla frazione Varampio. Da qui basta seguire le frecce gialle che indicano il cammino.
  • Verampio: (Crodo) la partenza è vicino alla trattoria della campagna, si segue la pista che porta al metanodotto e si arriva al ponte del Maiesso, da qui si possono anche ammirare le Marmitte dei Giganti.

Se utilizzate l’accesso di Premia, troverete alla fine della strada un piccolo parcheggio gratuito posto proprio vicino all’ingresso degli orridi Nord est e sud, vicino ad una rurale chiesetta. Il parcheggio è piccino e nei periodi di maggiore affluenza di pubblico o si arriva al mattino presto o altrimenti difficilmente si troverà posto. In quel caso occorrerà parcheggiare la macchina all’inizio della stradina vicino alla parete Balmafredda.

Orrido Nord Est

ll primo orrido, quello Nord-Est, lo si può raggiungere svoltando a destra, subito dopo il parcheggio, all’angolo troverete una bella baita di pietre. La fenditoia di entrata agli orridi si trova tra la casa sulla destra e la parete rocciosa sulla sinistra, indicata comunque dai cartelli.

L’orrido più famoso e suggestivo è il Sud che si raggiunge invece proseguendo per la strada dal parcheggio, la segnaletica ben chiara vi porterà fino all’ingresso che troverete sulla sinistra e inizierà con una scala in discesa.

Una volta usciti dall’Orrido Sud si può proseguire la passeggiata, attraversando il ponte di Maiesso, e percorrendo un percorso immerso in un boschetto fino alle Marmitte dei Giganti. Le Marmitte dei Giganti sono imponenti cavità emisferiche o cilindriche scavate nella roccia dalla potenza dell’acqua, molto caratteristiche e uniche nel suo genere.

Impressioni e consigli sugli Orridi di Uriezzo

L’ingresso agli Orridi di Uriezzo è gratuito. Lo spettacolo che vi si presenterà è unico nel suo genere, non sono ovviamente i canyon americani, ma pensare di essere in Piemonte e percorrere questi cunicoli, scendere dove una volta scorreva un fiume, la poca luce che a volte filtra tra le rocce fanno comunque di questo posto un luogo suggestivo e unico.

Orrido Sud

L’orrido Sud è il più spettacolare con i suoi 200 metri di lunghezza e un dislivello che va dai 20 ai 39 metri, l’orrido nord-est è lungo circa 100 metri con un profondità di 10, mentre l’orrido ovest e quello di Vallaccia, che si trova sotto la chiesa di Baceno, sono più complicati e difficili da raggiungere e noi li abbiamo in questa gita saltati.

La visita agli Orridi è un sali e scendi fra scivolose scale e passaggi anche stretti fra le rocce. Non è possibile pertanto visitare gli Orridi di Uriezzo con passeggini per evidenti motivi di spazio, a volte angusti e ridotti. Se li visitate con bimbi piccoli consigliamo l’utilizzo di una fascia.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Non vi sono bar nelle zone intorno agli Orridi, portatevi perciò acqua per la camminata. Potrete però fare merenda in un chioschetto di prodotti di un’azienda agricola, yogurt o gelato al latte, che troverete vicino al fiume dopo le Marmitte dei Giganti.

Dopo aver esplorato gli Orridi potete ammirare le vasche d’acqua color smeraldo create dal fiume Toce e rinfrescarvi o riposarsi lungo le spiaggette di fianco al fiume.

Se volete scoprire altri magnifici luoghi insoliti piemontesi, italiani o internazionali mettete il like alla nostra pagina Facebook o iscrivetevi al blog.

Paolo